Frank W. Abagnale (Leonardo Di Caprio) è un uomo dalle mille identità: prima di compiere 21 anni è già stato medico, avvocato, pilota di linea, professore di storia, procuratore distrettuale e persino agente dell'F.B.I.
Maestro nell'arte della truffa, Frank è un falsario coi fiocchi,il più giovane ad essere finito nelle liste prioritarie della FBI; è riuscito a intascare una fortuna grazie alla sua straordinaria abilità nella frode finanziaria.
Per l'agente dell'FBI Carl Hanratty (Tom Hanks) catturare Frank e assicurarlo alla giustizia è diventato un chiodo fisso, ma l'abile imbroglione lo batte sempre sul tempo, costringendolo a continuare l'inseguimento.
Tratto dal libro omonimo di Frank Abagnale Jr. e Stan Redding
Durata:2h e 20'
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Tom Hanks | Regia | Steven Spielberg |
Leonardo Di Caprio | Musiche | John Williams |
Christopher Walken | Sceneggiatura | Jeff Nathanson |
Martin Sheen | Fotografia | Janusz Kaminski |
Jennifer Garner | Scenografia | Jeannine Claudia Oppewall |
Amy Adams (III) | Montaggio | Michael Kahn (I) |
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema - ACEC)
Giudizio: Accettabile / brillante
Tematiche: Delinquenza minorile; Famiglia - genitori figli; Giovani; Storia
Frank Abagnale esiste davvero. Oggi, a 54 anni, sposato con tre figli, é considerato il massimo esperto internazionale di frodi e lavora su commissione per banche, aziende, compagnie di assicurazione, oltre all'FBI che per prima fiutò la possibilità di utilizzare in senso opposto quelle sue 'qualità'. Abagnale é figlio di un commerciante di New York e di una francese conosciuta dal padre in Europa alla fine della guerra. Aveva appena sedici anni quando ha cominciato a cambiare identità e a falsificare assegni, quindi a scappare da uno Stato all'altro, sempre inseguito sempre volatilizzato. Un personaggio originale e insolito, che Spielberg ha ritenuto ideale per tornare a girare una storia leggera e frizzante, una commedia rocambolesca nella quale realtà e finzione possono confondersi e darsi il cambio creando le premesse di cinema allo stato puro. In filigrana, e in modo sempre più convinto, Spielberg fa di Abagnale il prototipo di quel sogno americano cominciato con John Kennedy e finito tragicamente nelle giungle vietnamite. Impugnando la m.d.p. come un morbido pennello, Spielberg ricostruisce gli anni Sessanta con una tavolozza cromatica netta e pulita, minuziosa nei dettagli, ricca nelle sfumature, stimolante nelle notazioni psicologiche. La ricerca dell'identità è il tema conduttore: anche nella sottile guerra di nervi che si instaura tra Frank e Carl e nel ribaltamento delle posizioni tra guardie e ladri. Altrettanto importante poi, nel cammino tra valori che vengono a mancare, é il divorzio tra i genitori, mai veramente assorbito da Frank e motivo per lui di grande delusione. Con acume e intelligenza, Spielberg ricostruisce la cronaca ma insieme fa Storia, suggerisce valori e disvalori, lancia sguardi non del tutto sereni sull'America del Terzo Millennio. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, e nell'insieme brillante.
Utilizzazione: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare sia come spettacolo di buon livello sia in ordine ai temi sopra accennati (America, anni '60, ricerca di identità...).
I film della stagione 2002-2003 - Quello che... non abbiamo fatto