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Sabato 14 aprile - Ore 21:00
Domenica 15 aprile - Ore 16:00 e 21:00
Jess, un ragazzino di
undici anni, vede la sua vita cambiare improvvisamente, quando
fa amicizia con Leslie, una coetanea appena arrivata nella sua
scuola. I due si inventano un mondo immaginario chiamato
Terabithia, popolato da creature magiche, giganti e trolls.
Mentre la vita in famiglia è ricca di contrasti, i due nel loro
"mondo" sono il re e la regina...

Regia: Gabor Csupo
Sceneggiatura: Jeff Stockwell, David Paterson
Produzione: Walt Disney Pictures, Walden Media,
Moviemax
Durata: 95 minuti
Josh Hutcherson, Anna Sophia Robb, Zooey
Deschanel, Robert Patrick, Bailee Madison, Katrina Cerio
Valutazione Pastorale (dal sito
dell'Associazione
Cattolica Esercenti Cinema - ACEC)
Giudizio: Raccomandabile, poetico   
Tematiche: Adolescenza; Amicizia; Avventura;
Famiglia; Film per ragazzi; Letteratura
Il tema centrale é
quello della fantasia messa in atto dai bambini e dagli adolescenti
come difesa dalle difficoltà del quotidiano e quindi in funzione
quasi terapeutica. Forse tale prospettiva non è nuova, ma certamente
encomiabile e notevole é lo sforzo fatto dalla regia per sottrarsi
ai rischi del prevedibile e infondere nuovo slancio alle immagini.
La favola infatti si snoda leggera e delicata, affrontando vari
aspetti (le difficoltà con i genitori il più facile, la religione e
la 'morte' come assenza i più difficili) senza mai cadere nella
pedanteria. Anzi restando aderente ad un realismo che non si
nasconde problemi e incomprensioni ma che poi dà spazio all'invito a
tenere la mente aperta, a lasciar correre l'immaginazione come
potenza creatrice, a non fermarsi all'apparenza. Il punto forte é
nella capacità di far capire che non bisogna arrendersi alla paura e
che é possibile sperimentare strade nuove. Identificate anche in un
uso non invasivo degli effetti speciali, proposti con misura e
opportunità. Per raccontare e non per far passare il tempo. Ispirato
da sinceri accenti lirici, il film, dal punto di vista pastorale, é
da valutare come raccomandabile, e senz'altro poetico.
Utilizzazione: il film é da utilizzare in
programmazione ordinaria, e da recuperare in molte occasioni come
proposta per bambini, adolescenti, ragazzi.
Fantasy a metà fra Narnia e Creature del cielo. Con meno
epica, più realismo e contaminazioni new age
Una sorta di
Le cronache di Narnia in
versione ridotta e non epica-spettacolare, con più realtà quotidiana
e uno spiritualismo "new age" al posto del simbolismo cristiano di
C.Lewis. Un ponte per Terabithia di Gabor Csupo, dai produttori
delle Cronache, è tratto dal romanzo di Katherine Paterson (1977).
Jess e Lesley sono due 13enni. Lui disegna visioni fantasy, lei ha
una fervida immaginazione. Sono vicini di casa (con genitori
distratti) e subiscono il bullismo a scuola. Nasce l'amicizia e con
essa anche Terabithia, cioè il bosco vicino casa che loro
trasfigurano con la bacchetta magica del pensiero. Al posto
dell'armadio di Narnia, qui l'accesso è un guado da superare
aggrappati a una corda. Nel regno immaginario i due si sentono come
un re e una regina. Gradualmente s'imbattono in un bestiario di
troll, giganti, insetti-guerrieri, etc., ma il regista usa col
contagocce la visionarietà da Tolkien e Lewis. Sottolinea invece la
forza interiore che scaturisce dall'amicizia, capace di animare i
disegni di Jess (i titoli di testa), di vincere le avversità
concrete e di entrare in sintonia con la Natura: "Chiudi gli occhi e
spalanca la mente", dice lei all'amico. Più che Narnia, il film
ricorda Creature del cielo di P.Jackson (lì in chiave morbosa e
distruttiva). E Csupo aveva già coinvolto i piccoli Rugrats in
un'avventura iniziatica nel bosco. L'evento tragico di Un ponte per
Terabithia non annulla il lieto fine che riconcilia realtà e
fantasia. Lesley non è morta invano. Veniva da una famiglia di
scrittori, non religiosi. Eppure è lei, nella scena in chiesa, a
raccogliere in una borsa l'azzurro raggio di luce che filtra dalla
finestra... (Massimo Monteleone)
I film
della stagione 2006-2007
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