Sabato 26 novembre - Ore 21:00
Domenica 27 novembre - Ore 16:00 e 21:00
Sabato 3 dicembre - Ore 21:00
Domenica 4 dicembre - Ore 16:00 e 21:00
Salvo e Valentino sono due amici che hanno una piccola società di servizi per il turismo. Il loro mezzo, un restaurato e coloratissimo autobus inglese di qualche anno fa, trasporta i turisti tra i monumenti di Torino. Valentino è abbastanza timido e riservato, mentre Salvo è parecchio intraprendente e sfacciato. Alle loro dipendenze c'è Natascha, una giovane e bella guida turistica, che non conosce però nessuna lingua straniera. E' chiaro, quindi, qual è stato il criterio di selezione e, soprattutto, chi è stato il selezionatore! Valentino ha una relazione stabile con Gisella: la sua fidanzata storica, che ama di un amore morboso, totalizzante e oppressivo. Quando la storia arriva al capolinea, entra in gioco il fidato amico Salvo, con l'obiettivo di trovargli una donna che lo faccia tornare a vivere e a sorridere.
Regia: Salvatore Ficarra, Valentino Picone
Interpreti: Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Ambra Angiolini, Diane Fleri, Sascha Zacharias, David Furr, Giovanni Esposito, Rossella Leone, Fabrizio Romano
Sceneggiatura: Francesco Bruni, Fabrizio Testini, Salvatore Ficarra, Valentino Picone
Fotografia: Cesare Accetta
Montaggio: Claudio Di Mauro
Musiche: Paolo Buonvino
Durata: 1 ora e 36 minuti
Valutazione Pastorale (dal sito della CNVF della Conferenza Episcopale Italiana)
Giudizio: consigliabile, brillante
Tematiche: Amicizia
Ficarra & Picone fanno (quasi) tutto da soli: scrivono, interpretano, dirigono. Il copione è certamente piacevole, simpatico, gradevole. I momenti migliori sono quelli in cui il duo è da solo in scena, e il dialogo corre fitto e incalzante. La coppia dimostra un invidiabile affiatamento, si muove bene tra pause, ripetizioni, moti di sorpresa, reazioni di vario genere. Un repertorio che crea le premesse per non pochi momenti di genuina comicità. Tutto il testo si adatta a loro: la leggerezza degli altri interpreti e anche quella della regia. Il vecchio sistema degli equivoci non tramonta mai, e la commedia italiana tra cinema e tv nemmeno. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e nell'insieme brillante.
Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e in seguito come proposta di passatempo di immediata fruizione.
Ficarra & Picone e le geometrie variabili della commedia e del love affair: piacevole, ma la tv mette più di uno zampino...
Anche se è amore non si vede è il quarto film di Salvo Ficarra e Valentino Picone, per tutti, semplicemente Ficarra & Picone, col rischio di non distinguerli. Timido, petulante e appiccicoso Valentino, esuberante e ilare Salvo, li ritroviamo a Torino, autisti di un bus turistico dal sapore ‘80s, alle prese con le geometrie variabili dell’amore, complici tre donne al seguito: la compagna di Valentino, Gisella (Ambra Angiolini), sull’orlo di una crisi di nervi per le troppe premure – e regali trash – del partner; Sonia (Fleri), fidanzata a uno stolido americano e amica di Salvo; Natascha (Zacharias), una giovane e naif guida turistica corteggiata da Salvo.
Scritta dal duo comico con Francesco Bruni e Fabrizio Testini, è una commedia multi-registro: romantica, degli equivoci, slapstick – il finale a manate, stile Bud Spencer e Terence Hill – e screwball – anche se più che il “brillante”, c’è la brillantina, alias il gel miracoloso di Valentino – e a tratti surreale, almeno per i canoni del piccolo schermo. Già, nonostante simpatia e bravura dei protagonisti, parti femminili non risicate, il passo in avanti di gusto e sostanza rispetto ai precedenti e una leggerezza senza volgarità, quel che si vede è l’imprinting televisivo di gag, situazioni (situation comedy) e fraseggi, che non annichiliscono questo Amore, ma certamente ne compromettono lo status cinematografico tout court: insomma, il rischio è di sentirsi a Zelig, e Woody Allen non c’entra nulla.
