Sabato 9 marzo | Ore 21:00 |
Domenica 10 marzo | Ore 15:00, 17:30 e 21:00 |
A causa un incidente spazio-temporale, un affascinante e raffinato gentiluomo dell'epoca vittoriana si ritrova nella New York odierna. Qui incontra una pubblicitaria dal cuore indurito e se ne innamora. Ma mettere d'accordo una donna in carriera del XXI secolo con un sognatore del XIX non è cosa facile, specie quando ci si mettono di mezzo gli affari...
Kate McKay | Meg Ryan | Regia | James Mangold |
Leopold | Hugh Jackman | Musiche | Rolfe Kent |
Natasha Lyonne | Fotografia | Stuart Dryburgh | |
Charlie McKay | Breckin Meyer | Scenografia | Mark Friedberg |
Stuart | Liev Schreiber | Durata | 1h e 57' |
Valutazione Pastorale (dal sito della CNVF della Conferenza Episcopale Italiana)
Giudizio: accettabile, brillante
Tematiche: Lavoro, Matrimonio - coppia, Storia
Si tratta di una commedia dai toni gradevoli e dall'andamento piacevole. Il pretesto narrativo è quello di creare scompiglio e sorprese continue, facendo calare nella New York di oggi un uomo proveniente dalla stessa citta ma un secolo o poco più prima. Il nobile Leopold è tanto più squattrinato quanto più gentile nei modi e negli atteggiamenti: nobile insomma non per il titolo ma nell'animo, cosa che provoca contrasti inevitabilmente forti e reazioni impreviste nelle persone che gli stanno vicino. Kate è la prima a subire il suo fascino perché condotta per mano a riscoprire parole e gesti che la convulsa vita newyorchese e il suo arido lavoro le hanno da tempo sottratto. Una favola, dunque, che dentro un contesto realistico scorre su cadenze di irealtà e di immaginazione ma che allo stesso tempo lancia anche alcuni piccoli messaggi sulla necessità di riscoprire certi valori: far prevalere i sentimenti sulla tecnologia; inseguire la verità nel lavoro senza farsi abbagliare dall'inganno; gettare un occhio più benevolo su certi modi di vivere del passato. Commedia delicata, condotta in modo elegante tra raffinatezza e simpatia, senza preoccuparsi degli sbalzi cronologici a vantaggio di un divertimento immediato e misurato. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come positivo, accettabile quindi, e nell'insieme brillante.
Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, ed è da destinare ad un pubblico ampio. Da proporre in seguito come valida occasione di svago e di intrattenimento.