Sabato 25 novembre | Ore 20:30 e 22:30 |
Domenica 26 novembre | Ore 15:00, 17:00 e 21:00 |
X-Men: ognuno di loro è nato con una mutazione genetica specifica, che si manifesta in potere straordinario, come Cyclops - che ha una potente energia nello sguardo capace di stritolare una montagna - e Storm - che può manipolare ogni forma di tempo atmosferico. Ai vertici dei mutanti buoni (gli X-Men, appunto) il professor Xavier, mentre comanda quelli più bellicosi il criminoso Magneto: entrambi hanno strani progetti in mente.
In un mondo pieno di pregiudizi e di timori, mentre gli scienziati si ritrovano per discutere su nuove forme di razza umana, gli X-Men, sparsi per la terra, cercano di dare un senso alla loro diversità...
Ian McKellen | Magneto | Regia | Bryan Singer |
Patrick Stewart | Prof. Xavier | Scenografia | John Myhre |
Jimmy Marsden | Scott Summers / Cyclops | Sceneggiatura | Christopher McQuarrie, Ed Solomon, Joss Whedon |
Halle Berry | Storm | Musiche | Michael Kamen |
Famke Janssen | Jean Grey | Fotografia | Tom Sigel |
Anna Paquin | Rogue | Trucco | Ann Brodie |
Hugh Jackman | Wolverine | Costumi | Bob Ringwood, Louise Mingenbach |
Tyler Mane | Sabretooth | Montaggio | Steven Rosenblum |
Rebecca Romijn-Stamos | Mystique | Usa - 1h e 44' |
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema - ACEC)
Giudizio: Accettabile, riserve, crudezze, dibattiti
Tematiche: Fantascienza
Gli X-Men derivano da un fumetto creato nel 1963, chiuso senza tanta attenzione dopo poco tempo e tornato alla ribalta nel 1975 ad opera di un giovane autore di teatro inglese. Lo straordinario successo di questa seconda serie ha aperto le porte alla versione cinematografica che traduce in immagini una materia non nuova ma sempre vivace e dinamica. Lo scenario infatti è quello di un futuro in cui il 'terrestre', diventato minoritario e meno sviluppato, deve difendersi dalla presenza incombente di esseri più forti e intelligenti. Introdotto da un prologo in cui si rievocano i ghetti ebrei della seconda guerra mondiale, il tema della paura dell'uomo di fronte all'altro, al diverso attraversa la vicenda e ne diventa l'asse portante. L'esigenza di integrazione e di accettazione da un lato, la presenza di Uomo e Superuomo dall'altro: da qui le tracce della sofferenza, la speranza di non arrivare a tecnicizzare l'amore e i sentimenti. Temi seri dunque, detti in modo lineare ed evidente e tuttavia un po' soffocati dall'utilizzo degli effetti speciali. Sui quali si imporrebbe un discorso a parte, per chiarire se definirli un mezzo o un fine. L'alta tecnologia attira il pubblico giovanile e tutto può essere visto come un grande video-game. Ma al contrario questo linguaggio può essere utile per aiutare alcune significative riflessioni. Per questo, dal punto di vista pastorale, il film è da valutare positivamente, con riserve per qualche passaggio segnato da crudezze, ed é da segnalare per qualche opportuno dibattito.
Utilizzazione: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria. Da recuperare in proposte per giovani, come occasione per parlare anche di temi di attualità (tecnologie, rapporto tra popoli...).