Sabato 11 settembre - Ore 21:00
Domenica 12 settembre - Ore 16:00 e 21:00
Dopo aver sfidato un terribile drago, salvato una bella principessa e preso le redini del regno dei suoceri, cosa può fare d'altro un orco? Beh, se siete Shrek, diventerete un ottimo uomo di casa. Invece di spaventare gli abitanti del villaggio come una volta, Shrek si trova ad autografare forconi. Cosa è successo al ruggito di quest'orco? Colmo di nostalgia verso i giorni in cui si sentiva un "vero orco", Shrek stringe un patto con il nano Tremotino. Così Shrek finisce per ritrovarsi in una folle versione alternativa di Molto Molto Lontano, dove gli orchi vengono cacciati, Tremotino è re e Shrek e Fiona non si sono mai incontrati...
Si segnala che la pellicola proiettata all'auditorium (e nella maggior parte delle altre sale cinematografiche) non è la versione 3D del film.
Regia: Mike Mitchell
Sceneggiatura: Josh Klausner, Darren Lemke
Fotografia: Yong Duk Jhun
Musiche: Harry Gregson-Williams
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema - ACEC)
Giudizio: consigliabile, semplice
Tematiche: animali, famiglia, film per ragazzi
Il simpatico Orco se ne va in grande stile e in 3D. Combattendo per ritrovare la "bistrattata" routine familiare
È tornato Shrek, l’orco verde le cui orecchie a tromba e piene di cerume sono il simbolo dell’animazione DreamWorks esattamente come quelle tonde di Topolino sono icona della Disney e questa volta, la prima in rigorosa stereoscopia 3D, dovrebbe essere l’ultima. Shrek e vissero felici e contenti di Mike Mitchell, quarto capitolo della fortunata saga in computer grafica avviata nel 2001, rilancia il personaggio nell’unico modo possibile, dopo il mezzo passo falso del terzo episodio: reinventandolo con un escamotage narrativo che conduce in un universo alternativo. Shrek è mostrato in preda ai turbamenti legati alla “normalizzazione” della sua condizione di marito e padre felice, un po’ come succedeva al protagonista de Gli incredibili di Brad Bird, frustrato dalla desolante normalità della sua vita senza costume da supereroe. Nel film di Mitchell, il gigante verde si sente addomesticato, vorrebbe tornare alla sua natura di orco e rimpiange i tempi in cui il suo ruggito era sufficiente per garantirgli la beata solitudine nella palude. Desideroso di recuperare le emozioni perdute, Shrek si fa ingannare e firma un patto con il mellifluo Rumpelstiltskin (da noi Tremotino) che lo catapulta in una versione alternativa di Molto Molto Lontano, dove gli orchi sono banditi, Rumpelstiltskin è re, protetto da un nugolo di feroci streghe e, soprattutto, Shrek e Fiona non si sono mai incontrati.
Raccontare altro della trama sarebbe criminale, ma il mondo alternativo permette agli animatori di sbizzarrirsi dando vita nuova a ogni personaggio (assolutamente geniale la versione ingrassata di Gatto con gli Stivali) [...] - Oscar Cosulich