In un viaggio a Parigi con i suoi compagni di classe, Alex scopre un incredibile potere: quello di riuscire a sentire l'arrivo della morte. Grazie a questo riesce a salvare la sua vita e quella di altri compagni di viaggio, premonendo un incidente aero. Ma lentamente le vite salvate sono di nuovo in pericolo, e mentre la polizia indaga le tracce si confondono. Per Alex diventa sempre più difficile tornare a una vita normale.....
Sabato 7 ottobre | Ore 20:30 e 22:30 |
Domenica 8 ottobre | ore 15:00, 17:00 e 21:00 |
Ali Larter | Clear Rivers |
Devon Sawa | Alex Browning |
Barbara Tyson | Barbara Browning |
Brendan Fehr | George Waggner |
Tony Todd | Bludworth |
Chad Donella | Tod Waggner |
Regia | James Wong |
Sceneggiatura | James Wong, Glen Morgan, Jeffrey Reddick |
Scenografia | John Willett |
Fotografia | Robert McLachlan |
Musiche | Shirley Walker |
Montaggio | James Coblentz |
Effetti speciali | John Cornejo, Dennis Mchugh |
Durata | 97' |
Giudizio: Inaccettabile/fuorviante
Tematiche: Morte
Si tratta di una storia che comincia con cadenze da thriller ma poi si addentra nei binari del fantastico, mettendo al centro l'idea della Morte come serial killer. L'argomento, serio e per certi versi insolito nel cinema contemporaneo, viene diluito attraverso una mescolanza di situazioni facili e di presa immediata: in primo piano i protagonisti, liceali e quindi con atteggiamenti, linguaggi, modi adatti al pubblico giovanile; poi la musica e qualche richiamo alle tipologie dei vari 'Scream'. Si cerca insomma di mettere insieme spettacolo e qualche riflessione seria. Ma l'obiettivo non viene raggiunto. Preso come divertimento fine a se stesso, il film annoia ed é un po' calligrafico. Ma spunta anche qualche pretesa di filosofia spicciola. Il punto debole é identificare il Male con la Morte, dare scarsa importanza alla Vita: ne deriva una distorsione delle riflessioni che dovrebbero guidare il cammino verso la morte in un'ottica di confronto e di comprensione. Ciò risulta particolarmente grave perché rivolto alle fasce giovanili. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inaccettabile, proprio perché fuorviante su un argomento così delicato e complesso.
Utilizzazione: il film é da escludere dalla programmazione ordinaria. Anche in altre occasione l'utilizzazione rimane molto dubbia e da non consigliare.