Sabato 13 gennaio - Ore 21:00 Domenica 14 gennaio - Ore 16:00 e 21:00 La rivalità tra due illusionisti dell'epoca vittoriana, due uomini che non si fermano davanti a nulla nella loro battaglia per scoprire i segreti l'uno dell'altro. Quando contrappongono audacia, desiderio, abilità e scienza i risultati possono essere pericolosi, mortali, ingannevoli... Regia: Christopher Nolan Durata: 128 Min Hugh Jackman - Christian Bale - Michael Caine - Piper Perabo - Rebecca Hall - Scarlett Johansson - Samantha Mahurin - David Bowie Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema) Giudizio: accettabile, complesso Tematiche: giallo - thriller, psicologia, scienza, storia Inquietante, turbolento affresco della Londra vittoriana di fine secolo, il racconto é sostenuto al meglio da una regia senza sbavature del robusto Nolan. Vi si mescolano thriller e mistero, scienza e fantascienza, verità e menzogna in un bruciante caleidoscopio di sentimenti che portano lentamente fino alla rivelazione finale, al colpo di scena che spiazza le carte sul tavolo. Il fascino della magia tradizionale e dei tempi nuovi che si aprivano si aggiunge al senso di 'fare spettacolo', di imbonire le platee, di dare corpo alle illusioni che il pubblico si aspetta. Costruito con plastico vigore storico e letterario, interpretato con convinzione da attori impeccabili, il film scandisce i tratti di anime inquiete e insieme li guarda con umana e severa comprensione. Dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile, e nell'insieme complesso. Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre in molte occasioni come spettacolo coinvolgente e ben realizzato. Dal genio di Christopher Nolan una potente riflessione su arte e illusione. Hugh Jackman ruba la scena a Christian Bale La presentazione, il colpo di scena e "il prestigio". Questi i tre atti principali attraverso cui si dispiega ogni grande trucco: nel primo step l’illusionista mostra al pubblico qualcosa di molto comune (un canarino), per poi sorprenderlo facendogli compiere qualcosa di straordinario (la gabbia in cui è rinchiuso viene schiacciata violentemente). E mentre lo spettatore ancora si dibatte su quale possa essere il segreto, ecco arrivare il prestigio (presentare nuovamente la piccola creatura, viva e vegeta), quel qualcosa che non si è mai visto prima, in grado di rendere tale la magia e inarrivabile il suo autore. Parte da qui Christopher Nolan (coadiuvato nuovamene allo script dal fratello Jonathan), traendo ispirazione dal romanzo omonimo di Christopher Priest, per confezionare il suo quinto lungometraggio (dopo gli sbalorditivi Following e Memento, il transitorio Insomnia e il "definitivo lasciapassare" Batman Begins) e architettare uno dei più ben congegnati illusionismi cinematografici degli ultimi anni: The Prestige, solo in apparenza thriller per una serata all’insegna dell’intrattenimento, regala momenti di metacinema purissimo, dove il mistero e l’inganno si sovrappongono ad una riflessione quanto mai funzionale su fatiscenza del reale e fascinazione dell’immaginato. Nella Londra vittoriana di fine Ottocento - guarda caso, proprio a ridosso della nascita del cinematografo e nel momento di maggior attrazione rappresentato da maghi e prestigiatori - due illusionisti, Robert Angier e Alfred Borden (Hugh Jackman e Christian Bale, ormai attore feticcio di Nolan, già scritturato per il prossimo di The Dark Knigth) un tempo amici e colleghi, impronteranno la loro esistenza sul reciproco superamento: vero uomo di spettacolo il primo, talento purissimo ma mediocre intrattenitore il secondo, metteranno più volte in gioco la propria vita pur di dimostrare all’altro, e al mondo intero, la rispettiva superiorità. Inutile, se non addirittura scorretto, raccontare/svelare qualcosa di più su un film che, poggiando quasi per intero la sua affabulazione sulla speculare funzione del mago/regista e offrendo un’inaspettata nonché capovolta visione del "doppelganger", porta avanti in gran segreto il più classico dei prodigi: convincere gli sguardi a farsi complici del "grande inganno". Comprimari di lusso, Michael Caine, Scarlett Johansson e David Bowie, impegnato niente meno che a vestire i panni di Nikolas Tesla. (Valerio Sammarco) |