Sabato 30 settembre | Ore 21:00 |
Domenica 1 ottobre | Ore 16:00 e 21:00 |
Lord Beckett sbarca ai Caraibi per arrestare Will ed Elizabeth, rei di aver aiutato il pericoloso Jack Sparrow a fuggire dalla forca, e condannarli a morte. L'unico modo per salvarsi è che Will trovi il Capitano Sparrow e lo convinca a cedergli la sua preziosa bussola, per barattarla con la propria libertà. Ma Jack, alle prese con una tribù di antropofagi su un'isola deserta, cerca di volgere a proprio vantaggio le cose - come al solito - e coinvolge i vecchi amici in una pericolosa ricerca di anime perdute, cuori pulsanti e misteriosi forzieri, funestata da una terribile maledizione, quella di Davy Jones e del suo Olandese Volante. Sparrow aveva promesso la propria anima in cambio della possibilità di essere capitano della Perla Nera, ma ora deve pagare il suo debito. Con 100 anime. Oppure riuscire a trovare il forziere dove la leggenda narra che Davy Jones abbia chiuso il proprio cuore dopo una terribile delusione d'amore. Tutte le strade, di tutti i protagonisti, verranno ad incrociarsi proprio su questo forziere.
Regia | Gore Verbinski |
Sceneggiatura | Terry Rossio |
Ted Elliott | |
Costumi | Penny Rose |
Effetti speciali | Allen Hall |
Fotografia | Dariusz Wolski |
Musiche | Hans Zimmer |
Montaggio | Stephen E. Rivkin |
Craig Wood | |
Scenografia | Rick Heinrichs |
Soggetto | Terry Rossio |
Ted Elliott | |
Trucco | Gabriel De Cunto |
Prodotto da | Jerry Bruckheimer |
Johnny Depp | Capitano Jack Sparrow |
Orlando Bloom | Will Turner |
Keira Knightley | Elizabeth Swann |
Naomie Harris | Tia Dalma |
Bill Nighy | Davey Jones |
Jonathan Pryce | Weatherby Swann |
Stellan Skarsgård | Bootstrap Bill |
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema (ACEC))
Giudizio: accettabile, semplice
Il grande successo de "La maledizione della prima luna" ha inevitabilmente portato a questo n°2 che certo deve rinunciare al fattore 'sorpresa' ma in compenso, come per tutte le saghe cinematografiche, cadenza con abilità il ritorno dei vari personaggi, i loro pregi, i difetti, le emozioni che vivono. E così, sotto il profilo dell'avventura, palese e dichiarata, il copione tiene egregiamente, ha i tempi giusti della favola con elementi talora horror, talora gotico-letterari, e spruzzate di umorismo e moderato sentimentalismo. I ritmi dell'azione sono sfrenati, accattivanti, tali da far concludere che questo numero 2 non delude e crea le giuste premesse per la terza puntata, in arrivo quanto prima. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile e certamente semplice.
Utilizzazione: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da proporre anche per ragazzi come spettacolo ben fatto e coinvolgente.
Azione, umorismo, avventura, fantasy: la squadra di Johnny Depp centra un sequel da record. Altro che maledizione...
