Sabato 18 ottobre | Ore 20:30 e 22:30 |
Domenica 19 ottobre | Ore 15:00, 17:00 e 21:00 |
Una ragazza di 20 anni insegue il suo sogno di diventare una cantante e si trasferisce a New York. Violet trova lavoro come cameriera in un Nightclub chiamato Coyote Ugly. In questo posto le ragazze sono invitate ad attirare la clientela maschile.
Izabella Miko | Regia | David McNally |
Adam Garcia | Scenografia | Jon Hutman |
Piper Perabo | Sceneggiatura | Gina Wendkos, Todd Graff |
John Goodman | Musiche | Harry Gregson Williams |
Maria Bello | Usa - 1h e 40' |
Valutazione Pastorale (dal sito dell'Associazione Cattolica Esercenti Cinema - ACEC)
Giudizio: Discutibile/scabrosità
Tematiche: Donna; Giovani
Il racconto é simile a tanti altri, visti mille volte, tutto sommato di estrema semplicità e prevedibilità: la favola della giovane che dalla provincia sogna di arrivare al successo nella metropoli, prova, ottiene alcuni risultati ma poi si arrende di fronte agli ostacoli e ai compromessi da accettare. Ritorno in famiglia e fine. Un canovaccio che attraversa molta parte del cinema americano e che si tratta solo di aggiornare secondo le mode e le abitudini del momento. Ecco dunque un locale improntato al divertimento sfrenato e stordente, dove l'unico obiettivo é vendere il più possibile; ecco una colonna sonora abbondante con brani melodici e rock certo piacevoli da ascoltare; ecco tutta la gamma dei sentimenti tipici della gioventù odierna solo accennati e mai approfonditi. Una commedia dunque che si muove tra qualche provocazione e molto neoromanticismo anno Duemila. Dal punto di vista pastorale, il ritrattino della protagonista oscilla tra alti e bassi verso un finale accomodante e anche l'atmosfera del locale é osservata senza compiacimenti. Film da valutare come discutibile, segnalandone alcune scabrosità nelle sequenze all'interno del locale.
Utilizzazione: il film si rivolge ad un pubblico soprattutto giovanile. La proposta va portata con qualche cautela, magari con opportuni contributi di supporto.
"C'è vera suspense nel film quando per caso una di queste belle strabariste cade, o viene tirata giù oltre il bancone, tra i 'graditi' clienti del locale, che devono essere fermati da lanci di ghiaccio freddo, e se non basta presi a pugni, per evitare chissà cosa alla malcapitata di turno". (Valentina Parlato, 'CinemaZip', 20 ottobre 2000)