con Milena Vukotic, Salvatore Marino e Maximilian Nisi
di Alfred Uhry
adattamento di Mario Scaletta
regia Guglielmo Ferro
La bravissima Milena Vutokic da vita all’anziana Daisy in una storia
delicata e divertente capace di raccontare con umorismo un tema
complesso
come quello del razzismo dell’America del dopoguerra.
Daisy, anziana maestra in pensione è una ricca signora ebrea che vuole
apparire povera, dal piglio forte: ironica, diretta, scontrosa,
capricciosa e avara. È vitale ed indipendente nonostante l’età ed è
assolutamente mal disposta verso la decisione presa dal figlio
Boolie di
assumere un autista. Daisy non vuole in casa qualcuno che tocchi le sue
cose, che la privi del gusto di guidare, che la
faccia vedere in giro
accompagnata da uno chauffeur, come una donna ricca. Per fortuna Hoke,
l’autista di colore affezionato e
analfabeta è paziente e capace di
sopportare tutte le stranezze di Daisy e rimanere dignitosamente in
disparte. Giorno dopo giorno,
la diffidenza iniziale lascia il posto a un
rapporto fatto di battibecchi e battute pungenti che cela in realtà un
affetto profondo. In fondo A Spasso con Daisy non è che questo: la storia di
un’amicizia profonda nata nonostante i pregiudizi e le classi sociali.
Emozionarsi non è mai stato così divertente.