Sabato 22 settembre | Ore 20:30 e 22:45 |
Domenica 23 settembre | Ore 15:00, 17:15 e 21:00 |
Un pilota automobilistico in declino a causa di un incidente, è chiamato da una scuderia come istruttore di una giovane promessa. Ci metterà lo zampino anche una bella ragazza, che - suo malgrado - seminerà astio tra il pilota e il suo principale rivale...
Sylvester Stallone | Joe Tanto | Regia | Renny Harlin |
Gina Gershon | Cathy Moreno | Sceneggiatura | Sylvester Stallone |
Burt Reynolds | Carl Henry | Fotografia | Mauro Fiore |
Til Schweiger | Beau Brandenburg | Montaggio | Steve Gilson |
Leonard Estella Warren | Sophia Simone | Stuart Levy | |
Kip Pardue | Jimmy Bly | Durata | 1h e 55' |
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema - ACEC)
Giudizio: Accettabile, semplicistico
Tematiche: Amicizia; Sport
Nonostante l'immagine ariosa in formato cinemascope e un montaggio serrato alla maniera dei video, il film è di estrema modestia. La favoletta infatti corre ( é giusto dire così, visto l'argomento) sui più prevedibili dei binari: lo sport come rivalità, anzi come terreno sul quale riversare tutte i problemi personali, sentimentali, di carriera, di equilibrio. Stallone, autore anche della sceneggiatura, si è riservato il ruolo del 'vecchio saggio', prodigo di consigli per il giovane, a suon di frasi fatte, con toni sentenziosi e didascalici. Il copione gira a vuoto tra spettacolari inquadrature dei circuiti verso il lieto fine in cui tutto va a posto, tutti sono sereni e riconciliati. Non si può però nemmeno essere troppo critici. Se la realtà è un'altra, almeno in un film si può sperare che un pilota rinunci ad una vittoria per andare a soccorrere un collega. Questo per dire che, dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come positivo, quindi accettabile, anche se va aggiunto semplicistico, per chiarire che i buoni sentimenti sono di tono sbrigativo e molto manierato.
Utilizzazione: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria. Qualche recupero può avvenire in eventuali occasioni di passatempo facile e poco impegnativo.
"E' già un problema che Sylvester Stallone torni a mostrarsi sullo schermo, figurarsi se decide anche di riprendere in mano la penna per stendere un copione (...) La sceneggiatura è un catalogo polveroso di luoghi comuni e improbabilità, che il regista Renny Harlin si presta a filmare scrupolosamente. Carambole, inseguimenti, incidenti spettacolari sono alla base del filmetto, ma non superano mai l'effetto emotivo di un videogame". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 26 agosto 2001).
"Mentre da anni si parla di un film su Enzo Ferrari, ma nessuno si decide a girarlo, Stallone brucia il cavallino rampante con una pellicola che ha anche scritto e prodotto sul mondo delle corse Cart molto popolari negli Usa: 'Driven', diretto da Renny Harlin in un tripudio di effetti digitali. Gli esperti magari storceranno il naso, gli altri resteranno inchiodati alla poltrona. E chi ha un grammo di simpatia per il vecchio Sly, sorriderà riconoscendo la formula di 'Rocky' sia pure irrobustita a suon di dollari e tecnologia". (Fabio Ferzetti, 'Il messaggero', 27 agosto 2001)