Auditorium di Casatenovo. Oltre 50 anni di cinema e teatro

Matrimoni e altri disastri

Matrimoni e altri disastri

Sabato 22 maggio Ore 21:00
Domenica 23 maggio Ore 16:00 e 21:00

La quarantenne Nanà (Margherita Buy) vive a Firenze dove gestisce una piccola libreria insieme all'amica svampita Benedetta (Luciana Littizzetto). Oppressa da una famiglia ultraborghese e delusa da un grande amore finito male, Nanà vive sola con il gatto Marcel Da troppo tempo single, non ha nessuna intenzione di dare una svolta alla propria esistenza. Non vuole arricchirsi affermandosi professionalmente e ha rinunciato a trovare l’uomo della sua vita, pur essendo segretamente innamorata del narcisista e avventuroso romanziere Bauer (Mohammad Bakri), che la sfrutta per piccole collaborazioni. Sarà in occasione del matrimonio della giovane sorella Beatrice (Francesca Inaudi), con il simpatico arrampicatore Alessandro (Fabio Volo), che Nanà dovrà stravolgere le proprie abitudini e distruggere ogni certezza.

Regia Nina di Majo
Sceneggiatura Francesco Bruni
  Nina di Majo
  Antonio Leotti
Fotografia Cesare Accetta
Montaggio Giogio Franchini
Musiche Carlo Crivelli

Margherita Buy Fabio Volo
Luciana Littizzetto Francesca Inaudi
Mehmet Gunsur Marisa Berenson
Mohammed Bakri Massimo De Francovich
Italo Dall'Orto Gianna Giachetti
Elisabetta Piccolomini Stefano Abbati
Antonio Petrocelli Sergio Forconi
Laura Pestellini Danilo Nigrelli
Nicoletta Boris Jarkko Pajunen

Biglietti esselunga Vieni al cinema alla domenica sera - a Casatenovo costa meno Prendi sei e paghi cinque - Tessere a scalare

Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema - ACEC)

Giudizio: Futile, superficialità

Tematiche: Famiglia; Matrimonio - coppia

Riguardo agli intenti, è giusto far parlare la regista: "...é il racconto di un mondo di donne e uomini che si cercano senza capirsi, personaggi fatti di contraddizioni, vivaci e timidi, arroganti e teneri, arrampicatori e romantici, repressi e creativi... Allo stesso tempo è anche una critica affettuosa ad una certa ricca borghesia, chiusa ed autoreferenziale, classista anche quando si dichiara democratica...". Da queste premesse si dipana un racconto a dire il vero alquanto sfilacciato e non sempre convincente. Per quanto girato con buon ritmo e ben recitato nei ruoli principali, il copione ha il fiato corto quando sulla intenzione di raccontare prevale la voglia di dimostrare. Siamo infatti alla consueta conclusione che "la vita è così", tutti tradiscono tutti, tutti hanno qualche segreto da rivelare, tutti in fondo sono animati dalle migliori intenzioni. Un atteggiamento di facile condiscendenza che induce a valutare il film, dal punto di vista pastorale, come futile e segnato da superficialità.

Utilizzazione: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo presente quanto detto sopra sui suoi limiti. Attenzione é da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

cinematografo.it - Fondazione ente dello spettacolo ***** La Di Majo è indecisa se fare la commedia rosa o la satira. Alla fine manca entrambe

Donna di mezz'età, ancora attraente, istruita e nevrotica, praticamente zitella. Nel cinema italiano l'identikit ha nome e cognome: Margherita Buy. Non ce ne voglia l'attrice romana – resta una delle nostre interpreti più dotate – ma da anni ormai si propone nello stesso ruolo. La riprova? Matrimoni e altri disastri – terza regia di Nina Di Majo – dove interpreta Nanà, libraia colta e senza marito, oppressa da amici, amanti e parenti. Già così è uno strazio, ma guai peggiori arriveranno dalla sorella che, a un mese dalle nozze, vola altrove lasciandole il compito di organizzare i preparativi col futuro cognato Alessandro (Fabio Volo), giovane rampante e spaccone.

L'uno è la nemesi dell'altra, e insieme occasione per la Di Majo – che qui disfa ogni bagaglio antonioniano (ingombrante nel precedente L'inverno) – di ricucire col filo dell’ironia l’Italia scissa di oggi, tagliata in due da culture agli antipodi e discordanti visioni. Ma l’ago è tondo, il vestito raffazzonato. Come il film, troppo insipido per divertire, indeciso se fare la commedia rosa o la satira, equidistante tra radical chic da salotto e strombazzanti yuppie di ritorno. Negligente nella morale di fondo, dove il volemose bbene finale è la chiusa qualunquista di un film non brutto ma apatico. Ed è forse peggio. (Gianluca Arnone)

La critica

"Dopo le incursioni nelle cupe stagioni dell'intellettual-borghesia tra 'Autunno' (1999) e 'Inverno' (2002), la 35enne regista napoletana vira sulla commedia, seppur ancorata a un look da Salone del mobile e Settimana della moda. Le sue macchiette abitano la Firenze bene, si nutrono di psicho-cliché mentre ci ricordano che il quattrino non dorme mai. (...) Film ombelicale, ovviamente comico sintesi del vissero tutti griffati e contenti." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 22 aprile 2010)

