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Sabato 28 febbraio - Ore 21:00 Domenica 1 marzo - Ore 16:00 e 21:00 |
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Benjamin Button nasce il giorno della fine della prima guerra mondiale, è un bimbo in fasce ma ha la salute di un novantenne: artrite, cataratta, sordità. Dovrebbe morire il giorno dopo e invece più passa il tempo più ringiovanisce. Durante la sua crescita/ringiovanimento l'uomo si innamorerà della bella trentenne Daisy, ma il loro amore è destinato a prendere strade opposte: mentre lei diventerà sempre più vecchia, lui diventerà sempre più giovane
Il curioso caso di Benjamin Button è stato candidato a 13 Oscar.
Brad Pitt | Cate Blanchett |
Tilda Swinton | Elle Fanning |
Jason Flemyng | Julia Ormond |
Taraji P. Henson | Josh Stewart |
Peter Donald Badalamenti | Chandler Canterbury |
Joshua DesRoches | Joel Bissonnette |
Donna DuPlantier | Deneen Tyler |
Regia | David Fincher |
Sceneggiatura | Eric Roth |
Fotografia | Claudio Miranda |
Montaggio | Kirk Baxter |
Angus Wall |
Migliore scenografia a Donald Graham Burt e Victor J.
Zolfo
Miglior trucco a Greg Cannom
Migliori effetti speciali a Eric
Barba, Steve Preeg, Burt Dalton e Craig Barron
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema - ACEC)
Giudizio: Raccomandabile, poetico
Tematiche: Letteratura; Libertà; Politica-Società; Solidarietà-Amore; Storia
C'è, alla lontana, il richiamo ad un testo di Francis Scott Fitzgerald, mediato dai suoi riferimenti a Mark Twain. Forse i protagonisti, dietro a Benjamin e a Daisy, sono il Tempo e l'America. Il Tempo come unità di misura della crescita e dell'orgoglio di una Nazione, dove spesso qualcosa va storto e sembra far tornare indietro lo sviluppo ma che invece guarda avanti, accetta le sconfitte, reagisce, riparte. Con un copione denso di varie suggestioni e dilatato in maniera eccessiva ma sempre controllata (163'), Fincher ha buon gioco nel comporre i pezzi di un grande affresco, rinunciando alla logica e procedendo per aggiunte successive. Il tono fantastico così si aggiunge e si sovrappone a quello storico-realistico per dettare gli sbalzi sentimentali e affettivi di un forte melodramma: tra passioni, rimorsi, dolori, rinunce e la malinconia dei ricordi. Impreziosito da ambientazioni di eccezionale vigore e rafforzato da slanci di umanitarismo, dove altruismo e sacrificio si coniugano con il rispetto per la libertà dell'altro, il copione batte i rintocchi di un lirismo senza età. Per questi motivi il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come raccomandabile, e nell'insieme poetico.
Utilizzazione: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da proporre in successive occasioni per il robusto modo di presentarsi come favola ricca e coinvolgente. Qualche attenzione per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD