Il Signore degli Anelli
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Giovedì 16 gennaio | Ore 21:00 |
Sabato 18 gennaio | Ore 21:00 |
Domenica 19 gennaio | Ore 15:00 e 21:00 |
Venerdì 24 gennaio | Ore 21:00 |
Sabato 25 gennaio | Ore 21:00 |
Domenica 26 gennaio | Ore 15:00 e 21:00 |
Sabato 1 febbraio | Ore 21:00 |
Domenica 2 febbraio | Ore 15:00 e 21:00 |
Ian McKellen | Gandalf |
Viggo Mortensen | Aragorn |
Elijah Wood | Frodo Baggins |
Liv Tyler | Arwen Undomiel |
Cate Blanchett | Galadriel |
Sean Astin | Samwise (Sam) Gamgee |
Christopher Lee | Saruman |
Ian Holm | Bilbo Baggins |
Sean Bean | Boromir |
Miglior montaggio sonoro a Ethan Van der Ryn e Mike
Hopkins
Migliori effetti speciali a Jim Rygiel, Joe Letteri, Randall
William Cook e Alex Funke
Musiche | Eithne Ni' Bhraonain |
Sceneggiatura | Peter Jackson |
Philippa Boyens | |
Fotografia | Andrew Lesnie |
Montaggio | John Gilbert |
D. Michael Horton | |
Jamie Selkirk |
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema ACEC)
Giudizio: accettabile, problematico
Tematiche: amicizia, avventura, guerra, male
E' la seconda parte della trilogia realizzata sulla base della ponderosa opera romanzesca di J.R.R.Tolkien (cfr. la scheda di "Il Signore degli anelli - La compagnia dell'anello"). La prima sequenza si riallaccia direttamente all'ultima del film precedente. L'ultima di ora lascia l'azione in sospeso e dà appuntamento al capitolo finale. Ne consegue che, rispetto alla collocazione di fatti e personaggi, a dire il vero abbastanza intricata, bisogna aver visto il primo per partecipare in modo attivo al secondo e, poi, al terzo. Tuttavia questo capitolo centrale si presenta visivamente più articolato, composito e dinamico del precedente. Avendo in questa occasione più situazioni da far procedere parallelamente, il regista Peter Jackson costruisce un meccanismo narrativo simile ad un labirinto o ad un puzzle dentro il quale lo spettatore può intervenire, anticipando quella che sarà la via d'uscita. Imponente e incalzante sotto il profilo spettacolare, il racconto si affida alla fusione tra le bellezze 'virtuali' (animali, creature strane, eserciti: tutto elaborato al computer) e quelle 'naturali' e geografiche (i paesaggi in esterni della Nuova Zelanda): fusione non sempre controllata a misura ma di forte impatto emotivo. Tra dramma, romanticismo e un po' di ironia, si dipana la consueta serie di simbolismi, richiami storici a saghe, tradizioni, favole di sapore anglosassone e più in generale nord-europeo. Per questo il film, imperniato sul tema della crescita individuale e collettiva e sul contrasto tra Bene e Male, é, dal punto di vista pastorale, da valutare accettabile come opera specialmente fantastico-avventurosa, ma anche problematico per gli spunti che offre in ordine ad lettura più approfondita di tipo letterario, culturale, sociale.
Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria. Da recuperare, come si diceva, nella doppia prospettiva o di passatempo favolistico (di notevole lunghezza: 179') o di occasione di riflessione e confronto tra culture.
"Film d'autore che sa raccontare la battaglia per liberarsi dal Male. Effetti speciali sontuosi, ambientazioni devastanti, cast superlativo con Wood, Holm, Christopher Lee e McKellen magniloquenti e capaci di muovere l'aria con uno sguardo. Musica bellissima. Dedicato ai fan di Tolkien, che sono intere legioni a destra come a sinistra. La regia potente e oscura riscatta il Fantasy". (Piera Detassis, 'Panorama', 10 gennaio 2002)
"Continua la saga tratta da Tolkien con 'Il Signore degli anelli - Le Due Torri', 179 minuti di regia magistrale firmata Peter Jackson. Creature fantastiche, intrighi di corte, triangoli amorosi e una battaglia, al Fosso di Helm, che segna la storia del cinema. E' il capitolo della trilogia più cupo e pessimista. (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 17 gennaio 2003)
"Qualcuno, al cinema, ama le battaglie, altri no; ma quella delle Due torri è puro piacere per gli occhi. Ci sono dentro le citazioni del repertorio colto: Paolo Uccello e Ejzenstejn, l'immancabile Kurosawa, una spruzzata della celebre tragedia scozzese di Shakespeare. Ma soprattutto c'è il cinema-cinema, quello che ti rapisce dalla poltrona e, via via, t'immerge sempre più a fondo nel combattimento grazie alla magia della macchina da presa, alle sue evoluzioni, al suo potere occulto di farti identificare con ciò che stai vedendo. Magia bianca, buona medicina, di cui Jackson ci fa dono senza avarizia". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 19 gennaio 2003)
"In Gollum coesistono due figure morali: una è attirata dal Bene e l'altra è posseduta dal Male. E le divaricanti tendenze portano a uno scontro assai bene rappresentato nel film dai litigi fra il 'buono' e il 'malvagio'. Questo è uno degli aspetti più interessanti di 'Le due torri', film spettacolare,con villaggi, fortezze, scontro di eserciti, mostri volanti, perfino alberi secolari che parlano, si muovono e alla fine prendono parte agli scontri armati. Chi ha il gusto della sfrenata fantasia si accomodi in poltrona e si goda lo spettacolo". (Francesco Bolzoni, 'Avvenire', 11 gennaio 2003)
I "nostri" Oscar - I film più visti - I film della stagione 2002-2003