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La storia, ispirata a fatti realmente accaduti, vede un agente di polizia sulle tracce di un serial killer nelle gelate pianure dell'Alaska. Ad aiutarlo è l'unica donna sfuggita alle grinfie dello psicopatico.
Regia: Scott Walker
Interpreti: Nicolas Cage, John Cusack, Vanessa Hudgens, Radha Mitchell, Katherine LaNasa, 50 Cent
Sceneggiatura: Scott Walker
Fotografia: Patrick Murguia
Montaggio: Sean Albertson, Sarah Boyd, Paul Harb
Musiche: Lorne Balfe, Joe Conte
Tratto da una storia vera, un thriller teso e dalle ambientazioni inedite. Bene Cage
Sarà per il suo naturale isolamento, ma quelle poche volte che Hollywood si trasferisce in Alaska il risultato ha sempre un particolare fascino, soprattutto per il contrasto tra gli spazi sconfinati e incontaminati e una civiltà altra, diversa, a cui la celluloide a stelle e strisce ci ha abituati.
È senz’altro questo il punto forte di Il cacciatore di donne, storia vera della cattura di uno dei molti spietati assassini seriali di cui la storia americana è costellata. Thriller dalla struttura classica, The Frozen Ground ha proprio nel suo titolo originale racchiusa l’atmosfera narrativa, fredda come il modus operandi di Robert Hansen, uno dei troppi uomini che odiano le donne, a cui dà la caccia un investigatore che da troppo tempo trattiene colpa e dolore.
Opera prima del neozelandese Scott Walker, Il cacciatore di donne si
appoggia a tutti gli elementi più classici del genere, svolgendo bene il
compito e sfruttando al meglio il talento di John Cusack, qui nei panni
dell’assassino psicopatico, e di Nicolas Cage, attore che sembra
finalmente ritrovarsi dopo troppi ruoli alimentari (anzi, fiscali).
Chissà che alle soglie dei cinquanta non ci riservi qualche sorpresa,
come già dimostrato a Venezia nell’apprezzato Joe (Alessandro De Simone)
"Scott Walker, neozelandese, scegliendo il buio della notte e nascoste frasche, s'inerpica in un cervello bacato, come si legge spesso sui giornali in tempi di femminicidio. Si attiene alle patologie di un cinema ben noto nel gioco a rimbalzo tra gatto e topo: dopo una prima parte soporifera e banale, il film raccoglie qualche tensione grazie alla bravura del cacciatore di donne, un «onesto» padre e marito John Cusack, che forse deve alla prigione di famiglia le sue uscite assassine nel bosco, come antica fiaba." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 3 ottobre 2013)
"Se il clima (freddissimo) ricorda un altro thriller ambientato in Alaska, 'Insomnia', il film non è all'altezza di quello di Christopher Nolan per tensione e atmosfera. Tutto l'interesse si concentra sul modo in cui l'inafferrabile killer sarà incastrato: anche per liberare Nicolas Cage della sua solita espressione stoica e sofferente. Unitario nel tono narrativo cupo e lugubre, non nell'articolazione degli eventi, 'Il cacciatore di donne' pecca di un difetto non veniale: spartisce l'attenzione fra tre personaggi diversi (Halcombe, Hansen, la testimone Cindy) senza sceglierne uno che ci guidi attraverso la storia. Per la cronaca, Cage e Cusack ribaltano i rispettivi ruoli di 'ConAir', dove il primo era un detenuto, l'altro un agente. (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 3 ottobre 2013)
"Un thriller hollywoodiano con budget adeguato è la portata fissa di ogni menu cinematografico: il pericolo è certo l'inflazione, ma c'è uno «sporco» piacere anche nel perlustrare strade abituali. 'Il cacciatore di donne', opera prima dello sceneggiatore e regista Walker, sconta tutti i difetti del caso, ma si può anche aggiungere che non è venuto peggio dell'omologo e pompatissimo 'Insomnia' del grande Nolan. (...) Una volta rinunciato alle comodità della suspense ordinaria, Walker ce la mette tutta nel costruire i tasselli della trappola che potrà scattare solo grazie all'abnegazione di una giovane puttana. Che dire? Cage, molto invecchiato, è meno disastroso del solito, i selvaggi fondali di quella terra estrema sono pane per i denti del direttore della fotografia e decidendo d'accontentarsi si può anche non maledire l'ingresso in sala." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 3 ottobre 2013)
"Piacerà a chi cerca un solido e ben ambientato thriller. E bene interpretato. Per la prima volta in una carriera più che ventennale John Cusack è il migliore degli interpreti (per forza è lui Hansen, molto ben tratteggiato dal copione di Scott Walker)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 3 ottobre 2013)
"Una storia vera e, proprio per questo, ancora più drammatica. Quella di Robert Hansen, il serial killer che terrorizzò l'America uccidendo 17 donne (ma con un numero di vittime probabilmente più elevato). Che fosse stato lui lo sospettavano in tanti ma mancava la prova regina per incastrare l'apparente tranquillo padre di famiglia. Il film gioca su questa battaglia psicologica, contando su un cast in forma dove spicca, per una volta, il monoespressivo Nicolas Cage." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 3 ottobre 2013)
"Basato su fatti veri - il serial killer Robert Hensen reo confesso di una ventina di delitti - 'Il cacciatore di donne' è un thriller di routine ambientato nella suggestiva, gelida cornice di Anchorage, Alaska. (...) Con il berretto calato in testa, John Cusack impersona il mostro in chiave di normalità, Cage gli si contrappone nei panni per lui abituali di anti-eroe vulnerato: la coppia antagonista funziona e il film si lascia vedere." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 10 ottobre 2013)