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Francesco e Claudia sono belli, giovani e molto amici. Lui è un avvocato, impacciato e spiritoso. Lei è veterinaria, un'anima libera, sensuale e anticonfomista. Tra loro non ci sono segreti, ma quando nella vita di Claudia arriva Giovanni e lei decide di sposarlo, Francesco si accorge che l'amicizia fra uomo e donna è più complicata del previsto.
Regia: Giovanni Veronesi
Interpreti: Fabio De Luigi, Laetitia Casta, Valentina Lodovini, Geppi Cucciari, Adriano Giannini, Monica Scattini, Virginia Raffaele, Valeria Solarino, Flavio Montrucchio, Antonia Liskova
Sceneggiatura: Ugo Chiti, Giovanni Veronesi
Fotografia: Arnaldo Catinari
Montaggio: Giogiò Franchini
Musiche: Andrea Guerra
Durata: 1 ora e 28 minuti
Amor ch'a nullo amico amar perdona: Fabio De Luigi e Laetitia Casta nel Manuale d'amicizia di Giovanni Veronesi
Le “nozze bianche” tra Francesco (Fabio De Luigi), avvocato e consigliere comunale a Trani, e la sua migliore amica, la veterinaria Claudia (Laetitia Casta), di origini francesi, ma trapiantata in Salento per stare vicino alla sorella ex tossica (Valeria Solarino): si chiede Giovanni Veronesi, regista e sceneggiatore con Ugo Chiti, l’amicizia tra uomo e donna è possibile? Chissà, ma Claudia si innamora di una guardia forestale ( Adriano Giannini), Francesco di una collega (Valentina Lodovini), e la formula “due cuori e una capanna senza sesso” traballa: rimarranno amici, si scopriranno amanti o che altro?
Prodotto da Fandango, distribuito da Warner Bros., nel cast anche Monica Scattini, Geppi Cucciari e Virginia Raffaele, Una donna per amica ritorna ai Manuali d’amore veronesiani con più freschezza e meno “programmaticità”: De Luigi ha lo stupore del fanciullino, la Casta che balla è tanta robba, la Solarino convince, la Raffaele ha la lingua velocissima, e Veronesi esegue un dignitoso compitino, azzerando la volgarità – a parte l’evirazione sboccata della Cucciari – e puntando sui colori pastello. Insomma, nulla di nuovo sotto il sole salentino: la solita, garbata romcom e, soprattutto, amor ch’a nulla amico amar perdona... (Federico Pontiggia)
"Dai tempi dei film scritti per Francesco Nuti, da 'Caruso Pascoski' a 'Tutta colpa del Paradiso', fino al successo dei 'Manuali d'amore', Giovanni Veronesi insegue una sua idea di commedia all'italiana un po' meno all'italiana e più simile a certi modelli francesi o britannici. Per dire di film comici che trascendano la performance istrionesca e spesso greve di qualche mattatore della risata nostrano, oltre la prevedibilità dei cinepattoni. L'operazione non è semplice. Per scrivere un buon film drammatico, diceva il grande maestro di Veronesi, Vincenzo Cerami, bastano a volta poche settimane, mentre per dosare una bella commedia occorre l'esperienza di una vita. Non sempre la miscela dunque riesce. In 'Una donna per amica', l'ultimo film di Veronesi (...) la formula riesce soltanto a metà. Ma va detto che la metà riuscita è davvero divertente. L'argomento piuttosto scivoloso è l'amicizia fra uomo e donna, che ha ispirato diversi film, non sempre riusciti, con celebri e amatissime eccezioni, fra le quali tutti ricordiamo 'Harry ti presento Sally'. E' un'amicizia che ha spesso due facce e una più debole, come molti sanno per dolorosa esperienza. Qui i protagonisti sono Laetitia Casta e Fabio De Luigi, quindi non è difficile capire subito chi è segretamente innamorato dell'altra. Per tutti, naturalmente, tranne che per lui. A innescare le scene più divertenti del film è proprio il meccanismo per cui a tutti, spettatori e personaggi del film, è chiaro il sentimento che il protagonista cerca disperatamente di nascondere a se stesso. Fabio De Luigi perfetto nel ruolo stralunato di un avvocato penalista di provincia che in teoria aspira a un ordine borghese e nella pratica trova ogni modo per farselo sconvolgere dai casi umani incontrati per lavoro e dalle scorribande dell'amica Claudia. Lei va e viene come una gatta, inconsapevole della carica di bellezza e sensualità con la quale scompagina l'esistenza di Francesco. (...) Il finale non è quello che molti immaginano ed è quindi fra le cose migliori e più originali del film. Insieme ad alcune piccole follie di personaggi laterali, come la cliente di Francesco, condannata per omicidio di gelosia, interpretata da un'esilarante Geppi Cucciari, o la donna delle pulizie che parla un grammelot barese forse incomprensibile agli stessi baresi. Laetitia Casta non sarà una grandissima attrice, ma è una magnifica presenza e il ruolo le è stato costruito addosso con maestria. Bravi e convincenti Adriano Giannini nei panni del marito di Claudia e Valeria Solarino in quella della sorella tossica di Claudia. Un'ora e mezzo di onesto divertimento, di questi tempi non è poco." (Curzio Maltese, 'la Repubblica', 25 febbraio 2014)
