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Irene ha superato i quarant'anni, niente marito, niente figli e un lavoro che è il sogno di molti: Irene è l'"ospite a sorpresa", il temutissimo cliente in incognito che annota, valuta e giudica gli standard degli alberghi di lusso. Oltre al lavoro, nella sua vita ci sono la sorella Silvia, sposata con figli, svampita e sempre di corsa, e l'ex fidanzato Andrea. Irene non ha alcun desiderio di stabilità, si sente libera, privilegiata. Ma è vera libertà la sua? Qualcosa metterà in discussione questa certezza...
Regia: Maria Sole Tognazzi
Interpreti: Margherita Buy, Stefano Accorsi, Fabrizia Sacchi, Gian Marco Tognazzi, Alessia Barela, Lesley Manville, Carolina Signore, Diletta Gradia
Sceneggiatura: Ivan Cotroneo, Francesca Marciano, Maria Sole Tognazzi
Fotografia: Arnaldo Catinari
Montaggio: Walter Fasano
Musiche: Gabriele Roberto
Durata:
"Acuta, originale, ben costruita commedia della figlia d'arte Maria Sole Tognazzi. (...) Un bel ritratto, vivace anche se malinconico, di donna sola, la sempre brava Margherita Buy." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 24 aprile 2013)
"(...) il film dovrebbe affrontare la dimensione del piacere, che invece resta stranamente fuori campo. (...) sfiora punti decisivi di quel vivere contemporaneo scaturito da nuove tecnologie, nuovi mestieri, nuove identità, (qua e là si pensa a 'Tra le nuvole'), ma resta sempre troppo cauto, imbrigliato, indolore per lasciare davvero il segno. Ancora una volta: bella idea e film a metà." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 24 aprile 2013)
"Il terzo film della quarantenne Maria Sole Tognazzi, 'Viaggio sola', ci dice che nessun tema è ovvio, banale, usurato. Ci dice che le potenzialità non finiscono mai, che è tutto nel come si racconta, nell'architettura di una storia, nell'invenzione dei suoi personaggi. E qui la regista ne ha creato uno, quello della protagonista Irene, che resterà tra i più riusciti nel già molto ricco curriculum dell'interprete Margherita Buy. Lo ha creato con due sceneggiatori, Ivan Cotroneo e Francesca Marciano, che nel corso degli anni hanno notevolmente contribuito a cogliere Io sguardo soprattutto femminile dentro una società in mutamento. Non è proprio un caso che, dalla collaborazione di Cotroneo a 'Mine vaganti' alle precedenti co-presenze della stessa coppia qui formata da Buy con Stefano Accorsi in 'Le fate ignoranti' e 'Saturno contro', rimbalzino in 'Viaggio sola' richiami e assonanze con la sensibilità del cinema di Ozpetek. (...) il colpo d'ala (dopo un percorso che tiene prodigiosamente insieme il fascino del personaggio e il dubbio sulla povertà della sua libertà) sta nello sciogliere la storia senza sconti, senza forzature, e nel rispetto della complessità." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 24 aprile 2013)
"Il bel film di Maria Sole Tognazzi, dopo "Passato prossimo" e "L'uomo che ama", volutamente non risponde perché si impegna soprattutto nella costruzione di quel ritratto di donna così insolito nel cinema italiano, studiandolo in ogni dettaglio con una maturità di racconto e di linguaggio pronta a testimoniare un talento ineccepibile ormai da ogni punto di vista nel disegno sempre molto abile dei caratteri, nei ritmi spesso affannati in cui i personaggi vengono coinvolti, nelle immagini splendide (di Arnaldo Catinari) che, evocando quelle cornici di lusso (ho riconosciuto il Crillon a Parigi, l'Adlon a Berlino) riescono a conferir loro il sapore di scenografie preziose, sfondo degno di una storia che però, fra le pieghe, si svolge spesso in cifre amare. Ricrea queste cifre, con finezza e contatto, Margherita Buy nella pienezza dei suoi modi espressivi. Il migliore amico al suo fianco è Stefano Accorsi, con semplicità e con misura. Un duetto che fa molto piacere incontrare di nuovo dopo i successi caldi de "Le fate ignoranti" e di "Saturno contro". Complimenti Maria Sole, ormai sei cresciuta!" (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 24 aprile 2013)