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Dopo l'apparente distruzione dell'organizzazione terroristica internazionale nota col nome di Cobra, i membri del gruppo speciale G.I. Joe saranno coinvolti in una lotta per la loro stessa sopravvivenza contro il Comandante Cobra (evidentemente evaso), Zartan, il misterioso assassino esperto di travestimenti, Storm Shadow e Firefly, lo spietato sabotatore mercenario, esperto in esplosivi. Zartan (ora sotto le mentite spoglie del Presidente degli Stati Uniti) decide di terminare tutte le operazioni dei G.I. Joe, accusandoli di alto tradimento e ne elimina la maggior parte con un improvviso attacco aereo, dopo aver attirato la squadra in una trappola.
Un nuovo ordine è sorto, la Casa Bianca è in mano ai Cobra e tutti i paesi del mondo sono minacciati dagli arsenali nucleari di quelli che erano gli Stati Uniti d'America. Dei G.I. Joe restano operativi solo Roadblock, il mitragliere della squadra, Snake Eyes, il misterioso ninja-commando muto, appartenente al clan Arashikage e noto come "Silent Master", Jinx, cioè Kimi Arashikage, ninja e cugina di Storm Shadow, "Warrant Officer" Flint e Lady Jaye, agente sotto copertura.
Stremati, pochi ed in fuga, i G.I.Joe escogiteranno un disperato piano per dimostrare la verità e colpire i Cobra, ancora una volta. Riceveranno l'insperato aiuto del primo militare ad entrare nel programma segreto da cui sarebbe poi nata la squadra speciale dei G.I. Joe e cioè il Generale Joseph B. Colton, nome in codice "G.I. Joe" [wikipedia]
Regia: Jon Chu
Interpreti: Channing Tatum, Bruce Willis, Dwayne Johnson, Ray Stevenson, Adrianne Palicki, Ray Park, Jonathan Pryce, Arnold Vosloo, Elodie Yung, D.J. Cotrona
Sceneggiatura: Rhett Reese, Paul Wernick
Fotografia: Stephen F. Windon
Montaggio: Roger Barton, Jim May
Valutazione Pastorale (dal sito della CNVF della Conferenza Episcopale Italiana)
Giudizio: futile, semplice
Tematiche: Avventura; Fantascienza; Politica-Società
Si tratta di un numero 2 di scarsa vitalità e di poco coinvolgimento. Nuoce, qui come in altre occasioni, la presenza di un esilissimo copione, quasi evanescente, che deve 'sopportare' al contrario il carico di una presenza abbondante di effetti speciali. Troppe bombe, armi, inseguimenti, uno scenario solo rumoroso e fracassone, pericoli pazzeschi per dare maggior risalto alla cerimonia conslusiva delle decorazioni e alla famiglia che accoglie a casa il ritorno degli eroi. Si parla di giocattoli, di video games, di quello che si vuole. Ma il film, dal punto di vista pastorale, resta inesorabilmente futile anche se semplice quanro a sviluppo narrativo.
Utilizzazione: il film può essere utilizzato, ben tenendo conto che si tratta di un prodotto che non si nasconde: propone uno spettacolone improbabile e del tutto affidato alla girandola degli effetti speciali.
Promesse mantenute: action e sparatutto divertente, da universo-giocattolo Hasbro. 3D semplice accessorio
Il temibile Cobra Commander è ancora bloccato in una prigione segreta di massima sicurezza: i suoi alleati si stanno preparando non solo a farlo evadere ma anche a mettere sotto scacco l'intero pianeta, neutralizzando tutti i paesi dotati di arsenali nucleari. Per farlo, l'esperto in travestimenti Zartan prende il posto del Presidente USA e come prima cosa distrugge il gruppo speciale G.I. Joe, accusandolo di tradimento e eliminando la maggior parte degli elementi in un'imboscata nei deserti del Pakistan. I tre sopravvissuti - Roadblock, Flint e Lady Jaye - sono decisi a vendicare l'affronto e, soprattutto, a fermare per tempo la grave minaccia che incombe sul mondo.
Il secondo capitolo della saga sulle celebri action figures targate Hasbro, diretto stavolta da Jon Chu, mantiene quello che promette: azione e adrenalina sono le due parole d'ordine di un alfabeto cinematografico che - dovendo per natura fare i conti con un universo "giocattolo" - non si preoccupa poi molto di tradire i sacri comandamenti della verosimiglianza, chiedendo molto, moltissimo alla sospensione dell'incredulità. Ma è un tacito patto con lo spettatore, che probabilmente si sentirebbe tradito dal contrario: e allora spazio a vorticose battaglie sul flebile filo di uno strapiombo himalyano, al 3D più accessorio che reale strumento di racconto e a spaventose, spettacolari esplosioni. Il sangue non esiste, come in ogni battaglia-giocattolo che si rispetti, si sopravvive o si muore. Basterà scegliere da che parte stare: lo sa bene Storm Shadow, che sorprenderà l'arcinemico Snake Eyes e non solo. Lo sa bene Roadblock, il sempre più roccioso Dwayne Johnson, quando per cercare aiuto andrà a rispolverare dalla "pensione" il generale Joe, Bruce Willis, che forse già pensando al prossimo, terzo capitolo della saga, la butta lì a fine film: "Farò quello che mi ordineranno". Al produttore Lorenzo di Bonaventura l'ultima parola. (Valerio Sammarco)