Julia Stiles - Sean Patrick Thomas |
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Save the last dance |
Sabato 13 ottobre | Ore 20:30 e 22:45 |
Domenica 14 ottobre | Ore 15:00, 17:30 e 21:00 |
Mentre dall'Illinois sta andando in treno a Chicago, la 17enne Sara rivive il recente dramma che le ha cambiato la vita: appassionata di danza classica, chiede alla madre (che aveva altri impegni) di essere assolutamente presente il giorno del saggio di fine corso. La donna fa di tutto per arrivare ma corre, ha un incidente di macchina e muore. Ora Sara va a vivere con il padre, con cui non ha mai avuto buoni rapporti. Giunta in città, si iscrive ad una nuova scuola, frequentata soprattutto da ragazzi di colore. Sara fa amicizia con Chenille (che ha un figlio neonato) e poi con il fratello di lei, Derek, ragazzo di bella presenza, con idee chiare sul futuro e molto bravo nel ballo detto hip hop. Dopo essersi frequentati per un po', Sara e Derek sentono un'attrazione reciproca, e lui cerca di insegnarle i passi di quel ballo per lei sconosciuto. Ma la relazione tra la ragazza bianca arrivata da fuori e il ragazzo di colore non è ben vista dalle altre ragazze della scuola, soprattutto da Nikki, ex fidanzata di Derek. Questi a sua volta ha problemi con Malakai, un violento che cerca di coinvolgerlo in azioni criminose. Quando gli ostacoli e le incomprensioni diventano troppo forti, Sara e Derek decidono di lasciarsi. Ma intanto Derek ha ridato alla ragazza la fiducia per ripensare alla danza di una volta. Allora si iscrive al corso per entrare alla Julliard School. Il giorno del saggio finale, Chenille confessa a Derek di essere stata lei a rivolgere a Sara pesanti accuse per la loro relazione. Derek allora corre verso il teatro e arriva in tempo per assistere all'esibizione. Sara è promossa ed ammessa alla scuola. I due ragazzi possono di nuovo tornare insieme e festeggiare in discoteca in mezzo a tutti gli altri.
Julia Stiles | Sara | Regia | Thomas Carter |
Sean Patrick Thomas | Derek | Musiche | Mark Isham |
Terry Kinney | Roy | Sceneggiatura | Duane Adler |
Fredro Starr | Malakai | Cheryl Edwards | |
Bianca Lawson | Nikki | Fotografia | Robbie Greenberg |
Kerry Washington | Chenille | Scenografia | Paul Eads |
Montaggio | Peter E. Berger | ||
Durata | 112 minuti |
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema - ACEC)
Giudizio: Accettabile/semplice
Tematiche: Amicizia; Giovani; Razzismo
Non c'è dubbio che la storia é costruita sui contrasti. Quello razziale è il più evidente, tra la ragazza bianca e il ragazzo di colore. Poi ci sono quello tra la danza classica, con le sue armonie, e i ritmi moderni più forti e rumorosi; e infine quello tra la cittadina di provincia e la grande metropoli. Contrasti veri e importanti, peraltro non nuovissimi perchè al centro di tanti altri titoli, qui però presi solo come pretesto e messi al servizio di un raccontino fragile e sbrigativo, condotto senza molta fantasia lungo i binari di un percorso abbastanza prevedibile: i rimorsi dell'adolescente; le sue paure, l'incontro con il ragazzo; il sentimento, la nascita di una nuova fiducia, il successo finale. Con l'aggiunta del perdono da parte del padre e delle coetanee, l'arresto del ragazzo che voleva fare il criminale, il trionfo dell'amore sul razzismo. Tutto bene, dunque, tutto detto col tono della favola che finisce con il beneaugurante "e vissero tutti felici e contenti". Dal punto di vista pastorale, sorvolando su qualche eccesso verbale e sul tono generale un po' sdolcinato, il film é da valutare come positivo, e nell'insieme decisamente semplice.
Utilizzazione: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e come proposta di svago e intrattenimento per ragazzi ( l'ambiente, la gestualità, le frasi sono quelli tipici del mondo scolastico americano).