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Anne è una giornalista e sta conducendo un'inchiesta sulle studentesse che si prostituiscono. L'incontro con due di queste giovani donne la porta a mettere in discussione le sue convinzioni su famiglia, sesso e denaro.
Regia: Malgorzata Szumowska
Interpreti: Juliette Binoche, Anaïs Demoustier, Joanna Kulig, Krystyna Janda, Louis-Do de Lencquesaing, Andrzej Chyra, François Civil, Jean-Louis Coullo'ch
Sceneggiatura: Tine Byrckel, Malgorzata Szumowska
Fotografia: Michal Englert
Montaggio: Jacek Drosio, Françoise Tourmen
Musiche: Pawel Mykietyn
Valutazione Pastorale (dal sito della CNVF della Conferenza Episcopale Italiana)
Giudizio: Sconsigliato, Non utilizzabile, negativo
Tematiche: Denaro, avidità; Donna; Famiglia; Sessualità
Quello delle ragazze che nella grande città hanno bisogno di soldi e scelgono la scorciatoia della prostituzione, attivata soprattutto via internet, è fenomeno reale e attuale. Si potrebbe aggiungere che metterlo al centro di un racconto diventa la facile riprova delle intenzioni degli autori. In questo caso la polacca Szumowska fa grande sfoggio in cabina di regia di soluzioni narrative da cinema sperimentale, con toni anticonvenzionali e risvolti psicologici. La patina formale tuttavia non riesce a nascondere tutto il resto, anzi ne aggrava il peso: l'insieme di erotismo, perversioni e compiacimenti sessuali vari confeziona un voyeurismo costante e insistito che esclude ogni minimo accento di denuncia o di distacco. Anzi, finisce che la protagonista si convince che il 'lavoro' di quelle ragazze è l'unico modo per rendere sopportabili gli inevitabili, conformistici e prevedibili grigiori del menege familiare. Un quadro artificioso e fin troppo falso per un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come sconsigliato/non utilizzabile e del tutto negativo.
Utilizzazione: è da escludere sia in programmazione ordinaria sia in altre occasioni. Molta attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di uso di dvd e di altri supporti tecnici.
La Binoche indaga sul fenomeno della prostituzione studentesca: bocciati tutti
In Francia 40.000 studenti “fanno la vita” per pagarsi gli studi. La drammaturgia si ancora al fenomeno senza altri appigli: nessun moralismo, nessuna dietrologia spicciola, divieto di psicanalisi. Il risultato trasuda furbizia e saccenteria al rovescio. Della serie: la realtà è questa, se dimenticate che di film si tratta.
Un equivoco voluto quello della polacca Szumowska. E un imbroglio non riuscito: non bastano uno sguardo di ghiaccio e un paio d’interviste a certificare la realtà di quello che stiamo vedendo. Di contro, il finto documentarismo assicura la corretta dose di noia. Elles è un triangolo con derive lesbo: la Binoche è una giornalista che sta svolgendo un’inchiesta sul fenomeno della prostituzione studentesca. Lola (Anais Demoustier) e Alicja (Joanna Kulig), due ragazze che accettano di parlare.
Scopriamo che “il mestiere” a loro non dispiace. Non lo trovano degradante ma altamente remunerativo. Scopriamo che i loro clienti non sono balordi, ma padri di famiglia e mariti (quasi) integerrimi. La reporter, capiremo, è in realtà una moglie repressa e una donna in cerca di inedite disinibizioni.
Il campionario è vasto, generosamente esibito. Manca la penetrazione, ma il film è pornografico a un livello più profondo. (Gianluca Arnone)