Venerdì 31 dicembre | Ore 21:00 |
Sabato 1 gennaio | Ore 21:00 |
Domenica 2 gennaio | Ore 21:00 |
Mercoledì 5 gennaio | Ore 21:00 |
Giovedì 6 gennaio | Ore 21:00 |
Sabato 8 gennaio | Ore 21:00 |
Domenica 9 gennaio | Ore 21:00 |
Danny Ocean riunisce tutta la sua squadra di ladri per tre nuovi colpi, ma questa volta si divideranno in tre città diverse: Roma, Londra ed Amsterdam. Nel frattempo il proprietario del casino di Las Vegas, che Ocean e il suo team ha ripulito precedentemente, Terry Benedict medita vendetta...
Regia di Steven Soderbergh | |
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George Clooney | Julia Roberts |
Brad Pitt | Matt Damon |
Catherine Zeta-Jones | Andy Garcia |
Don Cheadle | Bernie Macc |
Vincent Cassel | Don Cheadle |
Casey Affleck | Scott Caan |
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema - ACEC)
Giudizio: accettabile, brillante
Tematiche: avventura, gangster
Il seguito del fortunato Ocean's eleven - Fate il vostro gioco é una curiosa commedia degli equivoci, un piccolo thriller, ma forse, e sopratutto, un omaggio al gioco sfrenato del trasformismo. Rinunciando alla linearità di un'unica trama, Soderbergh costruisce un raffinato puzzle narrativo in più momenti senza logica, se non quella del cinema nel cinema, di un 'genere' che si nutre di altri generi, e se ne fa beffe. Esemplare la trovata di far assumere a Tess (interpretata da Julia Roberts) il ruolo proprio della Roberts e di metterla di fronte al vero Bruce Willis che fa se stesso. Un gioco appunto, ora raffreddato ora riscaldato dalla duttile regia di Soderbergh, che evita banalità e cadute di gusto e conserva alla storia il tono di una goliardica scampagnata tra amici in giro per il mondo. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, e nell'insieme brillante.
Utilizzazione: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare come proposta di svago senza troppo impegno.
"E' sempre brutto segno quando gli attori sullo schermo se la spassano troppo, in genere significa che il pubblico si annoierà. In 'Ocean's Twelve' i divi belli e impossibili se la spassano moltissimo, mostrandosi ricchi, allegri e scherzosi. L'impressione è una vacanza premio Hollywood-Europa con percentuale sugli incassi di un sequel non richiesto, quello del colpo grosso degli Eleven, a sua volta divertente remake di un vecchio film col clan Sinatra. (...) Soderbergh non è ispirato né brillante, solo macchinoso. Dopo 30 interminabili minuti di prologo, la storia si fa incomprensibile, priva di azione, fuori controllo. Si unisce al gruppo Vincent Cassel, ma non migliora le cose, mentre Brad Pitt fa le fusa con l'agente Zeta-Jones ed è Matt Damon il meno palestrato e il più simpatico. Gli unici momenti in cui ci si ridesta sono quelli ironici, Julia Roberts e Bruce Willis che fanno se stessi e Clooney che chiede che età dimostra, ma è sempre un gioco tra loro." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 18 dicembre 2004)
"Sempre più cool, sempre più free, proprio nel senso del free jazz. Il seguito del fortunatissimo 'Ocean's Eleven' è un film fatto solo per piacere, ma è destinato a dividere. Molti lo ameranno. Gli altri lo odieranno e ci dispiace per loro, perché oltre che maledettamente bravo Soderbergh è forse l'unico regista oggi capace di fare tutto e il contrario di tutto, come una volta. E di farlo sempre a modo suo. (...) Il resto è gioco, autoderisione, ironia, sottintesi, gigionerie. Davanti e dietro alla macchina da presa. Con qualche cedimento al gusto del private joke che irriterà gli antipatizzanti, ma lascia intatto il piacere di questo brillante divertissement. (...) Mentre Soderbergh, anche direttore della fotografia (sotto pseudonimo), estrae meraviglie dalle variazioni di ritmo o di luce, riunisce arditamente nella colonna sonora L'appuntamento di Ornella Vanoni a Crepuscolo sul mare di Piero Umiliani. E trasforma l'inquadratura più banale del mondo, un aereo che atterra, in una piccola gemma giusto inclinando la macchina da presa. Chi al cinema chiede emozioni (?) forti, spari, esplosioni, scazzottate, inseguimenti d'auto, stia alla larga. Qui salta in aria una delle 17 fuoriserie di Pitt, ma non scorre una goccia di sangue, nessuno spara, nessuno si fa male. Noblesse oblige." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 17 dicembre 2004)
"Recitare e giocare, divertirsi e divertire. Ocean's è un party-movie. È un interessantissimo e teorico filmologramma come l'espediente tecnologico utilizzato per rubare da un museo romano un prezioso manufatto: è la posta in gioco per guadagnarsi il titolo illegale di miglior ladro del mondo e un modo per restituire a un seccatissimo Terry Benedict (Garcia) i 160 milioni di dollari (ai quali vanno aggiunti gli interessi di tre anni) svaligiati al suo casinò di Las Vegas nel primo film. È un album di famiglia allargata e di clan dei cinema d'oggi. È un documentario su un team di attori che più che agire sta in mostra e in posa, interpreta senza identificarsi coi personaggi, svisa sui ruoli, sfila nelle strade di Roma, sui canali di Amsterdam, per le vie di Parigi, sulle rive del lago di Como per una rilassata commedia criminale, per un colpo da soliti noti. 'Ocean's Twelve' ricorda in più scene alcuni nodi fondamentali del cinema di Robert Altman." (Enrico Magrelli, 'Film TV', 18 dicembre 2004)