Sabato 24 marzo | ore 21:00 |
Domenica 25 marzo | ore 15:00, 17:30 e 21:00 |
Nick Marschall, divorziato e con una figlia di quindici anni, vive felice tra donne, soldi e alcool. Ma le cose improvvisamente precipitano quando la sua brillante carriera in pubblicità viene bloccata da una donna. Per Nick è l'inizio di una battaglia, è disposto a tutto pur di vincere... Ma questa determinazione produce uno strano incantesimo nella sua vita: può udire i pensieri delle donne! Dopo un primo momento di shock, questa diventerà la sua arma.
Mel Gibson, Helen Hunt, Marisa Tomei, Lauren Holly, Alan Alda
Regia | Nancy Meyers |
Musiche | Alan Silvestri |
Sceneggiatura | Josh Goldsmith, Cathy Yuspa |
Fotografia | Dean Cundey |
Scenografia | Jon |
Montaggio | Thomas J. Nordberg, Stephen A. Rotter |
Durata | 2h e 06' |
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema ACEC)
Giudizio: Accettabile-riserve/brillante
Tematiche: Donna; Famiglia - genitori figli; Lavoro
Si tratta di una commedia del filone leggero-fantastico. Dall'espediente della possibile lettura del pensiero da parte del protagonista prende il via tutto il racconto, attraverso una serie di equivoci, fraintendimenti, imbarazzi che quella 'trovata' innesca. Su questa falsariga procede il copione, che naturalmente prevede la progressiva trasformazone di Nick da uomo superficiale e sbruffone a persona comprensiva e aperta ai bisogni degli altri. Favoletta americana che va incontro a sogni e bisogni, il film è tuttavia spedito e scorrevole, sostenuto nel ritmo e nella recitazione. Indicate riserve per qualche passaggio un po' meno sorvegliato, il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, e sicuramente brillante.
Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria. Non si vedono altre possibili utilizzazioni.
"La trovata è tutta in quella piccola magia della lettura del pensiero delle donne, gli sviluppi che ne seguono, però, sono in genere piuttosto facili ed anche, quando si fa avanti l'amore, del tutto prevedibili. I ritmi, inoltre, all'interno di una struttura narrativa molto diluita, non sono svelti come pretenderebbe una commedia e, a parte il carattere del protagonista, tutti gli altri personaggi, compreso quello di Darcy, sono quasi soltanto abbozzati. Il divertimento, tuttavia, è possibile (...)". (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 9 febbraio 2001)
"Oltre il conflitto e l'amore con una dirigente dell'azienda, il cuore del film sta nelle scene in cui Mel Gibosn indossa un collant nero, si lacca le unghie di mani e piedi, si depila le gambe con la ceretta, fa il ballerino danzando le canzoni di Frank Sinatra; con effetto allarmante e spiegabile soltanto con il fatto che Gibson è produttore del film. La comicità e l'eloquenza della letteratura del pensiero femminile hanno termine abbastanza presto e sono raccontate con poca leggerezza. Trascurato senza motivo per oltre due ore, zeppo di riempitivi, 'What Women Want' non è riuscito". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 9 febbraio 2001)
"Sarà diretto da una donna (la televisiva Nancy Meyers), ma 'What Women Want' è una commedia scioccherella e sessista che ammicca (invano) a certo cinema anni '50". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 9 febbraio 2001)