Auditorium di Casatenovo. Oltre 50 anni di cinema e teatro

Il miracolo

Sabato 11 ottobre Ore 21:00
Domenica 12 ottobre Ore 16:00 e 21:00

Tonio è un bambino di dodici anni che un giorno viene investito da un'auto. Prima di perdere i sensi vede qualcosa che cambierà la sua vita. Quando in ospedale si risveglia dal coma viene casualmente in contatto con un uomo in fin di vita. L'elettrocardiogramma sul monitor è una linea piatta, ma quando Tonio si avvicina a lui e lo tocca, il suo cuore riprende il battito normale. E' stato un miracolo? Mentre familiari e amici si interrogano sulle virtù di Tonio, lui stringe amicizia con Cinzia, la ragazza che lo ha investito...

In concorso alla 60esima Mostra del cinema di Venezia.

Claudio D'Agostino Tonio
Frank Crudele Masi
Carlo Bruni Pietro
Anna Ferruzzo Annalisa
Stefania Casciaro Cinzia
Angelo Gamarro Nonno
Rosario Sambito Sarino
Regia Edoardo Winspeare
Produzione Maurizio Tini
Musiche Cinzia Marzo, Donatella Pisanello
Costumi Maria Giovanna Caselli
Sceneggiatura Giorgia Cecere, Pierpaolo Pirone
Fotografia Paolo Carnera
Scenografia Sabrina Balestra
Montaggio Luca Benedetti
Durata 1h e 33'

 

Valutazione pastorale a cura della ACEC

Giudizio: Accettabile/problematico *

Tematiche: Bambini; Famiglia; Famiglia - genitori figli; Psicologia; Solidarietà-Amore

Edoardo Winspeare, nato a Klagenfurt nel 1965, vive da sempre nel Salento, dove ha girato i suoi due primi LM, "Pizzicata" (1996), "Sangue vivo" (2000). Regista atipico e introverso, sembra giusto dargli la parola quando dice: "Io penso ai registi che amo come a poeti di immagini che si nutrono delle profondità dell'anima, perché sono capaci di riconoscerle, e che hanno eletto come compagna della creazione, come scandaglio emotivo, la narrazione cinematografica... Dopo un anno di lavoro... scontri, ansie intellettuali, paure del cattivo gusto, decisioni (coraggiose?), ripensamenti e geniali sciocchezze, posso dire con felicità: 'questo è il mio film', una storia che racconta l'unico vero prodigio concesso all'uomo che è quello dell'Amore... il film è quasi per intero girato a Taranto. Questa città possiede la luce più struggente d'Italia ed è della Luce che parla la nostra storia... Ho voluto una storia di forte realismo affinché l'emozione di un mistero 'normale' arrivasse quotidiana come la potenza dell'amore...". La citazione è utile per accostarsi ad un film insolito e anomalo nel panorama italiano, forse in qualche modo preceduto dal recente "Io non ho paura" di Gabriele Salvatores. Ma lì eravamo negli anni '70 e qui invece siamo in pieno nell'Italia di oggi, un Paese che sembra aver rinnegato il passato e non sa costruire il futuro. Un'Italia non più contadina e maldestramente industrializzata, un'Italia pigra che ha perso per strada valori e riferimenti e magari li incontra di nuovo ma non sa più riconoscerli. E allora Tonio, un bambino, la speranza: Tonio addolorato che dice al padre: Sento che tu e mamma state per separarvi, e riunisce la famiglia, quella che Cinzia non ha e che le sta facendo rinnegare la vita. "Il miracolo" non ha la compattezza espressiva del titolo prima citato di Salvatores. Ma è, forse, solo una questione di esperienza e di maturità ancora da acquisire. E' un film imperfetto ma coraggioso e pungente: arriva, tocca il cuore, lascia il segno. Dal punto di vista pastorale, è da valutare come positivo, accettabile e nell'insieme problematico.

Utilizzazione: Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare in molte circostanze come ritratto vivo e toccante dell'Italia all'inizio del terzo millennio. 

Tutti i film della stagione 2003-2004


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