Forest Whitaker
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Anno: 1999 - V.M. 14
Nazione: Usa
Durata: 116 minuti
Storia di un eccentrico killer al soldo della mafia che comunica solo
tramite piccioni viaggiatori ed è ligio alla morale degli antichi
samurai.
E' come se lo spirito di Charlie Parker, già trasmesso - via Clint
Eastwood - nel corpo e nell'anima del suo alter ego cinematografico Forest
Whitaker, in questo bellissimo e affascinante film di Jarmusch si librasse
in volo per accompagnare da un lato i piccioni viaggiatori amati e usati
dal killer-samurai per comunicare con i suoi committenti, e dall'altro il
protagonista stesso, ascetico personaggio che si muove dentro i confini
del suo delicato equilibrio. Tra "Rashomon" di Kurosawa e "Frank Costello"
di Melville, "Ghost Dog" mantiene un andamento jazz dall'inizio alla fine,
con acuti di solisti di gran classe (a cominciare proprio da un grande
Whitaker) e momenti "free" in cui il regista indipendente americano si
diverte a mescolare dramma e umorismo, filosofie orientali e pragmatismi
statunitensi. Ottima la colonna sonora di matrice rap (opera di Rza,
leader del gruppo Wu-Tang Clan), ammaliante ed erotica l'inedita "femme
fatale" Tricia Vessey e straordinari i camei di Henry Silva (decano dei
polizieschi all'italiana anni '70), Victor Argo (attore- feticcio di Abel
Ferrara) e Isaach De Bankolé complice "incomprensibile" di un
professionista (del crimine?) dall'insicuro avvenire.
In contemporanea alla proiezione saranno presentate le opere di
Barbara Pozzi
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