Sabato 28 ottobre - ore 20:30 e 22:30
Domenica 28 ottobre - ore 15:00, 17:00 e 21:00
Sposato con una donna orribile avida soltanto di denaro, Nicholas "Oz" è un onesto dentista di provincia, la cui routine quotidiana viene bruscamente interrotta dall'arrivo di un nuovo vicino di casa, "Jim", famoso criminale di Chicago. I due hanno una sola cosa in comune: qualcuno sta tentando di ucciderli... Quando decidono di allearsi per salvare la pelle, l'amore comincia a sconvolgere i piani...
Attori protagoniti: Bruce Willis, Matthew Perry, Rosanna Arquette, Kevin Pollak, Natasha Henstridge, Michael Clarke Duncan.
Regia:
Jonathan Lynn
Scenografia: David L. Snyder
Sceneggiatura: Mitchell Kapner
Musiche: Randy Edelman
Fotografia: David Franco
Montaggio: Tom Lewis
USA - 2000 - Durata 1h 41'
"C'è di che divertirsi, senza rinunciare al piacere della suspense, perché se è vero che siamo tutti assassini (come diceva André Cayatte) è anche vero che diventiamo pure bersagli". (Enrico Canarini, 'Carnet', settembre 2000)
"Bruce Willis salta da una scena dove compie una carneficina e un'altra dove è l'uomo più simpatico di questo mondo, senza avere la dose di humour necessaria per fare digerire l'amoralità della cosa". ('Premiere')
"Certo, il potenziale di 'FBI protezione testimoni era superiore al risultato finale. Se il film si accontenta di essere un intrattenimento accettabile, la colpa è del regista Jonathan Lynn; che dalla prima all'ultima inquadratura si pone come un docile yes-man al servizio delle due star, ignorando del tutto quel pizzico di follia necessario per dare ritmo a una commedia del genere". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 7 ottobre 2000)
"Jonathan Lynn dirige 'FBI Protezione testimoni' con allegra professionalità ma non riesce a controllare una sceneggiatura zoppicante che prevede stangate e colpi di scena piuttosto caotici. Per di più Bruce Willis, solita canottiera bianca e performance alla Planet Hollywood, lascia spesso la scena a Matthew Perry, uno dei 'grandi fratelli' del 'Friends' televisivo che spazia tra il Cary Grant giovane e le comiche". (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 11 ottobre 2000)