Incontri per ascoltare, approfondire, riflettere
Giovedì 13 Maggio 2010 - Ore 21:00
don Massimo Mapelli - Casa della Carità di Milano
Silvio Mengotto - Libero pubblicista
Testimoni Del nostro tempo - Testimoni Nel nostro tempo è il titolo degli incontri che l’Auditorium dedica al confronto/dibattito su temi di attualità e che diventa una costante dell’offerta culturale dell’Auditorium.
L’obiettivo è quello di ascoltare, approfondire e riflettere su alcuni temi di attualità aiutati dalla testimonianza di persone che sono loro stessi una testimonianza per quello che hanno scritto o per quello che hanno fatto e continuano fare.
In una realtà mediatica che offre notizie ripetitive e spesso riempitive, quando non sono futili o inutili, dove in tanti parlano ma purtroppo in pochi ascoltano, cercheremo innanzitutto di ascoltare per conoscere meglio, quindi di approfondire, di riflettere e infine di confrontarci.
Con questi incontri allarghiamo ulteriormente la nostra proposta culturale: un Sala della Comunità al servizio della comunità, una Sala della Comunità attiva e impegnata a ragionare sui contenuti perché, oltre ad essere un luogo di aggregazione, sia anche un momento di aggregazione.
Ordinato sacerdote nel 1997. Diventa coadiutore nella parrocchia Santa Maria Nascente a Paderno Dugnano. Nel 2004 entra a far parte della fondazione Casa della carità di cui assume la responsabilità dell’ospitalità e dei progetti di accoglienza. Nel 2006 pubblica, con don Virginio Colmegna, il libro “E’ bello per noi stare qui” (ed. Centro Ambrosiano).
Se vuoi saperne di più: www.casadellacarita.org
Libero pubblicista inscritto all'ordine dei giornalisti. Collabora al Portale della Diocesi di Milano alla rubrica "Incrocinews", per "Milano Sette" l'inserto domenicale di Avvenire, al mensile "In dialogo" e "Segno" dell'Azione Cattolica e alla rivista trentina "il Margine".Con Caritas Ambrosiana ha svolto diverse esperienze di volontariato tra i bambini della Romania.Con l'editrice "In dialogo" ha pubblicato "Donne nel respiro di Ruàh", "Le danzatrici", "Angeli a Natale" e "La vita in un viaggio".
Il suo ultimo libro si intitola "Quel virus chiamato rom" - Prefazione di don Virginio Colmegna. «Tra i cinque sensi dell'uomo quello della vista esercita un'autorità che stordisce, molto più forte dell'udito. Quando si entra nel campo rom per vedere, per conoscere bene la situazione, occorre superare l'autorità esercitata da ciò che si vede subito, a prima vista, e aprire gli occhi ad un secondo sguardo. Guardare il campo rom significa tradurlo, decifrarlo, per "accogliere" ciò che si può vedere solo aprendo le ciglia del cuore. Non è solo un'esperienza fisica dei sensi, ma un vero esercizio di sapienza». Pagine scritte dal vivo, che raccontano, giorno dopo giorno, quanto visto nell'arco di due anni all'interno di un campo nomadi. Pensieri, emozioni, dubbi, che scandiscono le relazioni strette con un mondo ancora sconosciuto. Non per parlare dei rom, ma dopo aver parlato e comunicato con i rom.
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