Sabato 10 novembre | Ore 21:00 |
Domenica 11 novembre | Ore 16:00 e 21:00 |
Dopo tre decenni, la regina Elizabeth I continua a fronteggiare le continue minacce di tradimento. Sull'Europa del XVI secolo intanto soffia il vento del cattolicesimo, promulgato da Filippo II di Spagna che, tornato da Roma, è determinato a strappare l'"eretica" protestante dal trono e restituire l'Inghilterra alla gloria della Chiesa Romana. Pronta a partire per la guerra, Elizabeth, deve anche fare i conti con l'inaspettata passione per Raleigh, ma incapace di concedersi all'amore, incoraggia la sua dama di compagnia, Bess, a essere amichevole con lui e tenerlo vicino a sé. Sebbene lontana da casa, Elizabeth gestisce il suo potere a corte attraverso il suo fidato consigliere, Sir Francis Walsingham, che, con una rete di spionaggio, scopre un complotto per far crollare il trono. Ma quando capisce che tra i traditori c'è anche la cugina della regina, Mary Stuart, inavvertitamente indirizza l'Inghilterra sulla strada della distruzione.
Regia | Shekhar Kapur |
Sceneggiatura | Michael Hirst |
William Nicholson | |
Cate Blanchett | Clive Owen |
Geoffrey Rush | Samantha Morton |
Tom Hollander | Abbie Cornish |
Jordi Mollà | Eddie Redmayne |
Adam Godley | Dave Legeno |
Hayley Burroughs | Jeremy Barker |
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema ACEC)
Giudizio: discutibile, problematico
Tematiche: Donna; Potere; Storia
Ancora un testo sulla vita di Elisabetta II, la regina vergine, a confermare quanto quel personaggio, quel contesto, quel momento siano così ricchi sotto il profilo storico-drammaturgico al punto da coinvolgere lettori e spettatori di differenti generazioni. Nove anni dopo "Elizabeth", lo stesso Kapur riprende in mano la situazione e con rinnovato vigore espressivo ci conduce nei palpitanti intrecci di corte e nelle sofferte sfumature del cuore. Dentro una cornice plasmata con severità e non priva di estetismi, le esigenze della ragione di Stato e i richiami dei sentimenti si scontrano fino a fare male, e fino a quando diventa meno interessante sapere se sia avvenuto proprio così o se si tratti di invenzione. Decisamente schierato dalla parte inglese fino al punto da disegnare un inviato del re di Spagna troppo caricaturale, il racconto riapre interrogativi storici, e, dal punto di vista pastorale, é da valutare come discutibile, e nell'insieme problematico.
Utilizzazione: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre in altre occasioni per parlare del rapporto cinema/storia, ma anche di quello cinema/teatro.