Domenica 19 marzo - Ore 15:00 e 17:00
Sono tutti pollici verdi nel quartiere di Wallace e Gromit, e i due intraprendenti amici fanno ottimi affari con il loro sistema 'Anti-pest' che non fa vittime. Con l'avvicinarsi dell'attesissima competizione per piante giganti, Wallace e Gromit si renderanno conto che il sistema ha i suoi aspetti negativi...
Regia | Steve Box |
Nick Park | |
Sceneggiatura | Bob Baker |
Steve Box | |
Mark Burton |
"Nick Park compirà 48 anni il 6 dicembre ma ha già tre premi Oscar sullo scaffale che fra pochi giorni potrebbero diventare quattro se 'Wallace & Gromit - La maledizione del coniglio mannaro' dovesse vincere di nuovo. Personalmente non teniamo in gran conto gli Academy Award: la storia delle statuette è costellata di troppe scelte scellerate per dar loro un valore. Ma tre o quattro Oscar prima dei 50 anni fanno una certa impressione, ammettiamolo. Specie se a vincerli è un eterno ragazzo che ha inventato un perfetto mondo parallelo usando solo le mani, l'immaginazione e un vagone di plastilina. Oltre ai suoi ricordi d'infanzia se è vero che i folli bricolages del pacioso Wallace vengono da suo padre, un tranquillo signore inglese che costruì per la famiglia una specie di salottino da spiaggia su ruote completo di mobili avvitati al pavimento e di carta da parati, come la cuccia del cane Gromit, usando solo materiali di recupero. Tutto questo per dire che dai film di Nick Park, animati con pazienza infinita un fotogramma alla volta, emana un profumo addirittura gozzaniano (le care vecchie cose di pessimo gusto...). Unito al gusto contemporaneo della citazione e del pastiche , che però passando dal corto al lungometraggio può risultare fragile. (?) 'La maledizione del coniglio mannaro', capolavoro a metà, è lievemente al di sotto, ma solo per chi conosca a memoria i corti precedenti della serie dedicata a cane e padrone, assolutamente ineguagliabili. I modelli del primo horror vegetariano (Park dixit) vanno dai vecchi film del terrore Universal fino a 'King Kong' passando per 'Un lupo mannaro americano a Londra', senza dimenticare il glorioso fantastico made in England. Il meglio sta come sempre nelle invenzioni che alleggeriscono la vita di cane e padrone (indimenticabile il Vortex 2000, super-aspiratore con cupola di vetro dentro cui volteggiano come palline da ping pong orde di coniglietti stupefatti). Peccato che il fattore umano, per così dire, stavolta sia meno elaborato e i personaggi non abbiano sempre il fiato del film vero e proprio. Ma sono rilievi da fissati, ripetiamolo. Ritrovare Wallace & Gromit su grande schermo è comunque un regalo. A tutte le età." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 3 marzo 2006).
"Nick Park e Steve Box conservano intatta la dose di follia che traversava i corti e ci introducono in un mondo delirante, con leggi tutte proprie; pieno d'inseguimenti, di gadget dementi (un aspira-conigli) e di gag; così numerose che, per goderle tutte, si dovrebbe rivedere il film parecchie volte. Esilarante la fusione tra la parodia dei vecchi film horror Universale e un umorismo molto british, che flirta con l'assurdo." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 3 marzo 2006)
"Come altri prodotti costruiti con pupazzi di plastilina, questo "horror per vegetariani" punta sull'uso creativo dello stop-motion, sul realismo antropomorfico, sulle efficaci movenze." (Alberto Castellano, 'Il Mattino', 10 marzo 2006)