Bando alle stigmatizzazioni, nemmeno sarebbe il caso di sottolinearlo se da Ficarra & Picone non fosse lecito, film e filmografia agli occhi, aspettarsi qualcosa di più, soprattutto in termini di formato: di comici alla ventura cine-televisiva ne abbiamo già gli schermi pieni, perché non chiedere a chi può di far meglio? Magari, delegando a un regista-regista il compito di tenere la barra, pardon, la camera dritta, scansando la ridanciana risacca della tv: Ficarra e Picone, che ne dite? Del resto, dell'effetto-traino ormai potete farne a meno, o no? (Federico Pontiggia)
"Quarto film di Ficarra e Picone, 'Anche se è amore non si vede' potrebbe essere (fra)inteso quale 'Anche se è cinema non si vede': il duo comico siciliano è maturato, ma l'eredità televisiva si sente ancora nel ritmo e nella concezione di gag e assoli. (...) La commedia è romantica, degli equivoci, screwball e slapstick, quel che volete, Ficarra e Picone fanno (anche) ridere, sono generosi - il copione concede al femminile - e mai volgari, ma potrebbero e dovrebbero fare di più: cinema, per esempio. Perché così il biglietto è ripagato, ma rimane un dubbio: se si affidassero a un regista-regista (non l'utile idiota di turno al servizio dei comici), non sarebbe un Amore più grande (schermo)?" (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 24 novembre 2011)
"Pur concepito sul gioco a ping pong dei due protagonisti, che non si rubano mai la scena e sanno sfruttare ogni occasione, il film vive anche su una buona sceneggiatura, dà il meglio in interni, ha un ritmo spesso indovinato che sfocia in alcuni momenti di grande ilarità, come la scena al telefono nel pullman. Il tono è distaccato, ironico, rifiuta decisamente la cronaca e sceglie una via quasi surreale all'analisi dei traumi affettivi in cui ognuno si riconosce, senza colpire sempre le parti basse: è il film perfetto per siglare il cambio di clima italiano passato dal Bagaglino a una Lauda medioevale diretta da Orazio Costa. E un'altra virtù dei due attori registi che vengono dal cabaret ma non fanno un cinema cabaret e che si dirigono dopo 18 anni con reciproco misurato sorriso, è quella di aver scelto tre attrici che si completano a vicenda in un unicum di eterno femminino. Ambra Angiolini, la vittima, è sempre più brava e sottile; Diane Fleri è lo spiritoso, buffo motore della catena degli equivoci e Sascha Zacharias fa la bellona raccomandata e incapace." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 25 novembre 2011)
"Salvatore (Salvo) Ficarra e Valentino Picone sono con questo al loro quarto film, ma 'Anche se è amore non si vede' è il loro primo di ambientazione non siciliana. E' infatti girato a Torino, sempre più accogliente come nuova Cinecittà italiana. E anche la prima volta che Salvo e Valentino fanno tutto da soli, cioè firmano la regia senza soccorsi e supporti (ma alla scrittura collabora uno sceneggiatore di prima fila come Francesco Bruni). Emersi dalla vivace scuola cabarettistica dell'ultimo ventennio, e in particolare consacrati attraverso le prove e le vetrine televisive di 'Zelig' e di 'Striscia la notizia', i due - ma questa non è una gran scoperta - ripropongono un antico e collaudato gioco di coppia, quello tra il bello e tonto (Picone) e il brutto e arguto (Ficarra). Sempre con buoni esiti di pubblico i loro film hanno raccontato le diverse combinazioni tra elementi sempre ricorrenti. L'autoironica rappresentazione dei luoghi comuni sulla gioventù meridionale sfaccendata, viziata dai pregiudizi atavici, intenta a cercare impicci e scorciatoie nella vita; e di pari passo la rappresentazione light dei mali siciliani, cioè la mafia." (Paolo D'Agostino, 'La Repubblica', 25 novembre 2011)
