Sabato 5 settembre 2015 - Ore 21:00
Domenica 6 settembre 2015 - Ore 16:00 e 21:00
Sabato 12 settembre 2015 - Ore 21:00
Domenica 13 settembre 2015 - Ore 16:00 e 21:00
Sabato 19 settembre 2015 - Ore 21:00
Domenica 20 settembre 2015 - Ore 16:00
(Domenica sera: Mission: Impossible - Rogue Nation)
La storia di Minions inizia all'alba dei tempi. Partendo da organismi gialli unicellulari, i Minion si evolvono attraverso i secoli, perennemente al servizio del più spregevole dei padroni. Continuamente senza successo nel preservare questi maestri, dal T-Rex a Napoleone, i Minion si sono ritrovati senza qualcuno da servire e sono caduti in una profonda depressione. Ma un Minion di nome Kevin ha un piano, e lui - insieme all'adolescente ribelle Stuart e all'adorabile piccolo Bob - decide di avventurarsi nel mondo per trovare un nuovo capo malvagio da seguire per sé e i suoi fratelli. Il trio si imbarca in un viaggio emozionante che li condurrà alla loro prossima potenziale padrona, Scarlet Overkill (Sandra Bullock), la prima super-cattiva al mondo. Un viaggio che li porterà dalla gelida Antartide alla New York City del 1960, fino ad arrivare a Londra, dove dovranno affrontare la loro sfida più grande: salvare tutti i Minion ... dall'annientamento.
Regia: Kyle Balda, Pierre Coffin
Sceneggiatura: Brian Lynch
Montaggio: Claire Dodgson
Musiche: Heitor Pereira
Chi sono i Minions? Il film che pure ne racconta genesi, preistoria ed evoluzione elude la domanda. Si diverte a girarci attorno semmai, ora etichettandoli come marmocchi affetti da itterizia, ora apparentandoli a idranti gialli.
E va bene così. In fondo i Minions sono i Minions, una felice tautologia cinematografica, come i Gremlins, i Goonies, i Simpson. Più facile dire che cosa rappresentano.
Qui papà Meledandri si è superato, immaginando che dall’incontenibile entusiasmo del bambino, dall’allegria messicana, dalla vigliaccheria piccolo-borghese e dalla carica anarchica e distruttiva, à là Jerry Lewis, potesse nascere non solo qualcosa di unico, ma che andasse bene per tutti.
I Minions sono una straordinaria macchina del consenso, un adesivo da attaccare sul retro di una macchina, un logo che funziona a prescindere del contenuto. Il paradosso è questa fortissima iconicità che è anche estrema porosità ideologica, un totem per tutte le battaglie.
Perciò non serve che ci sia anche un film – e di fatti non c’è, se non come sketch reiterato. Basta questo piccolo grande segno giallo – come Kevin, il SuperMinion del finale – che tutto assimila e sputa. E la forza dell’immaginario batte il potere dell’immaginazione.