Questo evento non è attualmente presente nella programmazione dell'auditorium
Per conoscere la nostra programmazione vai alla home page del sito con oppure utilizza uno dei nostri canali informativi: newsletter
Quattro cowboy vagano liberamente per le immense praterie del West insieme alle loro mandrie, vivono dei prodotti da loro coltivati e sono legati dal "codice del West", che impone di battersi per ogni causa giusta pur cercando di evitare ogni violenza. Fino a quando non si scontreranno con il proprietario di un ranch che tiranneggia la comunità della cittadina di Harmonville.
Kevin Costner | Charley Waite |
Robert Duvall | Boss Spearman |
Annette Bening | Sue Barlow |
Michael Gambon | Denton Baxter |
Michael Jeter | Percy |
Diego Luna | Button |
James Russo | Sceriffo Poole |
Abraham Benrubi | Mose |
Dean McDermott | Doc Barlow |
Kim Coates | Cameriere |
Patricia Benedict | Donna Al Bar |
Guy Bews | Roy |
Chad Camilleri | Ace |
Tom Carey | Ray |
Alexis Cerkiewicz | Figlia di Mack |
Lorette Clow | Moglie Di Mack |
Diego Del Mar | Ballester |
Tim Koetting | Barista Bill |
Regia | Kevin Costner |
Scenografia | Gae Buckley |
Soggetto | Lauran Paine |
Sceneggiatura | Craig Storper |
Fotografia | James Muro |
Musiche | Michael Kamen |
Montaggio | Michael J. Duthie |
Costumi | John Bloomfield |
Effetti | Neil Trifunovich |
Durata | 2h e 15' |
"Tutto il film è all'insegna di una ritrovata fisicità, oltre che di un'inconsueta ed entusiasmante attenzione alla vita quotidiana. Ed ecco che prima dello scontro finale, non si sa mai, Duvall si concede tre sigari cubani e cioccolata svizzera, prelibatezza mai provata prima. Mentre il Costner attore, costretto allo scontro, vede risorgere i fantasmi del suo passato sepolto da killer (ecco 'Gli spietati'), e il Costner regista risolve la faccenda con pochi dialoghi e un incubo secco come una pistolettata. E' l'epica, l'etica western? Anche i sogni diventano fenomeni fisici, non psichici. In tempi meno bui un film così avrebbe strappato una candidatura almeno per l'immenso Duvall. Invece, 4 nominations per il kitsch deliberato di 'Cold Mountain', ma niente per Open Range. Che vergogna." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 5 marzo 2004)
"Galoppando coraggiosamente accanto a un mito lungamente rimosso, Costner dimostra di esserne il vero erede, un autentico osso duro. All'opposto della generazione dei cineasti Mtv, quella che decide del successo di un film nel primo weekend, lui si prende il tempo d'installare i personaggi, di dettagliarne i caratteri e la vita quotidiana prima di entrare nel pieno dell'azione. Lo stile di regia appartiene a un'altra epoca: amore per la bella immagine, inquadrature lunghe, cura estrema del montaggio. Secondo la lezione di Ford, anche per lui c'è un solo punto in cui si possa sistemare la macchina da presa perché la storia sia raccontata nel migliore dei modi e l'emozione 'passi' allo spettatore. Analogamente al collega Eastwood, Kevin sfiora talvolta il rischio della magniloquenza, che potrebbe tradursi in pesantezza; però riesce sempre a evitarlo di misura." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 6 marzo 2004)
Tutti i film della stagione 2003-2004 - Quello che... non abbiamo fatto