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Una solitaria casalinga della provincia americana vede la sua vita sconvolta dopo aver partecipato ad un appuntamento al buio con quella che si rivela una super-spia internazionale che la conduce in un pericoloso viaggio intorno al mondo per proteggere un'invenzione che potrebbe rivelarsi la chiave dei problemi energetici del pianeta.
Regia: James Mangold
Sceneggiatura: Patrick O'Neill
Fotografia: Phedon Papamichael
Montaggio: Quincy Z. Gunderson, Michael McCusker
Musiche: John Powell
Cameron Diaz, Tom Cruise, Peter Sarsgaard, Paul Dano, Maggie Grace, Marc Blucas
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema - ACEC)
Giudizio: Consigliabile, brillante
Tematiche: Avventura; Spy-story
Ecco una vera, autentica, irresistibile commedia di azione, secondo i migliori requisiti del genere. Si parte da un pretesto ovviamente minimo e poco importante, si schiera un uomo solo e tanti contro di lui, si fa arrivare una ragazza inconsapevole e a poco a poco appassionata, si miscela il tutto in una serie di equivoci, sorprese, sospetti a ripetizione. E inseguimenti con tutti mezzi possibili e in situazioni impossibili: con la tensione a mille. Il meccanismo tiene avinti fino alla conclusione. Una spy story che ridà fiato alla tradizione, non escluso qualche passaggio comico-rosa. Da punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, e certamente brillante.
Utilizzazione: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito come prodotto spettacolare e di facile fruizione.
Che spasso Tom Cruise nell’auto-parodia di Mission Impossible! Peccato che il film di Mangold non ne sia all'altezza
Quando abbiamo rischiato di non rivederlo più nei panni di Ethan Hunt - a giugno la lavorazione di Mission Impossibile 4 era quasi naufragata - i motivi non erano quelli sbandierati dai giornali. Gli incassi americani di Innocenti bugie (deludenti) non c'entravano nulla. Neanche il più temerario capoccione della Paramount avrebbe potuto cacciare Tom Cruise pensando di fare un affare. Come sostituirlo con una star altrettanto gradita ai fan, e liquidare l'attore che è anche produttore del progetto? Probabile invece che il tentennamento fosse stato suo. Con che faccia avrebbe ripreso quel personaggio invincibile e senza macchia quando questi viene spernacchiato in Innocenti bugie?
Senza la sua ridicola esibizione del resto, la spy-comedy di Mangold - una specie di True Lies, ma più incline al cazzeggio - sarebbe stata inqualificabile. Prova ne sia che la temporanea uscita di scena del nostro - a circa metà del film - provoca effetti nefasti sul moto con brio dell'operazione. La Diaz non è all’altezza, lo script indeciso e sconclusionato, il cast di contorno (Paul Dano, Viola Davis) lasciato in panchina, la regia un po' a disagio (come se il cinema di Mangold non potesse prescindere da una deriva seriosa). Ma Cruise che zompa da una macchina all’altra, schiva pallottole, ci dà di cazzotti e mitraglia senza rovinarsi mai né piega né sordidi sorrisi, che spasso!
Non c’è bisogno di aspettare Les Grossman per sapere che è lui l’odierno King of Comedy di un'America capace di trasformare gli eroi di ieri nelle barzellette di oggi.
E pensare che da noi non è bastata una vita a fare l'inverso... (Gianluca Arnone)
"Innocenti bugie è un'operazione pensata a tavolino per incantare quel pubblico che cerca sensazioni forti e un po' di risate. A metà tra 'Mission Impossible', 'Bourne Ultimatum', 'Mr. and Mrs. Smith'... e chissà quanti altri, ne fa un frullato e li tinge di una leggera farsa, al limite quasi una parodia." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 8 ottobre 2010)
"Bella commedia, 'Innocenti bugie' di James Mangold: divertente, dinamica, con due star. (...) I due protagonisti non sono abbastanza giovani per i personaggi, ma si muovono con sicurezza, autorità e bravura.." (Lietta Tornabuoni,'La Stampa', 8 ottobre 2010)
"Viale del tramonto per Tom Cruise a 300 km l'ora contromano. Questo è 'Innocenti bugie', commedia spionistica dal parto travagliato e protagonista esaltato. (...) Una metafora perfetta degli ultimi anni di Cruise come star 'pazzerella' che salta urlando sul divano di Oprah Winfrey e fa il televangelista di Scientology spaventando i bambini. Il suo Roy è un feticista dei vestiti come il Ken di 'Toy Story 3', spara e fa acrobazie con i capelli al vento (vedi 'Mission: Impossible II') e sembra più eccitato da se stesso che non dal sesso. Cameron Diaz fa l'oca giuliva. Ben altri brividi davano i due ai tempi di 'Vanilla Sky'. Una produzione, compreso il regista ex autore James Mangold, tutta prona a soddisfare le pazzie di Re Tom. Innocente intrattenimento? Bugia. Vengono quasi i brividi." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 8 ottobre 2010)
"Vado, gli sparo e torno. Il tutto ad altissima velocità d'esecuzione. 'Innocenti bugie', regia di James Mangold, è la summa del rapido tecnicismo con cui oggi si confezionano action-movie a Hollywood. Due star di richiamo, rilancio continuo dell'adrenalinica sequenza d'azione, possente effettistica in post produzione a sostituire impossibili slanci fisico/atletici dei protagonisti. (...) Le chiassose scene madri si susseguono come un domino tra sfondi geografici disparati (Salisburgo e Siviglia, chi l'avrebbe mai detto?) e risicati campi e controcampi per definire le psicologie dei due interpreti. Curioso, a tratti divertente, Innocenti bugie inizia come una specie di commedia degli equivoci, continua con folle iperbolica dinamicità alla 'True Lies', finisce come un qualsiasi romantico svolazzo. Cruise e Diaz campano con i loro marchi di fabbrica un po' datati (sorriso Durbans per lui, gambotte e sederino sodo per lei), Mangold di anonimo mestiere. Guardabile, con la classica, catatonica spensieratezza da popcorn." ('Liberazione', 8 ottobre 2010)
"'Mission Impossible' incontra 'Sweet November', 007 piomba con violenza in 'Innamorarsi', 'True Lies' che stupra 'Tutti pazzi per Mary', potete continuare voi nel gioco di contaminazione paradossale, ma non demenziale, tra il thriller d'azione ad alta tecnologia (atletica, telematica, logistica, balistica) e il sentimentale d'amore folle, romantico e impossibile. (...) Se non fosse per l'accumulo di duelli e ribaltamenti finali, con le sue innocenti bugie diverte e disimpegna. Cinema-di-cinema." (Silvio Danese, 'Nazione, Carlino, Giorno, 8 ottobre 2010)
I film della stagione 2010 / 2011 - Quello che... non abbiamo fatto