Il capitano Billy Tyne e i suoi cinque compagni formano l'equipaggio di un peschereccio colpito da una furiosa e pericolosissima tempesta. Onde di dimensioni mai viste e venti impetuosi faranno dubitare i nostri protagonisti di poter tornare salvi ad attraccare sulle coste dove mogli e parenti li stanno aspettando, preoccupati, ingegnandosi per poterli aiutare...
George Clooney - Capitano Billy Tyne
Diane Lane - Christina Cotter
Mark Wahlberg - Bobby Shatford
John C. Reilly - Dale "Murph" Murphy
Mary Elizabeth Mastrantonio - Linda Greenlaw
Bob Gunton - Alexander McAnally III
William Fichtner - David "Sully" Sullivan
Karen Allen - Melissa Brown
Regia - Wolfgang Petersen
Scenografia - William Sandell
Fotografia - John Seale
Montaggio - Richard Francis-Bruce
Sceneggiatura - William D. Wittliff
Musiche - James Horner
Costumi - Erica Edell Phillips
Suono - Keith A. Wester
Effetti speciali - Kenneth VanOrder, Stephen Rosenbaum
Durata - 129 minuti
Sabato 21 ottobre | ore 20:15 e 22:45 |
Domenica 22 ottobre | Ore 15:00, 17:30 e 21:00 |
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema - ACEC)
Giudizio: Accettabile, semplice
Tematiche: Amicizia
All'origine c'é un storia vera, presa come spunto per un romanzo dal quale è stato tratto il film. Nella cittadina di Gloucester una targa ricorda e commemora tutti coloro che nel corso di questo secolo hanno perso la vita per inseguire un sogno e sfidare gli elementi naturali. Si capisce quindi su quali basi è impostato il film. Da un lato ( la prima parte) vengono descritti ambienti e atmosfere in cui si muovono i fatti. E ben presto i toni diventano quelli del 'western': come soldati, i pescatori affrontano il viaggio verso l'ignoto, sanno di rischiare ma la passione e il coraggio prevalgono sulla paura. Billy é il loro capo, quello che non può fermarsi, che ha bisogno del mare intorno a sé. Il taglio é quello epico della piccola storia che si fa grande Storia. Dall'altro lato c'é la tempesta,una lunghissima sequenza finale realizzata con effetti speciali senz'altro affascinanti e di grande efficacia. Ne esce in sostanza un bel film d'avventura, con variazioni drammatico-sentimentali, girato secondo certi sterotipi fissi ma non per questo meno coinvolgenti. La vicenda si fa seguire senza pause,e non ci sono forzatura di ritmo. Dal punto di vista pastorale, tutti i personaggi, sia pure con situazioni diverse, sono visti nella loro umanità, difficile e sofferta, e il film conserva un carattere positivo che lo rende accettabile e sostanzialmente semplice nello sviluppo narrativo.
Utilizzazione: il film é da utilizzare soprattutto in programmazione ordinaria, e in altre occasioni come proposta di spettacolo ben fatto e di elevato livello professionale.
"Adattato da Sebastian Junger dal best seller che si ispira alla storia vera di pescatori dell'Atlantico a bordo dell'Andrea Gail, è un viaggio intimo nella vita degli uomini di mare, silenziosi, coraggiosi, spesso inconsapevoli eroi. Girato con acrobatici movimenti della macchina da presa, 'The Perfect Storm' è un tributo alla crudeltà e alla bellezza del mare, a quell'onda killer che capita una volta ogni secolo e che segna la vita per sempre". (Giampaolo Poli, 'La Nazione', 27 giugno 2000)
"Hollywood, sempre a caccia di storie estreme, è andata estremamente cauta con questo materiale e ci ha messo quattro anni a realizzare il film. Il motivo è evidente dal risultato: per quanto i personaggi siano veri, il vero protagonista è il cocktail esplosivo ma impalpabile di acqua e vento, e fisica e metafisica non sono mai state particolarmente amate dai produttori. Non a caso, il regista scelto per la difficile trasposizione è europeo: Wolfgang Petersen, che sulle imprese di un sottomarino ('U Boot 96') ha fondato la sua carriera e la sua fuga dalla Germania". (Marco Giovannini, 'Panorama', 20 luglio 2000)
"Un film che vale soprattutto per l'eco del best-seller da cui è tratto e per la presenza di Clooney, capitano del peschereccio. (...) Se volete sapere sino a che punto di realismo il computer possa restituirvi l'oda anomala o una tempesta leggendaria, questo è un film da vedere". ('Panorama', 24 agosto 2000)
"Bello e simpatico, il capitano George Clooney non è più impegnato ed espressivo delle ancore o del timone; luoghi comuni e banalità enfatiche eroico sentimentali sono presenti in quantità devastante quasi quanto la tempesta". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa, 29 settembre 2000)
"Decisi a non affidare tutto agli effetti visivi, i realizzatori hanno calcato il lato umano della vicenda, ponendo la massima cura nel casting. A parte il padrone del navigli, mascalzone quanto i grossisti di pesce della 'Terra Trema', tutti i personaggi principali sono coraggiosi, leali e fondamentalmente buoni. Litigano sì, ma nel momento del pericolo sanno farsi in quattro per i compagni. Si direbbe, insomma, un film del tempo che fu: se George, combattuto tra la terraferma e le sirene dell'Oceano, e i membri di spicco del suo equipaggio (Mark Wahlberg e John C. Reilly) non fossero tutti separati, tutti più o meno afflitti da struggente nostalgia dei figli e costretti a prendere molto pesce per pagare alimenti e avvocati". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica,' 1 ottobre 2000)