Sabato 26 marzo |
Ore 21:00 |
Domenica 27 marzo |
Ore 16:00 e 21:00 |
Lunedì 28 marzo |
Ore 15:00, 17:30 e 21:00 |
Sabato 2 aprile |
Ore 21:00 |
Domenica 3 aprile |
Ore 15:00, 17:30 e 21:00 |
In un mondo interamente popolato da robot, Rodney è un giovane geniale che vuole progettare robot in grado di render il mondo un posto migliore, ma deve scontrarsi con una tirannica multinazionale e un perfido maestro inventore, Big Weld. Oltretutto, Rodney viene sedotto da uno dei loro robot, la sexy Cappy...
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema - ACEC)
Giudizio: Consigliabile, poetico
Tematiche: Cinema nel cinema; Famiglia - genitori figli; Film per ragazzi
Impostosi all'attenzione con il precedente "L'era glaciale", Chris Wedge conferma capacità inventive, fantasia, fertilità visiva. 'Il mondo salvato dai robots' si potrebbe intitolare questa bella favola nella quale tutti i possibili strumenti tecnici sono messi al servizio di un'animazione calda e piena di sensibilità. Dalla nascita all'affermazione al soccorso per il vecchio genitore, l'avventura di Rodney è quella di un giovane che si tuffa nelle insidie di un mondo malvagio tentando con la propria pulita coerenza di cambiarne almeno una piccola parte. Il rimando alla nostra vita quotidiana, ai pericoli che l'essere umano corre di essere rottamato, e di non potersi riconvertire sono tanto palesi quanto leggeri, mai pedanti né didascalici. Pregevole per originalità, il copione é anche denuncia di certa robotizzazione della nostra epoca, della necessità di recuperare un umanesimo delle macchine e di dare spazio al talento dei giovani. Tanti spunti proposti con sincerità, insieme al richiamo alla famiglia e agli affetti autentici rendono di notevole spessore un film che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come raccomandabile e poetico.
Utilizzazione: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da recuperare in molte occasioni come svago intelligente anche per bambini e adolescenti.
"Diteci pure che siamo snob, ma 'Robots', il nuovo cartoon della Fox diretto da Chris Wedge e creato dalla stessa squadra de 'L'era glaciale', è da vedere in Dvd. E sapete perché? Perché sul vostro lettore potrete selezionare l'opzione in lingua inglese e ascoltare, 'nei panni' del protagonista Rodney, la voce di Ewam McGregor anziché quella di DJ Francesco. (...) Il film, di suo, non sarebbe male. Si svolge in un mondo di fiaba, dove i robot hanno sostituito gli esseri umani riproducendo tutte le loro abitudini: le dinamiche della storia sono super-classiche. 'Robots' è la versione aggiornata di 'E' arrivata la felicità'. (...) 'L'età glaciale' aveva un respiro quasi fordiano, e citava il padre fondatore Griffith a man bassa fin dal suo essere 'quasi' un film muto; qui si pesca nel repertorio della commedia sociale di Capra e di Preston Sturges. L'esito è meno convincente ma Wedge va seguito con curiosità: magari, fra 7 o 8 film, qualcuno deciderà di dargli la patente d'Autore." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 25 marzo 2005)
"L'innovazione tecnica, il look un po' obsoleto e commovente del film intelligente e divertente non sono privi di critica sociale, di sensibilità umana; 'Robots' riflette la contemporaneità del racconto, mentre evoca la prima rivoluzione industriale nelle immagini. L'abilità degli animatori arriva a rendere espressivi alcuni pezzi di acciaio: molto riuscito". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 25 marzo 2005)
"A conti fatti, 'Robot' è solo un divertissement infantile semplice nei presupposti quanto sofisticato nella realizzazione, con l'immancabile aggiunta (vedi il numero alla 'Cantando sotto la pioggia') di ammiccamenti cinefili". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 25 marzo 2005)
"Geniale. Con i pezzi di scarto della civiltà meccanica, trionfante, tronfia e decadente insieme, dall'auto al portatile al cavatappi, fra viti, dadi, bulloni e pezzi di metallo, il Wedge di Era glaciale affronta in computer graphic 3D un divertente racconto di iniziazione, con citazioni di moda (dal 'Mago di Oz' a 'Berkeley' a Gene Kelly). In un universo di macchine che ci somigliano, vince chi dura: non rottamare i metalli in terza età. Il robottino va nel paese delle invenzioni e salva il genio dal capo malfattore. Non avveniristico ma radicato nei sogni presenti, il gustoso film (peccato il doppiaggio fuori tono!) rimette in circolo a ritmo da Formula Uno l'etica da favola. Trovate originali: oggetto pop, jazz, già classico, magrittiano: espressionismo astratto?" (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 26 marzo 2005)