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L'avventura animata segue il viaggio di un ragazzo e la sua ricerca dell'unica cosa che riuscirà a fargli conquistare l'attenzione della ragazza dei suoi sogni. Per scovarla dovra' scoprire la storia di Lorax, la brontolona e magica creatura che lotta per proteggere il suo mondo.
Basato sul libro per bambini del Dr. Seuss pubblicato nel 1971
Regia: Chris Renaud, Kyle Balda
Interpreti:
Sceneggiatura: Ken Daurio, Cinco Paul
Montaggio: Steven Liu, Ken Schretzmann
Musiche: John Powell
Il pollice verde del Dr. Seuss, la dolce animazione di Chris Meledandri: l'eco-messaggio è servito
Ennesimo adattamento dal Dr. Seuss (Il Grinch, Ortone e il mondo dei Chi), Lorax è di una semplicità disarmante: ragazzo vuole ragazza, e il tramite è Lorax (voce di Danny DeVito, Marco Mengoni la dà all’enigmatico Once-ler), una scontrosa creatura della foresta.
Diretto da Chris Renaud e Kyle Balda, la vera regia è però quella di Chris Meledandri, il guru di Illumination Entertainment (Cattivissimo me), che dispiega CGI e 3D per un’animazione dolce, sinuosa e incantata, buona per i piccini, accogliente per gli adulti, quelli verdi ed ecologisti. Perché l’incipit è da fantascienza distopica: acquari urbanizzati, dove le piante sono di plastica, l’aria si vende e il “progresso” ha ridotto la natura a simulacro, succedaneo, brutta copia. Ci son tutte le premesse, dunque, perché la sagoma di un eco guerriero si stagli all’orizzonte, ma il ragazzino Ted (Zac Efron in originale) non si muove per spirito verde, ma per amore di Audrey (Taylor Swift), con l’indomita nonna Norma per scudiera e il furbetto del quartierino O’Hare per nemesi. Oggetto di valore un Albero di Truffula, lo scontro è ovattato, favolistico, molto interessato, e anche interessante: già, il cuore ha delle ragioni che la natura riconosce. (Federico Pontiggia)
"II fantasioso cartoon di Renaud che ha aperto a Torino la zona EcoKids del Cinemambiente viene dalla penna del Dr. Seuss popolarissimo autore di fiabe ('II Grinch'). Qui è una dichiarazione d'amore verso la natura ogni giorno distrutta come un Al Gore per minorenni con imprenditori cocciuti che stravolgono l'equilibrio, fanno sparire alberi, rendono i luoghi desolati impedendo all'amore di trovare i suoi omaggi: se non ci fosse il burbero Lorax che difende gli ecosistemi contro le meschine angherie degli umani." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 1 giugno 2012)
"Tra i pregi di Dr. Seuss, uno dei più grandi scrittori per l'infanzia, è quello di trattare il suo pubblico di elezione con grande rispetto. Un rispetto che rinuncia a facili ammiccamenti e ritmi convenzionali puntando a un tono di racconto complesso, ma alla portata dei più piccoli. 'Lorax - II guardiano della foresta' di Chris Renaud e Kyle Balda, trasposizione cinematografica di una favola ambientalista che nel 1971 era in anticipo sui tempi, farebbe molto bene anche agli adulti." (Alessandra De Luca. 'Avvenire', 1 giugno 2012)
"Il Lorax è una delle creature del Dr. Seuss, autore statunitense per l'infanzia, scomparso nel 1991. L'adattamento dei suoi libri in lungometraggio (è già accaduto con il 'Grinch', 'il Gatto e il cappello matto', 'Ortone') pone problemi mica male: quanto scritto (in metrica e in rima) va ampliato e allungato. E non è impresa semplice. Il libro racconta di un ragazzo che vuole scoprire perché mai la sua città sia tanto grigia e inquinata. (...) Nel film oltre a questo c'è di più e di troppo. Però quando si arriva al cuore della vicenda ecco che tutto acquista un senso, e la morale del Dr. Seuss si rivela non uno scontato messaggio ecologista ma una straordinaria critica al perverso meccanismo di base dell'economia." (Luca Raffaelli, 'La Repubblica', 1 giugno 2012)
"Per questo film, l'America si è politicamente divisa. «Non vorrei che indottrinasse i ragazzi, trasformandoli in milioni di eco-combattenti, secondo i canoni dell'agenda socialista di Obama», ha tuonato Lou Dobbs di Fox Business, supportato da un discreto numero di repubblicani che ha lanciato l'allarme sul lavaggio del cervello che il cartoon farebbe ai bambini. Ognuno giudichi dopo averlo visto. Di certo, non si può prescindere dal fatto che il tutto è tratto da un libro del Dr. Seuss risalente al lontano 1971 che, guarda caso, anche allora fu criticato (e bandito da alcune scuole e librerie) per il suo ecologismo esasperato. Intanto, tutto questo parlare non ha fatto altro che invogliare gli americani ad andare al cinema regalando al film fior di incassi. (...) Per chi ha visto 'Ortone e il mondo dei Chi' non meraviglierà la colorata Cgi della pellicola, vero punto di forza del titolo insieme ad un linguaggio che, proprio perché ispirato ad un libro di quarant'anni fa, non strizza occhi agli adulti al seguito. Lo zucchero abbonda anche se un po' banale, poco problematico e col sapore di «già visto». Tutto sommato, però, un cartone innocuo che piacerà ai vostri figli più piccoli. Lo apprezzeranno senza farsi troppe elucubrazioni mentali." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 1 giugno 2012)
"Piacerà a chi ha gradito 'Cattivissimo me' e ha ricavato fiducia nei confronti della pregiata ditta 'Illumination entertainement' (che da qualche tempo contende il monopolio a Disney e Pixar). Anche se qui di cattiveria ce n'è pochissima e la storia rischia non poche volte di affogare nel giulebbe della retorica ecologista." (Giorgio Carbone, 'Libero', 1 giugno 2012)
"Dopo 'Il Grinch', 'Ortone' e 'il mondo dei Chi' & Co., ennesimo adattamento dal Dr. Seuss: boy meets girl, e a far da trottolino amoroso è una burbera creatura della foresta, Lorax, vociata da Danny DeVito. Renaud e Balda a firmare i credits, la vera regia è però quella di Chris Meledandri, il guru di 'Cattivissimo me', che dispiega CGI e 3D in un'animazione poeticamente dolce per i piccini, politicamente corretta per gli adulti. L'incipit è da fantascienza distopica: città sotto campana di vetro, piante di plastica, aria in vendita e natura azzerata dal progresso. Terreno fertile per un eco-guerriero, eppure il ragazzino Ted (Zac Efron in originale) non si muove per spirito verde, ma per amore di Audrey, con l'indomita nonna Norma per scudiera e il furbetto del quartierino O'Hare per nemesi. Oggetto di valore un Albero di Truffula, lo scontro è ovattato, favolistico e irrimediabilmente pro bono: già, il cuore ha delle ragioni che la natura riconosce." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 31 maggio 2012)