Altro che maledizione. I Pirati dei Caraibi sono stati una vera benedizione per Hollywood: a tre settimane dall’uscita nelle sale Usa, il primo dei due sequel del film ispirato da Gore Verbinski a una delle attrazioni del parco giochi Disney, ha realizzato in tempo record un incasso superiore a quello totalizzato in casa dal primo capitolo della serie e salvato l’estate Usa dalle deludenti performance di alcuni dei titoli più attesi della stagione: dal Codice Da Vinci a Mission: Impossible III, Superman Returns e Cars. Il Re Mida Jerry Bruckheimer fa ancora centro grazie a una commedia che mescola avventura, azione, umorismo, fantasy e star carismatiche. Il fuoriclasse Johnny Depp, nel ruolo del poco prode capitano Jack Sparrow e la bella, e molto prode, Keira Knightley, affiancati da un irriconoscibile Stellan Skarsgård, papà nella pellicola di Orlando Bloom, il terzo componente del trittico di protagonisti. La storia prende il via dove si concludeva La maledizione della prima luna: Will (Bloom) ed Elizabeth (Knightley) stanno per coronare il loro sogno d’amore, ma il matrimonio viene interrotto dalle guardie, che arrestano i due con l’accusa di aver aiutato Jack Sparrow (Depp) ad evadere dal carcere. Nel frattempo Jack, tornato capitano della Perla Nera, riceve l’inattesa visita di un messaggero del terribile Davy Jones (Nighy), comandante di un veliero fantasma che reclama, in forza di un vecchio accordo, quel che resta dell’anima di Jack. La soluzione per la salvezza, sua e dei due innamorati, è nel forziere che dà titolo a questo secondo episodio. Sono gli aspetti fantastici, e più cupi, il punto di forza del film: i macabri e inquietanti "senz’anima" che popolano la nave dell’uomo-polipo Davy Jones ricordano le creature grottesche de Il Signore degli Anelli. Legame rafforzato dalla presenza nel cast di Orlando Bloom, l’elfo Legolas della trilogia firmata Peter Jackson, e dall’idea del produttore Bruckheimer di girare contemporaneamente i due sequel (il prossimo lo vedremo nel 2007) per abbattere i costi di produzione. (Rosa Esposito)
"Più dispersivo, più dark e (ancor) più caricaturale del prototipo, La maledizione del forziere fantasma allinea tutto il repertorio del genere e qualcosa di più (il voodoo), parafrasandolo a mezza via tra l'omaggio e la parodia. Spesso finisce in cartoon, con situazioni che paiono rubate a Beep-beep e Willy il Coyote, mentre tutti i personaggi si appiattiscono in caratterizzazioni da fumetto lasciando spazio a un Johnny Depp più che mai in versione Peter Pan. Vero è che il film di pirati predilige la buffoneria fin dai tempi del "Corsaro dell'Isola Verde". Però questo tardo e fortunato epigono spinge troppo sul pedale del cinismo postmoderno, come fosse preoccupato (mentre incassa miliardi) di mostrarsi smaliziato e di prevenire ogni taccia d'ingenuità." (Roberto Nepoti, "la Repubblica", 15 settembre 2006)
"Trovato il filone d'oro: la Disney con Verbinski ha fatto come Spielberg con 'Indiana Jones', ha riportato a galla il genere scomparso dei pirati mescolando, tra rischi di ogni genere, tutto quanto fa grottesco, incubo e show: bufere, tesori, amori, horror, zombie, uomini piovra, navi fantasma e una maga. Si gioca con due eroi antitetici, uno di riserva: il plebeo rockettaro-unisex Johnny Depp e il nobile Orlando Bloom per il forziere col cuore fantasma e poi quello della Knightley. Il tutto è molto divertente per la prima ora, ma essendo 2 ore e 33, l'impressione è quella che si aveva da piccoli vedendo i film due volte di fila. Ma con simpatia per le genialità di Depp, con i suoi vezzi e manierismi, e la spettacolarità dell'operazione sulla cassa del morto. A proposito, ottima la prima bara e rassicurazioni sulla terza puntata di cui è già fissata l'uscita per l'estate 07. A quando i fumetti?" (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 29 settembre 2006)
"'La maledizione del forziere fantasma' è un film puerile al 100 per cento ancorché debordante di ritmo e azione girati con adeguata accuratezza. (...) Siamo al cospetto di un blockbuster che va giudicato secondo i suoi tipici canoni: l'eventuale responsabilità del suo (scarso) livello contenutistico va, insomma, girata al gusto epocale delle masse. Ciò che incuriosisce il cinéfilo over 30 è, piuttosto, l'indefinitezza del genere di riferimento: un po' fumetto retrò e un po' cartoon aggiornato dalla computergrafica, un po' horror e un po' comico, un po' magico-mitologico e un po' cappa e spada, il film di Gore Verbinski risparmia sulla sceneggiatura e investe forte su di una fantasmagoria da trip all'acido. Al centro del menu troneggia da par suo Johnny Depp, il divo che sembra serio quando fa il matto e viceversa, ormai incarnato nel personaggio di Jack Sparrow che imita (parole sue) l'icona degli Stones Keith Richards: un mix di gigionerie a briglia sciolta, un pirata perennemente ubriaco e sessualmente ambiguo, un antieroe dal look carnevalesco e dalle movenze spastiche che sembra sbucato fuori dalla fatidica cassa del morto della filastrocca dell''Isola del tesoro' di Stevenson." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 16 settembre 2006).