Sabato 13 settembre | Ore 21:00 |
Domenica 14 settembre | Ore 16:00 e 21:00 |
David Banner è uno scienziato pazzo che lavora in una cittadina militare dispersa nel deserto e che ha condotto esperimenti genetici su sé stesso, trasmettendo le mutazioni al figlio nascituro. Trent'anni più tardi, anche il cresciuto Bruce Banner è diventato uno scienziato. Proprio a causa del suo lavoro, per salvare un collega, viene accidentalmente esposto ad una massiccia dose di radiazioni gamma che, invece di ucciderlo, agiscono sui suoi geni mutati, trasformandolo nel gigantesco e verde Hulk, ogni volta cada in preda all'ira.
Il generale Ross, padre della sua amata Betty e artefice della cattura di David trenta anni addietro, si mette alle sue calcagna per evitare che la creatura porti distruzione e morte fra la popolazione civile.
Jennifer Connelly | Betty Ross |
Eric Bana | Bruce Banner/Hulk |
Nick Nolte | Dr. David Banner anziano |
Sam Elliott | Generale Ross |
Brooke Langton | Jennifer Sossman |
Josh Lucas | Maggiore Glenn Talbot |
Paul Kersey | Piccolo Bruce Banner |
Lou Ferrigno | Capo della sicurezza |
Cara Buono | Edith Banner |
Todd Tesen | Ross giovane |
Celia Weston | Signora Krensler |
Mike Erwin | Bruce Banner teenager |
Geoffrey Scott | Presidente degli Stati Uniti |
Regia: | Ang Lee |
Musiche | Danny Elfman Kenneth Burgomaster Mychael Danna |
Costumi | Marit Allen |
Sceneggiatura | James Schamus |
Fotografia | Frederick Elmes |
Trucco | Rick Baker Gretchen Davis |
Scenografia | Rick Heinrichs |
Montaggio | Tim Squyres |
Durata | 2h e 18' |
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema ACEC)
Giudizio: Discutibile/crudezze
Tematiche: Biogenetica; Cinema nel cinema; Famiglia - genitori figli; Fumetti
Il personaggio 'Hulk', nato dalla collaborazione tra lo scrittore Stan Lee e il disegnatore Jack Kirby, apparve per la prima volta in una serie di sei fumetti Marvel nel 1962. Dopo essere stato affiancato da Giant-Man, nel 1968 Hulk divenne unico protagonista in una pubblicazione detta "L'incredibile Hulk". La serie televisiva della CBS durò dal 1977 al 1982 con Lou Ferrigno nei panni di Hulk. Fu ripresa con tre soli episodi alla fine degli anni '80. Dice oggi Stan Lee: "Non volevo fare del male a nessuno...allora ho immaginato un mostro simpatico, che però avesse la possibilità di tornare uomo e viceversa. Così Hulk è diventato il primo Supereroe mostro della storia dei fumetti". La prima apparizione su grande schermo lascia un po' spiazzati. Se uno si aspetta una storia fracassona, rumorosa e simpatica, penserà di aver sbagliato film. L'impressione è che il copione abbia voluto privilegiare un pubblico un po' più 'grande' e che la mano di Ang Lee si sia fatta sentire più del previsto. Il taiwanese ha rinunciato ai funambolismi da favola di "La tigre e il dragone" per tornare a scenari più cupi tipo "Tempesta di ghiaccio". Così il tema delle mutazioni genetiche diventa prevalente e sfocia in quelli collaterali, ugualmente 'pesanti': la creazione di esseri umani in laboratorio, l'abolizione della ragione, l'annullamento della civiltà, l'eliminazione del 'diverso', il dilaniante scontro padre/figlio come passaggio di sangue e di DNA. Temi tutt'altro che allegri, come si capisce, che Ang Lee costruisce con indubbia maestria visiva e, in certi momenti, visionaria ma che nell'arco di 138' denunciano anche stanchezza e poca lucidità. Un copione a corrente alternata dunque, costruito sulla classica lotta Bene/Male ma non ben equilibrato. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come discutibile, segnalando le non poche crudezze presenti in più momenti.
Utilizzazione: per quanto detto sopra, il film non si adatta a ragazzi, ed è da rivolgere in programmazione ordinaria ad un pubblico adulto. Attenzione da riservare per i minori anche in vista di successivi passaggi televisivi.