Sabato 29 marzo - Ore 21:00
Domenica 30 marzo - Ore 16:00 e 21:00
Romain Faubert, fotografo per un dizionario medico online, si sta avvicinando ai 40 anni da solo, senza moglie né figli. Affetto da un'acuta ipocondria che lo ha ridotto a un fascio di paure e nevrosi, non è certo aiutato dalla sua professione. Internet, infatti, scatena la sua ricerca compulsiva di informazioni su piccoli dolori e patologie finendo inevitabilmente per indirizzarlo verso malattie terminali tutt'altro che utili a placare le sue fobie per germi e malanni. L'unico amico di Romain è il dottor Dimitri Zvenka, che dal loro primo incontro ha fatto l'errore di affezionarglisi ma che ormai, con i suoi problemi psicosomatici e la sua invadenza, è diventato solo una fonte inesauribile di guai. Romain, infatti, spesso si autoinvita a dormire a casa di Dimitri, cosa che infastidisce molto la moglie del medico. Per riuscire a toglierselo di torno una volta per tutte, il dottor Zvenka escogita un rimedio: aiutarlo a trovare una donna. Inizia così a invitare Romain alle feste, lo iscrive sui siti di incontri online, lo fa rimettere in forma e gli insegna tecniche di seduzione. Tuttavia, la sfida si rivela molto più ardua del previsto e trovare qualcuno in grado di tollerare le idiosincrasie di Romain e che, per amore, lo aiuti a superare la sua ipocondria risulta essere veramente difficile...
Regia: Dany Boon
Interpreti: Dany Boon, Kad Merad, Alice Pol, Jean-Yves Berteloot, Judith El Zein, Marthe Villalonga, Valérie Bonneton, Bruno Lochet
Sceneggiatura: Dany Boon
Fotografia: Romain Winding
Montaggio: Monica Coleman
Musiche: Klaus Badelt
Durata: 1 ora e 57 minuti
"Corazzato dal successo di 'Giù al Nord', l'attore regista Dany Boon è il tuttofare di una farsa molieriana su un malato immaginario ma reale ipocondriaco che rovina la vita al suo medico e viene scambiato per un terrorista dell'Est. Per rinverdire i trionfi di gag alla De Funés, il film, povero di sceneggiatura, si vendica con l'identificazione maniacale corretta con l'action. Funziona il gioco di coppia con Kat Merad e le frenesie di Boon." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 13 marzo 2014)
"Torna Dany Boon (quello di 'Giù al Nord', poi rifatto con successo dalle nostre parti) proponendo una commedia popolare basata sull'inossidabile 'carattere' del malato immaginario. Pur senza troppe pretese, il film è divertente nella prima parte (irresistibile la scena in cui il protagonista fa buffe acrobazie in metro, pur di non toccare i sostegni); poi, però, si va a cacciare in un'improbabile commedia degli equivoci dove Romain viene scambiato per il leader rivoluzionario oppositore di un regime balcanico. Con un significativo calo di risate." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 13 marzo 2014)
"Un'autoambulanza sfreccia per le strade di una Parigi festante a Capodanno. Dentro non c'è un malato ma un terribile ipocondriaco (Dany Boon) peggio di Woody Allen, Carlo Verdone e del Ben Stiller di 'E alla fine arriva Polly' messi insieme. E' reduce dalla festa di un amico dottore (Kad Merad) che da anni subisce, con pazienza, i suoi mali immaginari. È con questo inizio scoppiettante che parte a 300 all'ora 'Supercondriaco', nuovo film della coppia irresistibile di 'Giù al Nord', Boon & Merad. (...) Equivoci, giochi linguistici (meno divertenti che in 'Giù al Nord'), sparatorie e inseguimenti. I fan del duo apprezzeranno molto." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 13 marzo 2014)
"Piacevole commedia francese dell' effervescente Dany Boon, che ha il difetto di fare un passo più del dovuto. (...) Tutto è esagerato: dalle gag, spesso ripetitive, all'eccessiva durata. Però si ride molto." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 13 marzo 2014)
"Piacerà a chi ormai dopo 'Giù al Nord' ha adottato Dany Boon e sarà doppiamente contento a rivederlo in coppia con Kad Merad. Stavolta il duo però non trova spunti originali. Batte vecchie strade del divertimento. Le batte bene però." (Giorgio Carbone, 'Libero', 13 marzo 2014)
"In caso di depressione acuta e sfuggendo il bon ton cinefilo è consigliabile fare una capatina nella sala che proietta 'Supercondriaco', semplicemente perché il pedante sottotitolo italiano 'Ridere fa bene alla salute' si rivela per una volta perfetto. Il duetto tra gli assi francesi della risata Boon/Merad eternizzato dal successo epocale dell'originario 'Giù al Nord' si ripresenta, infatti, nel più sgangherato, pantomimico e sfrenato film comico degli ultimi tempi. È vero che a circa metà del percorso la sceneggiatura quasi si scioglie e la cascata di gag va a finire in un tunnel irrecuperabile; ma a quel punto la verve dispensata dalla baruffa continua tra l'ipocondriaco Romain e il suo sfortunato medico curante Dimitri ha disperso la memoria di quasi tutti i vostri guai. Magari all'uscita ce ne si vergognerà un tantino, ma nessuno potrà negare un grato pensiero ai due superguitti." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 20 marzo 2014)