"Doppio salto mortale per Ficarra e Picone. 'Anche se è amore non si vede' è il loro primo film girato fuori dalla Sicilia e la prima regia tutta loro dopo quelle firmate con Dominick Tambasco (...) e Gianbattista Avellino (...). Le differenze non sono eclatanti: nelle farse garbatissime e corali dei due comici la sicilianità è sempre sfumata, spruzzata di surreale. (...) A forza di leggerezza però il film stavolta svapora nell'inconsistenza, le gag risultano meccaniche, gli equivoci telefonati, i tanti comprimari assai meno divertenti che nei titoli precedenti. Un passo indietro insomma. Eppure al cinema non è obbligatorio fare tutto da sé." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 25 novembre 2011)
"Onore al duo comico palermitano formato da Salvatore Ficarra detto Salvo e Valentino Picone, i soli che riprendono modi e situazioni comiche dei grandi Franco e Ciccio, anche se notevolmente imborghesiti e ripuliti (...). Ma 'Anche se è amore non si vede', il loro primo film da registi assoluti, cioè senza l'apporto di uno sguardo esterno, come quello di Giambattista Avellino, malgrado la sceneggiatura di Francesco Bruni, già autore di tutti i film della coppia e ora celebrato regista di 'Scialla', è una totale delusione. (...) E' vero pure che è un film senza volgarità, senza apparenti raccomandate di ferro (...), battute antipatiche sulle donne, situazioni copiate da sitcom inglesi o spagnole e l'unica battuta riciclata, «non fate un cervello in due» detta da Ambra, è un giusto omaggio a Stanlio e Olio. Ma avremmo voluto qualcosa di più divertente e più adatto alla loro sicilianità, anche perché Ficarra e Picone, con gli occhi strabuzzanti alla Musco e alla Franco Franchi del primo e l'aria da ragazzotto viziato palermitano il secondo, sono figure abbastanza anomale nel panorama italiano. (...) Le ragazze, tutte carinissime, soprattutto Ambra e Diane Fleri, mancano di una vera regia. Un po' come tutto il film, che non va oltre a una certa gradevolezza, a qualche battuta cattiva sparsa qui e là, a qualche figurina di contorno, come quelle di Giovanni Esposito (fa sempre ridere) e Rossella Leone (da sviluppare in altri film). Insomma, anche se è un film comico, non si vede." (Marco Giusti, 'Il Manifesto', 25 novembre 2011)
"E' il salto di qualità di Ficarra e Picone, un esame di maturità superato a pieni voti. Film diretto da entrambi con piglio anglosassone che piace, pur nella sua semplicità, per un umorismo coinvolgente che strappa numerose risate. (...) Commedia degli equivoci impreziosita dall'ottimo cast di contorno. Insomma, il vero cinepanettone è arrivato con un mese di anticipo." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 25 novembre 2011)
"Lontano da volgarità e banali ammiccamenti la commedia romantica dei garbati Ficarra & Picone, 'Anche se è amore non si vede', racconta di due amici alle prese con opposte situazioni sentimentali." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 26 novembre 2011)
"Danni da Film Commission, ogni regione italiana vuole la sua. Che bisogno c'era, a parte le lusinghe e gli aiuti della locale commissione, di deportare i siciliani Ficarra e Picone sulle rive del Po? Erano stati bravissimi, in 'La matassa', a inventarsi un inseguimento nella metropolitana di Catania, in esercizio dal 1999 per la bellezza di quattro chilometri scarsi e sconosciuta ai più. A Torino perdono un bel po' di grinta, e il resto probabilmente lo fa il siluramento del regista Giambattista Avellino. (...) Son bravi (professionalmente) nel botta e risposta cavilloso alla siciliana. Molto meno a corteggiare le ragazze, chiedendosi se l'amicizia può diventare amore ("in Italia no, da noi non usa"). L'oca bionda e il fidanzato americano sono sotto il minimo richiesto a un personaggio." (Mariarosa Mancuso, 'Il Foglio', 26 novembre 2011)