Sabato 2 marzo | Ore 21:00 |
Domenica 3 marzo | Ore 21:00 |
Un giovane rampante dirigente di una casa editrice Newyorkese possiede tutto e riesce ad avere tutto quello che desidera, dai soldi, alle donne. Incontra Sofia e questo lo rende consapevole della possibilità che il sesso occasionale può non essere tutto e che le relazioni superficiali non sono il massimo a cui può aspirare. Così David (così è chiamato il protagonista) si trova alla ricerca della propria anima e dell'amore.
REGIA |
TOM CRUISE |
MONTAGGIO |
PENELOPE CRUZ |
SCENEGGIATURA |
CAMERON DIAZ |
DURATA |
KURT RUSSEL |
ART DIRECTION |
JASON LEE I |
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema - ACEC)
Giudizio: Discutibile, ambiguità
Tematiche: New age; Psicologia
Tom Cruise aveva visto e apprezzato il film "Apri gli occhi" diretto in Spagna da Alejandro Amenabar. Entrato in contatto con lui, lo ha aiutato, producendo il suo successivo "The others" (con protagonista Nicole Kidman, allora moglie di Cruise) e ottenendo in cambio i diritti di remake del precedente titolo. "Apri gli occhi" diventa così "Vanilla sky", l'azione si sposta dalla Spagna a Manhattan, e legame tra le due produzioni resta solo Penelope Cruz (poi in coppia nella vita con Cruise), alla quale è assegnato lo stesso ruolo di prima. Molte manovre dunque (e un fitto intreccio tra il cinema da 'fare' e il gioco del gossip necessario per lanciarlo) per un risultato nell'insieme assai deludente. Costruito quasi esclusivamente sugli aggrovigliati intrecci tra realtà e finzione, su ciò che appare e su ciò che vorremmo apparisse, il racconto ben presto si incaglia, si accartoccia e si richiude su se stesso, mai dando la sensazione di motivare i tormenti del protagonista, se non per quello che attiene alla riconsiderazione del proprio ruolo di dominante uomo di successo. Nelle pieghe del dramma psicologico, qualche rinvio di taglio simbolico mostra interesse ma presto viene risucchiato dal ripetersi delle immagini e dell'azione. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come discutibile, e sopratutto appesantito da ambiguità.
Utilizzazione: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza dei minori. Stessa attenzione è da tenere per i minori in previsione di eventuali passaggi televisivi.