Sabato 14 febbraio | Ore 21:00 |
Domenica 15 febbraio | Ore 21:00 |
Nick Easter si inserisce nella giuria di un caso epocale che riguarda un fabbricante di armi nel tentativo di influenzare gli altri membri della giuria a votare in un certo modo. Nel frattempo la sua ragazza, Marlee, prova a imbrogliare gli avvocati: con il pagamento di due milioni di dollari la giuria tornerà ad un verdetto favorevole al loro cliente. Il caso coinvolge la vedova di un uomo ucciso con arma da fuoco in un ufficio, che porta in giudizio il fabbricante dell'arma usata per l'omicidio: secondo l'accusa, sapeva bene che il negozio che aveva venduto l'arma del delitto non seguiva le regole di vendita delle armi da fuoco...
Regia | Gary Fleder |
Interpreti | John Cusack |
Gene Hackman | |
Dustin Hoffman | |
Rachel Weisz | |
Bruce McGill | |
Jeremy Piven | |
Sceneggiatura | Matthew Chapman |
Rick Cleveland | |
Brian Koppelman | |
David Levien | |
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema ACEC)
Giudizio: accettabile / problematico
Tematiche: Giallo - Triller; Giustizia
Valutazione Pastorale: I romanzi scritti dall'avvocato John Grishma sono sceneggiature già pronte per il cinema. C'è solo da operare qualche riduzione di pagina (operazione che bisogna comunque saper fare al meglio) ma in genere il meccanismo è già perfettamente costruito. Anche qui (da 442 pagine a 127) tutto funziona al meglio. Accusa, difesa, tribunale, con due particolari certo non secondari ad arricchire il racconto: alla sbarra viene messo un costruttore di armi (oggetto centrale nella vita quotidiana americana), intorno si dipanano le manovre per influire sul lavoro dei giurati. Questo aspetto della giuria e dei cittadini qualunque chiamati a giudicarne altri rende lo svolgimento certo molto 'americano' con tutto ciò che attiene alle figure di contorno (il consulente, a modi e abitudini; ma alcuni nodi etici restano centrali e di interesse generale: la ricerca della verità, la corruzione, la paura, il doppiogioco. Diretto con ritmo incalzante, interpretato in modo impeccabile e credibile, il film parla dei problemi della giustizia, ed è di denuncia da un lato, di riflessione dall'altro. Per questo, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, e senz'altro problematico.
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e proposto in altre occasioni come prodotto di impegno e insieme spettacolare.