di Jean Baptiste Poquelin detto Molière - Traduzione di Cesare Garboli
Con Guido Ferrarini - Regia di Luciano Leonesi
Venerdì 16 gennaio 2009 - Ore 21:00
Ingresso: € 18,00
Riduzioni per i singoli spettacoli
Giovani fino a 26 anni: ingresso 12.00 €
Gruppi: due biglietti omaggio ogni 12 spettatori paganti
Come tutti i personaggi primari di Molière, anche Argante costituisce uno «scandalo». Argante ci consegna l’ultimo dei messaggi Molieriani. Argante è un personaggio a due facce. Da una parte, con effetti comici, si rifiuta di vivere, e vivere, per Molière, è esprimere le proprie malattie, avere il coraggio di esprimerle. Tecnicamente è comico che Argante abbia paura di tutte le malattie che lo abitano, e che, inespresse, si ritorcono contro di lui. Eppure, nella sua vigliaccheria, nella sua tragica furbizia di falso malato, si consuma in Argante una profonda ribellione da eroe. Autentica e ultima reincarnazione di Sganarello, egli trova il massimo della propria intelligenza (e forse anche il massimo del coraggio) al grado più basso della propria vergogna. Se, infatti, Argante accettasse di vivere da malato, se, ascoltando i suggerimenti della serva Tonina, o del fratello Beraldo, accettasse il male di esistere, se accettasse con lieta incoscienza il funebre e innaturale gioco della natura, egli diverrebbe, di colpo, un uomo come tutti gli altri: un uomo sano e malato a metà, adulto e infantile a metà, cieco e avveduto a metà. Un compromesso al quale Argante non si piegherebbe mai. Figlio di Molière, Argante è un estremista e un solitario. E un uomo senza prossimo, e tutto il teatro che egli gestisce fra la poltrona e il cesso, nel proprio foderato alloggio ospedaliero, è un teatro tutto per lui, un teatro-monologo, un immenso soliloquio. Argante non ha interlocutori che possano comprendere il suo male, così come non ha medici che possano guarirlo. Non ha interlocutori o ne ha uno solo, ne avrebbe uno solo, se soltanto accettasse di udirne la voce irriducibile e scandalosa: Molière.
GUIDO FERRARINI | ARGANTE, malato immaginario |
ALDO SASSI | BERALDO, fratello di Argante |
MARZIA BOLOGNINI | TONINA, serva di Argante |
MARGHERITA ZANARDI | ANGELICA, figlia di Argante |
MARIA GRAZIA GHETTI | BELINA, seconda moglie di Argante |
ALDO SASSI | SIG. BUONAFEDE, notaio |
LORENZO SPIRI |
CLEANTE, amante di Angelica |
ANDREA ZACHEO | PROF. CAGHERAI, medico |
ALESSANDRO FORNARI | TOMMASO CAGHERAI, figlio del medico |
ANDREA ZACHEO | DOTT. AULENTI, farmacista |
LORENZO SPIRI | PROF. FECIS, medico di Argante |
Regia | Luciano Leonesi |
Scene | Fabio Sottili |
Musiche | Stefano Zuffi |
Ombretta Franco | |
Costumi | Renata Fiorentini |
Luci | Poppy Marcolin |
Fotografo di scena | Gino Rosa |
Organizzazione | Tiziano Tommesani |
Casate On Line - La provincia di Lecco
Per saperne di più: www.teatrodehon.it - Della stessa compagnia: Trappola per topi