Pride and prejudice
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Il signor Bingley, uomo ricco e scapolo, va ad abitare vicino a Longbourn, dove vive la famiglia Bennett. Il suo arrivo cambierà la vita di cinque sorelle, Jane, Elizabeth, Mary, Kitty e Lydia. Basato sulla trama del libro di Jane Austen.
Sabato 11 marzo | Ore 21:00 |
Domenica 12 marzo | Ore 16:00 e 21:00 |
Keira Knightley | Mathew MacFadyen |
Judi Dench | Brenda Blethyn |
Donald Sutherland | |
Regia | Joe Wright |
Sceneggiatura | Deborah Moggach |
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema - ACEC)
Giudizio: Accettabile, realistico
Tematiche: Donna; Famiglia - genitori figli; Letteratura; Matrimonio - coppia; Politica-Società
Jane Austen ha scritto la prima versione di "Orgoglio e Pregiudizio" nel nel 1797 con il titolo 'Prime impressioni'. Nella versione definitiva il romanzo é stato pubblicato nel 1813. Adattato più volte per la televisione, aveva avuto invece finora una sola versione cinematografica, nel 1940, diretta da Robert Z. Leonard con Laurence Olivier e Greer Garson protagonisti. Ben 65 anni dopo, questo secondo approdo su grande schermo dimostra che il testo non ha perso alcunché di smalto e modernità. L'adattamento del testo, la scelta degli ambienti, la duttilità degli attori trovano sintesi in una regia compatta e insieme lieve, attenta a non stravolgere la cornice temporale e a non cercare inutili ammiccamenti all'oggi. Il romanzo cioè appare nuovo proprio nel suo restare legato agli avvenimenti in cui si svolge. Il romanzo storico disegna una società, ne mette a fuoco il carattere, i valori, le idee, le conquiste. Lo scontro di classe tra borghesia e nobiltà é tanto aspro quanto aperto, diretto, senza sotterfugi. I sentimenti e gli affetti mettono in scena una battaglia quotidiana contro pregiudizi e prevenzioni dalla quale non intendono uscire sconfitti. L'affresco é forte, robusto, giustamente romantico. Dal punto di vista pastorale, l'estrema attenzione alla dignità dell'individuo, alla prevalenza dell'autenticità, all'attaccamento familiare inducono a valutare il film come accettabile, e realistico (anche se tratto da romanzo) appunto per l'estrema aderenza al 'vero' della storia di quegli anni.
Utilizzazione: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da proporre in successive occasioni come spettacolo di ottimo livello professionale e occasione di confronto con il romanzo di partenza.
"La brillante sceneggiatura, la perfetta ambientazione ed un'accorta e ben concertata interpretazione rendono questo film artisticamente notevole." ('Segnalazioni Cinematografiche'. vol. 19, 1944-45)