"A essere cattivelli si potrebbe dire che la recensione di 'Matrimoni e altri disastri' è già iscritta nel titolo. Peraltro neanche così originale.(...) Protégée di Nanni Moretti, che la elesse tra i suoi bimbi belli, la regista di 'Autunno' e 'L'inverno', cresciuta idealmente tra Antonioni, Allen e Losey, s'è presa una vacanza disimpegnata. (...) Tuttavia 'Matrimoni e altri disastri', pur nella programmatica carineria che fa il verso a certi modelli britannici di successo, non è una riuscita. Sarà perché spira un'aria fasulla, piaciona (...). Alla fine i migliori in campo risultano Margherita Buy e Fabio Volo, che vanno un po' col pilota automatico e però si divertono a modulare i tic dei rispettivi personaggi: lei sensuale e sensibile, sempre spiazzata dagli eventi; lui pronto a tutto per emergere, ma in fondo custode di una certa onestà 'working class'." (Michele Anselmi, 'Il Riformista', 21 aprile 2010)

"Parliamo di Nina di Majo, giovane regista di questa commedia mainstream con cast stellare. Il suo nome è noto ai 'cultori della materia', a chi ha seguito le evoluzioni del giovane cinema d'autore che s'affacciava, pieno di promesse, a metà degli anni Novanta, dando prova di uno sguardo nuovo che s'affrancava testardamente dalla prolissità del cinema dell'epoca. (...) Ora ritroviamo Nina di Majo, oggi, a otto anni di distanza (che sono tanti per una regista emergente) con una frizzante commedia, apparentemente stereotipata, dal titolo inequivocabile, 'Matrimoni e altri disastri' con Margherita Buy, Fabio Volo e Luciana Litizzetto. Verrebbe da dire: che cosa è successo alla rigorosa di Majo in questi otto anni di astinenza? La cura del 'mercato' ha giocato una brutta carta alla promettente regista che s'è formata all'insegnamento di Martone ed è stata benedetta da Moretti? Bene, i pregiudizi e le apparenze non scalfiscono questo film coraggioso e la sua regista spavalda, capace di prendere il toro per le corna, la commedia, e farne una versione rispettosa di quella tradizione ma anche felicemente autoriale, e di regia. D'altronde la di Majo ha sempre frequentato la commedia, ma senza piegarsi al regime della nostra unica commedia, 'all'italiana', bensì portandosi verso quella classica americana (Wilder, Lubitsch) e quella europea, soprattutto francese (Rohmer, Resnais). Questo sguardo lo ritroviamo in 'Matrimoni e altri disastri', però un po' più stemperato e meno irriguardoso verso i nostri Risi e compagni. (...) Potrebbe sembrare una normale commedia, più o meno sofisticata, già vista. Invece la di Majo riesce ad entrare nei gangli della rappresentazione sociale, senza lesinare in frecciatine e punture (anche se avrebbe potuto concedere di più alla sua ironia nera, e a quel po' di ferocia di cui è capace). 'Matrimoni e altri disastri' è un film intelligente. E questo non è poco." (Dario Zonta, 'L'unità', 23 aprile 2010)

"Ci si sarebbe potuti divertire tanto in 'Matrimoni e altri disastri' di Nina di Majo. La trama c'è e gli attori pure. Ma è troppa la carne al fuoco. Gli intrecci non tengono il ritmo del ridicolo (perfino Luciana Littizzetto risulta opaca) e finiscono a volte per essere melodrammatici. Come se la mano della regista avesse indugiato, dispiacendosi di non dare il dovuto decoro alla bella figura della protagonista, lasciando il film senza un'identità precisa." (Cristina Battocletti, 'Il Sole 24 Ore', 23 aprile 2010)

"Ecco un nome da ricordare, Nina di Majo. Sperando che questo riuscito esordio trovi presto, o anche un po' più tardi, conferma. Per carità 'Matrimoni e altri disastri', che già nel titolo porta impressa l'ironia della regista, non è certo un capolavoro. Ma nell'asfittica commedia all'italiana, piena di pedanti tromboni, spicca per arguzia, leggerezza e senso dell'umorismo La storia è semplice, anzi, a dirla tutta, il pretesto su cui si regge e fin troppo fragile. (...) Si ride spesso, anche se certi personaggi sono poco più che macchiette, con la Littizzetto nell'immutabile ruolo della sfigata. E poi Volo è bravo e la Buy magnifica. Pazienza se mamma Marisa Berenson in realtà ha soltanto quindici anni più di lei." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 23 aprile 2010)

Francesco Bruni

Scialla! (Stai sereno) - Manifesto Matrimoni e altri disastri - Dal 22 maggio Tutta la vita davanti I vicerè La prima cosa bella, dal 30 gennaio Anche se è amore non si vede - Poster Il 7 e l'8 - Ficarra e Picone - Poster La matassa Il capitale umano - Poster

I film della stagione 2009 / 2010


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