Domenica 24 novembre | Ore 16:00 |
Vi siete mai interrogati sulle origini delle Superchicche, le vostre eroine preferite? E' giunto il momento di scoprire come sono nate e soprattutto perché hanno dedicato le loro vite a combattere le forze del male.
Regia |
Craig McCracken |
Musiche | James L. Venable |
Sceneggiatura | Craig McCracken |
Charlie Bean | |
Lauren Faust | |
Paul Rudish | |
Don Shank | |
Scenografia | Mike Moon |
Montaggio | Rob Desales |
Durata | 1h e 27' |
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema - ACEC)
Giudizio: discutibile, ambiguità
Tematiche: politica-Società, violenza
La cittadina di Townsville è in grave difficoltà di fronte all'incombere delle forze del male. Il prof. Utonium ha creato Lolly, Dolly e Molly, tre bambine con superpoteri che però lui si raccomanda di non usare in pubblico perché la gente potrebbe non capire. Ma il sindaco mobilita la città contro il professore e le tre vengono indicate come sgorbi mutanti. Salvate da Mojo Jo Jo il mostro, le bambine decidono di costruire con lui una macchina per salvare la città. Ma all'improvviso Jo Jo si rivela un dittatore che vuole dominare su tutto il mondo, rapisce il professore e si proclama Re. Dopo essere finite su un asteroide, le bambine capiscono che é il momento di usare i propri poteri per sconfiggere il vero nemico. Dopo un'aspra battaglia, Mojo cade su un composto chimico letale e si liquefa. La cittadina è finalmente libera, applaude e ringrazia le tre salvatrici, che vengono chiamate superchicche.
Valutazione Pastorale - Si tratta di un'animazione tutta computerizzata, dura e squadrata nel disegno dei personaggi, geometrica nei movimenti, ipervelocizzata nel ritmo. Più che un cartone, il prodotto appare già confezionato come una sorta di videogame, di cui segue modalità e taglio espressivo. Anche il contenuto, purtroppo, non cambia. Se è vero che caratteristiche principali dei giochi interattivi sono velocità, inseguimento, caccia di uno verso l'altro, tutto ritorna in questa specie di 'striscia' esorbitante e impazzita. Messe da parte poesia, favola, armonia e un bagaglio in genere legato al cartoon per ragazzi, qui si parte da un'idea di poteri soprannaturali dapprima nascosti, poi messi al servizio inconsapevole del male poi usati per sconfiggere quel male. Ma sempre nell'ottica della distruzione fisica, di quell'idea di 'eliminazione' che appunto è alla base del videogame. Tutt'altro che rivolta ad esaltare il concetto di bene o di giustizia, la storia va avanti tra scontri, sparatorie, violenze certo irreali ma fin troppo eccessive. Dal punto di vista pastorale resta forte la perplessità sulla destinazione di un prodotto come questo, da valutare come discutibile e con molte ambiguità, per esprimere con chiarezza il suo sviluppo certo non lineare né rilassante.
Utilizzazione - "Superchicche" è da sconsigliare per le fasce di pubblico più piccole e meno preparate. Ma in generale l'utilizzazione é da preferire per adulti avvertiti e consapevoli. Attenzione anche per eventuali passaggi televisivi.