Mercoledì 12 febbraio 2014 - Ore 21:00
Ingresso 18.00 € - Riduzioni
Con Isa Barzizza, Micol Pambieri, Stefano Artissunch, Stefano De Bernardin, Laura Graziosi, Stefano Tosoni
Regia di Stefano Artissunch
L’Opera è una delle più fortunate di Goldoni, cavallo di battaglia di molte grandi attrici dell’Ottocento (da Adelaide Ristori ad Eleonora Duse), nel Novecento significativa la messa in scena del 1922, diretta da Dario Niccodemi, quella del 1957 della Compagnia dei giovani diretta da Mario Ferrero con protagonisti Anna Maria Guarnieri e Giorgio De Lullo ed infine quella del 1972 diretta da Franco Enriquez con protagonisti Valeria Moriconi e Mariano Rigillo.
La commedia, divertente e romantica, racconta dell’amore tormentato di due giovani fra corteggiamento e seduzione: Eugenia, appartenente alla nobiltà milanese decaduta, e Fulgenzio, rappresentante della ricca classe borghese. Ostacolo alla loro felicità non i soliti impedimenti esterni ma l'orgoglio e la gelosia che l'uno prova nei confronti dell'altra.
L’opera, ricca di situazioni comiche tipiche della commedia dell’arte, non solo dispensa critiche alla società ma approfondisce le sfumature psicologiche che ruotano intorno all'inquietudine d'amore dei due protagonisti per poi addentrarsi nel particolare delle trepidazioni delle donne sul rapporto amoroso. Il ritratto della famiglia di Eugenia e Fulgenzio è molto simile a quello tipico della società attuale che, con la sua ipocrisia, il suo desiderio di apparire ed il suo consumismo patologico, incoraggia la percezione netta che si stia parlando proprio di noi. Il genio di Goldoni rende possibile l’attualità ed il realismo del testo... come lo stesso autore ci ricorda nelle Memorie: “Avevo ascoltato più di una volta le loro baruffe, le loro grida, le loro disperazioni: i fazzoletti lacerati, gli specchi spezzati, i coltelli sguainati. I miei innamorati sono esagerati, ma non sono meno veri; c’è più verità che verosimiglianza nella commedia, lo ammetto; ma sulla certezza dei fatti, credetti poter ricavare un quadro che faceva ridere gli uni e spaventare gli altri... e così fu”
La messa in scena procede con il ritmo della preparazione di una festa e lo spettacolo sviluppa una narrazione letteraria e suggestiva dove tutti sono protagonisti con le loro reazioni di fronte al sentimento unico ed immortale dell’amore. Il susseguirsi delle azioni e dei movimenti scenici in uno spazio realistico rendono dinamica l’interpretazione sia fisica che vocale degli attori grazie al sostegno della partitura musicale Mozartiana.
Nadirpress - Casate On Line - La Provincia di Lecco - EmissioneRadio