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Nell'anno 2154, esistono due classi di essere umani: i benestanti che vivono su una incontaminata stazione spaziale costruita dall'uomo e chiamata Elysium, e il resto della popolazione che vive in un sovrappopolato e disastrato pianeta Terra. Le persone sulla Terra sono disperate e vorrebbero fuggire dal crimine e dalla povertà dilaganti. Inoltre, hanno un drammatico bisogno di cure mediche disponibili soltanto su Elysium. Purtroppo, ad Elysium le legge anti-immigrazioni e le forze in atto per preservare il lussuoso stile di vita dei propri cittadini sono ferree. L'unica persona che ha qualche possibilità di portare equilibrio tra questi due mondi è Max, un uomo ordinario con un disperato bisogno di entrare ad Elysium. Con la vita appesa ad un filo, Max dovrà suo malgrado affrontare una missione pericolosissima che lo vedrà ostacolare il Segretario di Elysium Delacourt e le sue forze armate. Eppure, se Max riuscirà a trovare un varco, potrebbe non soltanto salvare la propria vita ma anche quella di milioni di abitanti del pianeta Terra.
Regia: Neill Blomkamp
Interpreti: Matt Damon, Jodie Foster, William Fichtner, Alice Braga, Sharlto Copley, Diego Luna, Michael Shanks, Carly Pope, Faran Tahir, Talisa Soto, Ona Grauer, Wagner Moura, Jose Pablo Cantillo, Adrian Holmes, Maxwell Perry Cotton, Terry Chen
Sceneggiatura: Neill Blomkamp
Fotografia: Trent Opaloch
Montaggio: Julian Clarke
Fantascienza con i piedi piantati per Terra, ma il regista Neill Blomkamp è stratosferico
Poche storie: oggi per gli action sci-fi di gusto e senso ci sono in campo solo due nomi, Chris Nolan e Neill Blomkamp. Dopo l’ottimo District 9, il regista sudafricano trova Hollywood, un budget di oltre 100 milioni di dollari, le star Matt Damon e Jodie Foster e un’altra fantascienza distopica: Elysium.
Anno 2154, i poveri cristi sono tutti giù per Terra, mentre lassù
qualcuno li odia: gli happy few risiedono nella stazione spaziale
Elysium, con ville nel verde, robot per vigilantes, capsule mediche che
curano ogni male e perfino ringiovaniscono. E’ l’apogeo dell’apartheid,
ma c’è chi a L.A. vorrebbe raccorciare le distanze: ex criminale, Max
(Damon, tosto) s’è beccato una dose letale di radiazioni in fabbrica,
l’unica salvezza è raggiungere una capsula, ma dovrà fare i conti col
ministro della Difesa di Elysium (Foster) e il suo braccio armato (il
Sharlto Copley di District 9, superbo) e contare sull’amore di una vita
(Alice Braga), un amico (Diego Luna) e un boss (Wagner Moura).
Dimenticate Man of Steel, Pacific Rim e compagnia brutta, questo è un
altro pianeta: eccellenza tecnica, guerrilla style terrestre ed effetti
stratosferici, senza perdere di vista il retroterra umano, con il dito
che punta Elysium e gli occhi sulla nostra realtà qui e ora.
L’accesso alle cure mediche continuerà a discriminare tra ricchi e
poveri, dividere tra chi può e chi no, ma Blomkamp non ha risposte di
ingegneria sociale: in campo lungo, il ritorno al passato-presente
sociopolitico, in primo piano il ritorno al futuro di uno sci-fi con i
piedi piantati per Terra. Già, la Terra sovrappopolata, sperequata e
prostrata, che il Max bambino ebbe in dono nel cammeo portafoto di una
suora: il Paradiso può attendere, ma l’Inferno va lasciato, e anche
Dante converrebbe.
Mago degli FX, sceneggiatore ancora perfettibile, Blomkamp dà una lezione di regia: sequenze action da antologia, soste uman(ist)e, nuove frontiere poetiche ed estetiche per i big budget hollywoodiani. Speriamo nel pubblico: Neill c’è, e alla grande. (Federico Pontiggia)
"Dimenticate 'Man of Steel', 'Pacific Rim' e la brutta compagnia fantascientifica ultima scorsa, 'Elysium' è davvero di un altro pianeta, e il merito è (quasi) tutto dell'enfant prodige Neill Blomkamp, che dopo il sorprendente 'District 9' torna con la testa tra le nuvole, ma i piedi ben piantati per terra. Un action sci-fi tecnicamente sontuoso, con effetti specialissimi e ricadute di senso sul nostro presente: l'accesso alle cure mediche continuerà a dividere tra ricchi e poveri, ma c'è soluzione? Da vedere." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 29 agosto 2013)
"Piacerà a chi cerca un bel fantakolossal zeppo di belle scene spettacolari. E di grandi invenzioni figurative (la Città degli Angeli è un vero inferno dantesco). Qualche deluso lo troveremo tra i fans dell'australiano Neill Blomkamp che con 'District 9' ci aveva regalato un futuribile veramente inquietante. Qui navighiamo tra molti luoghi comuni rastrellati in film precedenti. Rastrellati bene, comunque." (Giorgio Carbone, 'Libero', 29 agosto 2013)