Sabato 5 gennaio 2013- Ore 21:00
Domenica 6 gennaio 2013 - Ore 16:00 e 21:00
Si segnala che l'iniziativa promozionale
Vieni al cinema alla
domenica sera: costa meno!
è sospesa e riprenderà domenica 13
gennaio 2013
La storia di un celebre personaggio dei videogame del passato che si trova a dover affrontare i nuovi e supertecnologici videogiochi moderni. Ralph è stanco di essere messo in ombra da Fix-It Felix, il "bravo ragazzo" campione nel loro gioco dove ogni volta finisce per salvare la situazione. Ma dopo decenni trascorsi guardando Felix ricevere tutta la gloria, Ralph decide che è arrivato il momento di smettere di interpretare il ruolo del cattivo. Così, prende in mano la situazione e inizia un viaggio attraverso i giochi arcade, passando per ogni generazione di videogame per dimostrare di avere tutte le carte in regola per essere un eroe. Durante la sua ricerca, incontra il duro Sergente Calhoun, dallo sparatutto in prima persona Hero’s Duty. Ma è il mondo dell’esuberante Vanellope von Schweetz, dalla corsa di macchine caramellate Sugar Rush, che si troverà a essere in pericolo quando Ralph libererà accidentalmente un nemico mortale che minaccia l’intero arcade. Riuscirà Ralph a realizzare il suo sogno e a salvare la situazione prima che sia troppo tardi?
Regia: Rich Moore
Sceneggiatura: Phil Johnston, Jennifer Lee
Montaggio: William J. Caparella
Musiche: Henry Jackman
Valutazione Pastorale (dal sito della CNVF della Conferenza Episcopale Italiana)
Giudizio: consigliabile, brillante
Tematiche: Animali; Avventura; Film per ragazzi; Nuove tecnologie;
"Felix Aggiustatutto Felix" è il nome di un video gioco anni '80. E' impegnato a riparare con il suo martello magico tutto quello che Ralph spacca nel condominio Belposto. I giocatori da fuori che lo aiutano gli fanno vincere le medaglie che lo confermano come 'buono', mentre Ralph resta il 'cattivo'. Il gigante è stufo, vuole cambiare, si mette a frequentare incontri terapeutici di malvagi, nei quali gli viene detto che lui 'interpreta un cattivo ma non è cattivo'. Ma in un sistema in cui gli schemi sono prefissati, è pensabile uscire dal proprio ruolo? Da questo interrogativo si snoda la storia che la Walt Disney Animation Studios struttura facendo ricorso ad una grande tecnica quanto a profondità e dimensione dell'immagine. I quattro mondi unici che compongono il gioco rappresentano altrettanti livelli narrativi, che i personaggi attraversano, puntando sul vero e sul fantastico in un continuo rimbalzo tra attese, speranze, cambiamenti, ribaltamenti di prospettive. La fiaba scorre in un rutilante scenario di colori ed emozioni. Colpisce soprattutto la capacità di regista e sceneggiatori di vitalizzare il meccanico mondo dei videogiochi con una spruzzata di sentimenti autentici, fatti di cuore, dolore, rimpianti, voglia di vita semplice e felice. Nel succedersi di varie prospettive caratteriali, nel ribaltarsi di atteggiamenti e modalità affettive, si dipana un universo allegro, sfaccettato, indirizzato verso alcuni insegnamenti semplici, facili, non pedanti, di immediata comprensione sulla possibilità di restate legati a se stessi e mettere la propria identità al servizio degli altri. Spettacolo notevole, con un 3D adeguato, per un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e certamente brillante.
Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito come proposta valida per bambini e tutta la famiglia.
L'animazione Disney di Rich Moore: cattivi, buoni e videogames per grandi e piccini
Dura la vita se il destino ha scelto per te il ruolo del cattivo. Ralph, eroe negativo del videogioco Felix aggiustatutto, soffre da pazzi perché sa di essere costretto vita elettronica natural durante a demolire un grattacielo a colpi di pugni. Il povero gigante invece in fondo al cuore è un tenerone, e ambirebbe a compiere solo buone azioni. Il sotto testo è che vorrebbe essere amato da tutti anziché detestato, e a nulla vale l’analisi di gruppo cui partecipa dopo la fine del lavoro. Sì perché quando le luci della sala giochi si spengono, i vari personaggi dei videogiochi sono in libera uscita e si ritrovano in una terra di mezzo dove è permesso finalmente di avere un’esitenza diversa da quella assegnata. Permesso a tutti tutti? Ovviamente no: i cattivi restano cattivi e quindi guardati sempre storto. Urge far girare la ruota della fortuna, salvo mettersi ancora di più nei guai.
Prodotto dalla Walt Disney Animation e diretto da Rich Moore, Ralph spaccatutto è presentato in anteprima da Alice, sezione autonoma del Festival di Roma. E sbarca in Italia sull’onda di un travolgente successo al botteghino americano, dove nel primo week end ha incassato la sbalorditiva cifra di 49 milioni di dollari. Evento sorprendente per un film che strizza l’occhio, oltre agli appassionati di videogiochi, ai bambini più piccoli. Buona parte dell’azione si svolge infatti nell’ipercalorico mondo a forma di dolcetti e caramelle di Sugar Rush, un gioco incentrato sulle corse automobilistiche disegnato a misura di decenni o giù di lì.
