Prima o poi mi sposo
Nessuno meglio di Mary Fiore (Jennifer Lopez) conosce amore e romanticismo. Dopo tutto, è la più prestigiosa organizzatrice di matrimoni a San Francisco. Specializzata nel far avverare i sogni d'amore altrui, è troppo impegnata per avere una propria storia d'amore. Mentre festeggia il suo accordo più recente e più remunerativo, il matrimonio della magnate di Internet Fran Donolly, Mary è salvata dal bellissimo Dott. Steve Edison da una collisione quasi mortale con un cassonetto della spazzatura. Dopo aver trascorso insieme la più incantevole serata della loro vita, Mary pensa di aver finalmente trovato una ragione per credere nell'amore. Illusa. Il mondo di Mary è sconvolto quando scopre che, in realtà, Steve è il futuro sposo di Fran Dolly, e che Mary organizzerà le loro nozze. Uno scontro frontale tra carriera e cupido. Proprio quando Mary pensa che le cose non possano peggiorare, Salvatore, suo padre, decide di mettere ordine nella piatta vita sentimentale di Mary combinando il suo matrimonio con Massimo Lanzetta, appena arrivato dalla Sicilia.
Giovedì 8 marzo | ore 21:00 |
Sabato 10 marzo | ore 20:30 e 22:30 |
Domenica 11 marzo | ore 15:00, 17:00 e 21:00 |
Sabato 17 marzo | ore 21:00 |
Domenica 18 marzo | ore 16:00 e 21:00 |
"L'esordiente Adam Shankman, che viene dal teatro e dalla danza, ha condotto avanti l'intrigo a ritmo di balletto, dando spazi eguali ai sentimenti e all'umorismo, e accettando spazi eguali ai sentimenti e all'umorismo, e accettando che, questo secondo, scivoli in qualche momento anche nella farsa. Forse in cifre facili e con modi semplicistici, ma divertendo egualmente. Lo scopo primario di film come questi. Vi dà man forte, ovviamente, Jennifer Lopez al centro. Più bella che mai ed anche brava: con tutta la malizia necessaria". (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 8 marzo 2001)
"Coreografo al debutto nella regia cinematografica, Adam Shankman si mette al servizio delle due star che, per essere tra le più hot del momento, non ritengono evidentemente di doversi sforzare granché. Jennifer presta i suoi tratti ispanici a un character d'italiana (tanto, per i wasp anglosassoni i latini sono tutti uguali) convenzionalmente in bilico tra ragione e sentimento; Matthew, occhialini e sorriso perennemente stampato sulla faccia, gioca sornione all'oggetto del desiderio femminile tra lo schermo e la platea". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 1 aprile 2001)
"Le commedie americane che adesso aspirano a rinnovare il brio scintillante delle commedie americane Anni Trenta, sono uno dei prodotti cinematografici più patetici che si possano vedere in giro. In più, in questo caso ci si accorge che il tempo passa e il disordine esistenziale non giova a nessuno: la bellezza di Jennifer Lopez si sciupa e appesantisce, mentre recitare è sempre stato per lei un problema". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 9 marzo 2001)
"Commedia sentimentale che cerca di emulare le gesta romantiche di Richard Gere e Julia Roberts o il cinema nuziale de 'Il matrimonio del mio migliore amico'. Ma in 'Prima o poi mi sposo', la coppia Jennifer Lopez - Matthew McConaughey, lei organizzatrice di nozze perfettina, lui pediatra senza l'appeal di George Clooney, è del tutto inerte. Grande sfoggio di costumi, danze, lieto fine tirato allo spasimo, dialoghi zuccherosi. Al suo peggio la Lopez, bella ma antipatica, in un ruolo di italoamericana". (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 9 marzo 2001)