Domenica 4 aprile | Ore 16:00 e 21:00 |
Lunedì dell'Angelo | Ore 21:00 |
Jane, madre di tre figli ormai adulti, gestisce con successo un ristorante a Santa Barbara. Dopo dieci anni di distanza dal divorzio, ha un ottimo rapporto di amicizia con il suo ex marito, l'avvocato Jake. Quando Jane e Jake si trovano insieme fuori città per la laurea di uno dei loro figli, la situazione inizia a complicarsi. Un innocente pranzo insieme riaccende la passione tra i due. Jane si trova così nella scomoda posizione dell'amante dell'ex marito, visto che Jake si è nel frattempo risposato con la giovane Agness. Adam, spettatore della rinata storia d'amore fra i due ex, è un architetto chiamato a ristrutturare la cucina di Jane. Si innamora di Jane e si ritrova involontariamente a far parte di un complicato triangolo amoroso...
Si segnala che domenica sera il prezzo di ingresso è quello ordinario (biglietto intero: 6.00 €, biglietto ridotto: 4.00 €). L'iniziativa promozionale Vieni al cinema alla domenica sera: costa meno! (biglietto unico: 4.00 €) è posticipata a lunedì sera.
Regia | Nancy Meyers |
Sceneggiatura | Nancy Meyers |
Fotografia | John Toll |
Meryl Streep | Alec Baldwin |
Steve Martin | John Krasinski |
Hunter Parrish | Rita Wilson |
Daryl Sabara | Lake Bell |
Zoe Kazan | Geneva Carr |
Mary Kay Place | Alexandra Wentworth |
Blanchard Ryan | Nancy Meyers |
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema - ACEC)
Giudizio: futile, superficialità
Tematiche: donna, famiglia, matrimonio - coppia
Si tratta di una commedia realizzata certamente con intenti solo di
passatempo. Inciampi, imbarazzi, incertezze e risate senza fine avevano lo
scopo di prendere in giro i protagonisti e la loro tutto sommato gaudente
vita quotidiana, e farne oggetto di umorismo immediato. Se l'obiettivo non
viene raggiunto, é perché il racconto, troppo lungo, insiste su alcuni
passaggi che si ripetono all'infinito, ingenerando noia; e perché,
soprattutto, sulla leggerezza e il divertimento prevalgono alla lunga
snobismo, dialoghi qua e là irritanti, qualche caduta di stile. La
prolungata vacuità del copione impedisce ai temi anche importanti (i nuovi
rapporti tra ex coniugi; il ruolo dei figli...) di emergere con qualche
pertinenza per cui il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come
futile e caratterizzato da superficialità.
Utilizzazione:
il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, tenendo conto di
quanto sopra specificato sulla sua modestia realizzativa. Attenzione é da
tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS
e DVD.
Ennesima variazione sull'amore over 50 targata Nancy Meyers. Pochi i momenti di slancio
Dopo aver tentato di spiegare a tutti, in modo anche divertente, cosa passa per la testa delle donne in What Women Want, la regista e commediografa Nancy Meyers sembra ancora decisa ad assurgere a paladina e interprete per eccellenza della psiche femminile. Peccato che questo suo ultimo excursus nelle paturnie dell’alta borghesia americana over 50 non aggiunga niente al precedente Tutto può succedere, e non riesca neppure a replicarne l’umorismo sofisticato garantito da una coppia d’eccezione come Diane Keaton e Jack Nicholson.
Meno brillante e più commedia spiccia, È complicato affianca alla pluripremiata Meryl Streep un informe e goffo Alec Baldwin, che nelle intenzioni dovrebbe esser l’affascinante ex-marito con cui la protagonista ha un inaspettato ritorno di fiamma, dopo 10 anni di divorzio e nonostante lui sia sposato con una bellissima donna con la metà dei loro anni.
Pur volendo tralasciare la mancanza di appeal delle figure maschili - anche il comprimario Steve Martin appare sottotono - o il fatto che la Streep faccia di nuovo la cuoca di specialità francesi come in Julie & Julia (e con espressioni molto simili, solo mischiate ad alcune più intellettuali stile Helen Hunt in What Women Want) rimane un plot già visto, senza grandi momenti di slancio. Ogni tanto sembra una puntata non proprio eccellente di Sex and the City per signore, e l’impressione è che la regista, invece di rispecchiare i problemi dell’universo femminile, ne stia creando uno sempre più a sua immagine e somiglianza. Si salva solo per la divertente autoironia delle gag su lifting e improbabili cure di fertilità, ma rischia comunque di non riuscire a superare un target analogo a quello rappresentato nel film: donne ricche, meglio se della West Coast, in età di prepensionamento e la cui massima preoccupazione consiste nella cura del giardino della villa con vista sull'oceano (Laura Croce)