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Arthur Bishop è esperto, preciso e letale assassino professionista che, prossimo al ritiro, decide di addestrare al mestiere Steve Mckenna, il giovane figlio di uno dei capi dell'organizzazione per cui lavora. Ma una volta imparati tutti i trucchi di cui ha bisogno, Steve decide di fare a meno di Arthur per sempre.
Remake del film del 1972 con Charles Bronson Professione assassino.
Regia: Simon West
Jason Statham, Ben Foster, Donald Sutherland, Mini Anden, Christa Campbell, Jeff Chase, Tony Goldwyn
Sceneggiatura: Richard Wenk, Lewis John Carlino
Fotografia: Eric Schmidt
Montaggio: T.G. Herrington
Valutazione Pastorale (dal sito della CNVF della Conferenza Episcopale Italiana)
Giudizio: Futile, violento
Tematiche: Gangster; Violenza
Sullo sfondo c'è "Professione assassino", diretto nel 1972 da Michael Winner con Charles Bronson protagonista nel ruolo dello stesso Arthur Bishop. Tempi diversi, e un cinema diverso che ora punta (quasi) tutto sulla spettacolarità degli effetti speciali. La storia vive di adrenalina allo stato puro, si spara a raffica, si uccide a mitraglia, si fa piazza pulita senza pensarci due volte. L'azione è fracassona e stordente ma, dietro i rumori, niente, non una parvenza di qualche momento di interesse, di risvolto, denuncia, critica. Un prodotto di 'genere', che naviga nell'anonimato di cento altri uguali, poco esemplare ma da non prendere troppo sul serio. Dal punto di vista pastorale, è da valutare come futile e del tutto violento.
Utilizzazione: nella programmazione ordinaria l'utilizzazione può anche essere trascurata, visto l'alto tasso di uso di armi ad ogni livello. Molta attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.
"Un altro 'uomo forte' cinematografico - in attesa di guerrieri, pugili, legionari e, ovviamente, di 'Iron-Man', del 'Batman' più dark e di 'Superman', tutti gli Avengers della Marvel, di Tom Cruise in 'Mission Impossible 3' e di 'Dredd' (impersonato da Karl Urban) - è Jason Statham l'erede del 'duro' Charles Bronson, non dimenticato interprete del cinema d'azione, nel rifacimento del suo 'The Mechanic' (1972). In Italia il film originale si intitolava 'Professione assassino' e così sarà per il rifacimento. (...) Nel film di Simon West è un 'meccanico' indistruttibile nell'eliminare ogni vittima e nello sfasciare qualsiasi cosa quando deve portare a termine una sua missione da assassino/giustiziere." (G. Gs., 'Corriere della Sera', 22 agosto 2011)
"Una terra di mezzo, che unisce il business hi-tech di Los Angeles e l'atmosfera paludosa di New Orleans, una pellicola dove l'azione hollywoodiana e la tragedia di Shakespeare si amalgamano come appartenenti alla stessa natura: è questo 'The Mechanic', l'ultimo lavoro cinematografico del regista britannico Simon West che rivisita, in chiave moderna, l'omonimo classico del 1972 ('Professione Assassino', con protagonista Charles Bronson). (...) Con 'The Mechanic' ci si immerge in viaggio pieno di contrasti, dominato da un'alternanza di silenzio, sangue, la freddezza di una morte e adrenalina per un salto nel vuoto." ('L'Eco di Bergamo', 25 agosto 2011)