Ma forse la chiave del successo è proprio questa, aver puntato tutto sui giovanissimi spettatori dimenticando per una volta di occuparsi anche dei loro genitori come invece accade sempre più spesso nei film di animazione. Detto questo i più grandi non si annoieranno affatto, anche quelli che non hanno mai messo una moneta dentro un videogioco. (Angela Prudenzi)
"Ripassatevi i videogiochi anche vintage per divertirvi con questa extravaganza disneyana in cui il cattivo del titolo, in cura presso i perfidi anonimi, decide di cambiare: sono loro che mi disegnano così, diceva Jessica. Ipotizzando che anche i videogiochi abbiano un'anima, Ralph viaggia per il riscatto col suo caleidoscopico inconscio che alla fine lo renderà eroe. Difesa dell'io morale (Kant computerizzato?) il film spara allegria e fantasia, esplosione di toy story in full immersion, rivivendo i più noti mondi elettronici." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 20 dicembre 2012)
"Da qualche tempo, nei cartoon, i cattivi sono diventati i protagonisti. Qui tocca a 'Ralph Spaccatutto': che cattivo, in realtà, non è affatto; soltanto, lo hanno programmato così. (...) Non è inedita l'idea di mettere assieme cinema e videogame. Di certo, però, 'Ralph Spaccatutto' rappresenta una delle varianti migliori, perché il cartoon di Rich Moore racconta una vera storia. E con tanto di «morale della favola»: non si devono accettare i ruoli per cui siamo stati programmati; bisogna imparare il valore dell'amicizia e della collaborazione." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 20 dicembre 2012)
"Ambientato in una sala giochi dove, nell'orario di chiusura, i personaggi dei videogame (proprio come i giocattoli di 'Toy Story') possono muoversi in autonomia, 'Ralph Spaccatutto' 3D porta il marchio Disney/Pixar, quanto basta a definirne l'alto livello di qualità. Stanco di essere protagonista di un arcaico videogioco dove lui tutto distrugge affinché un altro possa tutto riaggiustare, l'omone cattivo Ralph - in realtà buono e malinconico - decide di avventurarsi in diversi e più moderni giochi alla ricerca di un'alternativa di vita. Il che permette al regista Rich Moore e ai suoi fantastici collaboratori di imbastire un delizioso road movie lungo le strade del videogame, elaborando divertenti e immaginifici stili di animazione ispirati ora uno ora all'altro dei giochi citati (da Halo a Mario Kart). Al film è abbinato un corto bianco-nero, 'Paperman', un vero gioiello." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 20 dicembre 2012)
"Coloratissimo, veloce e rumoroso proprio come un gioco elettronico, il cartoon 3D è un divertente road movie nell'universo del virtuale, ma alla fine i temi sono quelli di sempre: l'amicizia, la lealtà, il bisogno di riscatto e di amore." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 20 dicembre 2012)
"Dura la vita da cattivo dei videogame. Chiedetelo all'energumeno Ralph: ogni giorno prova a spaccare tutto in un palazzo di piccolo borghesi difesi dal diligente Felix Aggiustatutto. E dopo ogni partita, Ralph mestamente va a dormire nella discarica da cui vede la vita felice dei suoi antagonisti. Loro al caldo e lui al freddo. E se il nostro mostro cambiasse copione? Sulla scia dell'animazione hollywoodiana pro-cattivi ('Megamind', 'Cattivissimo me', 'Paranorman'), Ralph Spaccatutto ha una prima parte deliziosa (il mondo dei videogame è descritto con perizia geografica, e politica, degna di una Terra di Mezzo tolkieniana) e una seconda leggermente stucchevole. Ma è pur sempre un cartoon ricco di idee che parla alla generazione dei papà quarantenni (nostalgia dei videogame arcade a 8 bit degli '80) coinvolgendo anche i loro figli." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 20 dicembre 2012)
"Troppo spesso, cinema e videogame non sono andati allo stesso passo. Le rispettive trasposizioni (dal grande schermo al gioco o viceversa) hanno riservato più delusioni che belle sorprese. Ci voleva il genio di John Lasseter per fare giustizia regalando, sotto l'albero, un titolo Disney degno di questo nome. 'Ralph Spaccatutto' è l'incontro di due mondi. Nel film, di quello ormai preistorico degli 8bit con quello moderno degli sparatutto (passando per il similmanga). In sala, tra genitori che vivranno un loro personale amarcord fatto di suoni e creature vintage (Sonic, M. Bison, DonkeyKong, Pac-Man etc) e figli che maneggiano i controller come noi attaccavamo con disinvoltura le figurine con le celline biadesive. Il tutto, servito con un' idea piacevolmente intelligente. Immaginate una sala giochi con gli utenti che durante il giorno si alternano ai vari titoli. Già, ma quando si tira giù la saracinesca, che succede ai protagonisti dei videogames? L'idea è immaginarsi una doppia vita dei personaggi dei vari giochi, i quali, terminato «l'orario di lavoro», si incontrano all'interno della Game Central Station o si radunano in gruppi di supporto per cattivi. (...) La storia scorre via piacevole e piccoli e grandi si divertono come matti. Anche perché, per una volta, un film parla di qualche cosa che li accomuna, usando la stessa lingua. Sono i miracoli che avvengono, di solito, a Natale." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 20 dicembre 2012)
"Piacerà sicuramente ai bambini perché è un Disney natalizio come non si vedeva da molti Natali. E anche a parecchi adulti. Per il gran numero e la bontà delle trovate. E anche, imprevedibilmente per il discorso di fondo. Né banale né retrivo, come non di rado si riscontra nei prodotti targati Disney. Nell'era dei computer disumanizzanti, 'Ralph' rimette in circolo il libero arbitrio. Anche i videopupazzi possono scegliere. Alla faccia di chi li ha programmati." (Giorgio Carbone, 'Libero', 20 dicembre 2012)