Sabato 22 settembre 2018 - Ore 21:00
Domenica 23 settembre 2018 - Ore 16:00
e 21:00
Sabato 29 settembre 2018 - Ore 21:00
Domenica 30 settembre 2018 - Ore
16:00 e 21:00
Sabato 6 ottobre - Ore 21:00
Domenica 7 ottobre - Ore 16:00 e 21:00
Nuovo episodio sulle avventure della famiglia Parr. Questa volta i riflettori sono puntati su Helen, mentre Bob resta a casa con Violet e Dash per affrontare le imprese quotidiane di una vita "normale". Sarà un cambiamento difficile per tutti, soprattutto perché la famiglia è ancora ignara dei superpoteri del piccolo Jack-Jack. Quando un nuovo cattivo ordirà un piano malefico e geniale, tutti i membri della famiglia insieme a Frozone dovranno unire nuovamente le forze... più facile a dirsi che a farsi, anche se sono tutti "Incredibili".
Regia: Brad Bird
Interpreti (voci): Bebe Vio, Amanda Lear, Orso Maria Guerrini, Tiberio Timperi, Isabella Rossellini, Ambra Angiolini
Durata: un'ora e 58 minuti
Raramente nella storia del cinema i sequel non fanno rimpiangere i prototipi. Sfugge a questa logica, ormai da tempo, la gloriosa Pixar. Sì, perché dopo aver continuamente superato se stessa con la saga di Toy Story, mette a segno un altro, incredibile “miracolo”, stavolta relativo alla più iconica famiglia di supereroi del grande schermo.
Quattordici anni dopo, infatti, Gli incredibili torna fedele all’originale ma anche rinnovato, nello spirito e nel corpo.
La fedeltà è facilmente rintracciabile nella struttura narrativa: in fondo, anche stavolta, i fili della vicenda sono mossi da un fan dei supereroi. Che sono ancora banditi dalla legge, ma che potrebbero tornare alla ribalta grazie ad un’astuta strategia di sdoganamento veicolata attraverso le nuove tecnologie.
Anche ora, però, qualcuno trama nell’ombra affinché i supereroi vengano riportati – definitivamente – nell’oblio.
Passando con disinvoltura da Ethan Hunt (Mission: Impossible – Protocollo fantasma) a Mr. Incredible, Brad Bird – anche grazie alle enormi conquiste tecniche raggiunte in questi tre lustri – amplifica notevolmente la componente action-spettacolare, ma ribalta la prospettiva rispetto al primo capitolo: stavolta viene scelta Helen (Elastigirl) come “donna sul campo”, con Bob che rimane a casa per badare ai figli.
A sorprendere, però, non è tanto questa scelta (apparentemente) rivoluzionaria benché assecondante lo spirito dei tempi, quanto la straordinaria parità d’importanza che viene data ad entrambi i livelli narrativi: Elastigirl è il supereroe ingaggiato come portavoce dei suoi simili per riportarli agli onori che meritano, Bob il supereroe chiamato a domare la quotidianità per quello che riguarda le esigenze dei tre figli, con il più piccolo, Jack-Jack, che finalmente darà libero sfogo ai suoi (finora taciuti, a parte il cliffhanger con cui si concludeva il primo film) stratosferici poteri.
È su questo fantastico equilibrio che Gli incredibili 2 trova il suo centro, che poi – a ben vedere – è il cuore stesso dell’ormai sterminata produzione Pixar: la famiglia. E lo fa sì insistendo sulla flessibilità dei ruoli, ma anche concentrandosi su quanto possa essere al contempo difficoltoso e gioioso essere genitori, e figli.
