Con Paola Gassman - Pietro Longhi - Miriam Mesturino
e con Pierre Bresolin - Geremia Longobardo - Paolo Perinelli – Alessandro Loi
Adattamento e regia di Silvio Giordani
Mercoledì 10 febbraio 2016 - Ore 21:00
Ingresso: 23.00 € - Prevendita biglietti - Riduzioni
Il commissario Maigret viene inviato ad Antibes, sulla Costa Azzurra, per indagare con la necessaria cautela sul caso dell’omicidio di William Brown, un australiano che aveva militato nei servizi segreti francesi. In riviera Maigret scopre che Brown aveva vissuto in una villa ridotta malissimo assieme alla sua amante, Gina Martini, e alla madre di quest’ultima; quasi ossessionato da questa triste vita Brown si allontana almeno una volta al mese da Antibes per recarsi a Cannes e rifugiarsi al Liberty Bar un locale frequentato da infelici quanto lui.
La nostra passione per Simenon ci ha spinto a mettere in scena una delle storie di Maigret che hanno un più sicuro impianto teatrale in modo da essere realizzate in palcoscenico senza soffrire. In questa operazione, che sta suscitando un enorme interesse presso gli innumerevoli cultori del mito di Maigret, vogliamo trasmettere al pubblico la stessa atmosfera e le stesse suggestioni raccontate da Simenon nei suoi romanzi, curando il profilo psicologico dei personaggi e la accurata descrizione dei luoghi e delle circostanze.
Si tratta infatti di una vera novità assoluta per il teatro italiano. In “Maigret al Liberty Bar” , cercando di scoprire l’assassino di Mister Brown, Maigret vive un’esperienza straordinaria, fuori dal normale anche per un uomo della sua tempra, diventando quasi Mister Brown a sua volta.
Solo così l’investigatore comincia a capire chi fosse la vittima, quale genere di vita, o meglio, di doppia vita conducesse e cosa lo avesse spinto a trascurare gli ozi dorati della Costa Azzurra per trascorrere intere giornate nel buio retrobottega del Liberty Bar. In questo gioco di atmosfere, Maigret (PIETRO LONGHI) incontra due personaggi femminili straordinari: Jaja (PAOLA GASSMAN) e Sylvie (MIRIAM MESTURINO). Jaja è una donna piena di passione, fragilità, gelosia, tenerezza e rimpianti, alla ricerca di una ottusa felicità fatta di ubriacature e voglia di normalità.
La padrona del Liberty Bar ha costruito insieme a Brown e alla giovane prostituta Sylvie un microcosmo nebuloso e comodo, una sorta di piccolo nirvana privato che ricorda una fumeria d’oppio. Qualcosa però ha rotto quel delicato tessuto connettivo umano fatto di relitti che cercano pace senza riscatto. In questo oblio, doloroso e sereno, in quest’isola nebbiosa, deve penetrare Maigret per scoprire la verità. Con la sua umanità, il commissario intuisce la rete di relazioni intime e disperate che c’è dietro al racconto semplice di una morte per omicidio. Il Maigret di Longhi diventa parte del paesaggio, bevendo con Jaja fino allo stordimento, spiando Sylvie e la sua avvenenza brutale di giovane prostituta.
Alla fine Maigret verrà a capo del mistero, rivelando a se stesso ciò che è accaduto, ma forse, questa volta ciò che è accaduto non è poi così importante. Le sue ultime parole in commedia saranno : “affaire terminée, je rentre demain….oui…qu’est-ce que c’ètait que cette histoire..?(un temps) Une histoire d’amour ! Oui, Madame Maigret….une histoire d’amour qui a mal tourné…” www.maigretateatro.com