"Il dilemma che propone il nuovo film di Giovanni Veronesi, se sia possibile l'amicizia platonica, come si diceva una volta, tra un uomo e una donna, non è proprio di quelli prioritari per gli italiani, come dicono i politici: è un problemino di riporto dai sabati sera liceali degli anni 6o. Per di più è raccontato da quel cartoon vivente di Fabio De Luigi che sta dissipando un patrimonio di simpatia e si picchia la testa una scena sì e l'altra pure; e Laetitia Casta con l'erre moscissima, il dente birichino, l'aria maliziosa da nuova voglia matta, ma con un tasso espressivo che non va molto oltre la comparsata di Sanremo. Veronesi è molto meglio di 'Una donna per amica', scritto con Ugo Chiti e protetto dalla regione Puglia che si vede in cartolina e da altre istituzioni. Una commediola sentimentale che gira a vuoto e si spegne lentamente ma inesorabilmente in 88 minuti: il regista paga lo scotto di aver girato una commedia critica, 'L'ultima ruota del carro', non al top degli incassi. Urge tomare all'«espressionismo astratto» di un copione che riflette un Paese inesistente (con sentimenti ugualmente fasulli), fatto di mini sketch tutti uguali (quattro volte la gag della mancanza di voce, sei sul dialetto della portinaia e della donna che parla confuso, due o tre water, siparietti sempre eleganti nel montaggio) per renderci edotti delle poco interessanti avventure del cuore di un improbabile avvocato. (...) Come mai Veronesi si deruba del suo talento? Mistero. Meglio tornare a far provvista di un po' di cattiveria dando per risolto il tema dell'amicizia." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 27 febbraio 2014)
"Una donna per amica? Non sarà certo un film a indurre i due opposti partiti del sì o del no a cambiare opinione sul controverso tema, cui ultimamente il cinema Usa si è più di una volta dedicato. Ma in 'Amici di letto' Mila Kunis e Justin Timberlake avevano almeno la consapevolezza di una reciproca attrazione sessuale, mentre nel film di Giovanni Veronesi il dolce avvocato Fabio De Luigi si fa strapazzare, coccolare, prevaricare dalla bella veterinaria Laetitia Casta, senza rendersi conto di cosa ribolle nelle sue vene e nel suo cuore; e del resto anche lei finge di non sapere. (...) Scritta in maniera ondivaga dal regista con Ugo Chiti e ambientata in un paese affacciato sul mare salentino, la commedia scorre amabile grazie a una regia pulita che coniuga con garbo motivi sentimentali e occasioni di risata. De Luigi dimostra una gamma di interprete capace di svariare dai toni brillanti alla malinconia; e in un ruolo costruito su misura, la Casta lo affianca con verve e grazia." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 27 febbraio 2014)
"Idea partorita anni fa con Francesco Nuti, scrive (con Ugo Chiti) e dirige Giovanni Veronesi, traducendo a modo suo Pascal: l'amicizia tra uomo e donna ha delle ragioni che il cuore non conosce. Buona la direzione d'attori - De Luigi fa l'occhiolino a Peter Sellers; la Casta bella e balla; Solarino e Raffaele in parte - e dignitosa la fotografia di Arnaldo Catinari, 'Una donna per amica' regala 90' di discreto intrattenimento: commedia romantica, bignamino d'amore & amicizia, un po' 'Uomini e donne', un po' salentina e un po' (copyright Casta) 'parisiana'. Si può fare di più, ovvio: buona la prossima?" (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 27 febbraio 2014)
"Veronesi prova a dare la sua risposta all'annoso tema dell'amicizia tra uomini e donne. È possibile che persone di sesso opposto possano portare avanti un rapporto amichevole senza sconfinare nell'amore? La pellicola non sembra aver dubbi: se dovesse esistere questo tipo di rapporto è perché uno dei due sta soffrendo in silenzio, celando i suoi veri sentimenti per paura di perdere l'altro. Piuttosto che niente, insomma, è meglio piuttosto. E' quello che accade a Fabio De Luigi, qui nei panni di Francesco, avvocato e consigliere comunale in quel di Lecce. La sua migliore amica è una italo-francese, Claudia (Laetitia Casta), veterinaria e vero terremoto. (...) Una commedia onesta, reale, che ritaglia a De Luigi un ruolo finalmente adatto a lui, lontano da quelli demenziali delle ultime pellicole. Si sorride, qua e là, soprattutto sulle incomprensioni nei linguaggi del popolino, anche se alcuni personaggi, come quello della Cucciari (è in galera per aver evirato il marito, sospettato di tradimento, con organo ricucito grazie a 180 punti, neanche fosse Rocco Siffredi), servono solo per raggiungere i novanta minuti di durata. Godibile e da vedere in compagnia. Magari, della miglior amica." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 27 febbraio 2014)
"Piacerà a chi ha un debole per l'apprezzabile cinema di consumo targato Giovanni Veronesi (le pietanze sono le solite ma cucinate da uno chef che lo spettatore sa come mandarlo a casa sazio e soddisfatto)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 27 febbraio 2014)