ùPoteri straordinari e straordinarietà delle cose di tutti i giorni (i compiti di matematica per l’irrequieto Dash, il primo appuntamento per la rinata, poi depressa, Violetta), alla fine l’obiettivo è sempre uno, per riscoprirsi più uniti che mai: dare il meglio di sé affinché il bene possa trovare sempre le soddisfazioni che merita. Anche a costo di dover fare nottata sui libri di tuo figlio per capire la matematica di oggi. (Valerio Sammarco)
"Buffa bene per i sequel. Dopo quello brillante di 'Mamma mia!', ricco di coreografie e battute originali, ecco 14 anni dopo la prima puntata l'attesa avventura Pixar della famiglia di super eroi 'Gli incredibili 2' che fu, in epoca Bush, il primo film a vincere l'Oscar per la animazione e Brad Bird doppierà poi con 'Ratatouille'. La trovata della «normalità» dei super uomini eroi torna in grande stile (...) e i tre piccini dotati di poteri extra ed ogni riferimento ai «Fantastici 4» non è casuale. Compagno di classe di John Laseter e Tim Burton, allevato coi Simpson, il 61enne Bird firma un prodotto non allineato coi soliti decuplicati in questi anni, ma alterna con garbo poteri paranormali come velocità, elasticità ed invisibilità, a impotenze normali con scene di vita coniugale: il misto funziona, diventa avventura Pixar ma anche sit com. Accettando il fatto che dopo 14 anni nessuno è invecchiato, il racconto è divertente, e ora si lancia a salvare il mondo tipo 007, ampiamente citato, e ora torna a casa a consumare liti di famiglia, rendendo visibile il messaggino contro la dittatura dei media e il terrorismo dei social: il pericolo peggiore è il mondo virtuale. Sorpresina dopo i titoli di coda alla Saul Bass." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 20 settembre 2018)
"Mamma mia, che bel film. Tanto di cappello alla Pixar che ha confezionato uno dei migliori seguiti della storia del grande schermo. 'Gli Incredibili 2', che arriva quattordici anni dopo il primo folgorante episodio, è una pellicola attuale, intelligente, scritta divinamente. Mette, al centro, la famiglia al giorno d'oggi, con i problemi tipici che un nucleo potrebbe dover fronteggiare. Come, ad esempio, la mamma che lavora e il padre, disoccupato, costretto a casa, alle prese con le esigenze dei propri figli. Del resto, è superato il concetto dell'uomo pater familias (...). Insomma, un film che sa miscelare perfettamente azione, thriller, commedia, divertendo i piccoli spettatori in sala che, nel contempo, potranno riflettere, con i propri accompagnatori, su certe tematiche attuali. Anche la parte relativa all'animazione lascia a bocca aperta. I film sui supereroi, particolarmente della Marvel, sono tra i più gettonati dal pubblico pagante e questo, per certi versi, supera alcuni dei titoli più acclamati del settore. Un cartone maturo, divertente, stilisticamente perfetto. In pratica, da Oscar." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 21 settembre 2018)
"Sono tornati,14 anni dopo. E più umani che mai, intenzionalmente: 'Volevamo che il pubblico percepisse la loro vulnerabilità, che si preoccupasse per loro nonostante i superpoteri: dovevamo trovare il giusto equilibrio tra un supereroe e un comune mortale'. Tre lustri più tardi, gli occhi sono più a nostra immagine e somiglianza, i capelli si muovono come dovrebbero, la tecnologia si vede eccome, ma 'Gli Incredibili 2' non lo si loda per l'upgrade stilistico, bensì per il lessico familiare, per l'elogio - sofferto perché veritiero - del quotidiano, insomma, per l'impotenza del vivere qui e ora che non per i superpoteri. Si, sono tornati, ancora scritti e diretti dal genio mite di Brad Bird: (...) A tenere insieme alto (imprese straordinarie) e basso (sopravvivenza quotidiana) è un montaggio sapientemente alternato, un colpo alla cappa e uno al biberon, e tutto il film si bea dialetticamente di contraddizioni, contrapposizioni, aut-aut (...). Tranquilli, il divertimento, l'evasione, i sorrisi e le risate non risultano indeboliti, ma vieppiù rinforzati: i piccini apriranno la bocca e sgraneranno gli occhi per le gesta dei nostri, gli adulti giocheranno a specchio riflesso, e - ansiolitico bis - per gli uni e per gli altri non mancano i topoi di un genere, il supereroico, allora embrionale e oggi dominante, a partire dal villain d'ordinanza e dai sotterfugi del caso. Fu un grande successo, di pubblico (633 milioni di dollari d'incasso a fronte dei 92 di budget) e critica, l'animazione primigenia, e questo seguito non è da meno, anzi: un miliardo e 183 milioni messi in cascina fin qua, e recensioni globalmente plaudenti. ora però lo attende una missione incredibile per davvero, se non impossibile: rivitalizzare il nostro botteghino, che la nuova stagione è partita ma già si piange miseria. Ha esordito mercoledì 19 settembre con oltre 600 mila euro, le premesse ci sono tutte: forza!" (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 21 settembre 2018)
"(...) Ne 'Gli Incredibili 2', anche questo diretto da Brad Bird, il tempo non sembra passato e il pubblico ritroverà i protagonisti (...) Oscillando tra la dimensione fantastica e quella quotidiana e realistica, il film racconta che è l'unione a fare la forza, soprattutto in famiglia, e che per sconfiggere il male c'è bisogno di tutti." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 21 settembre 2018)